PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] educazione dei figli, discostandosi dalla tradizionale trattatistica per la giustificazione etico-religiosa data al vincolo coniugale, di derivazione erasmiana, e per l’importanza attribuita all’istruzione delle giovani donne, che la Chiesa da sempre ...
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FOSCARINI, Iacopo (Giacomo) Vincenzo
Aurelio Cevolotto
Figlio del nobiluomo Giacomo Angelo e della nobildonna Felicita Cicogna nacque a Venezia l'8 nov. 1783. Compì i suoi primi studi sotto la guida [...] -morale; con maggior frequenza che nelle precedenti raccolte si rintracciano anche, accanto a forme metriche di derivazione settecentesca, ritmi lirico-narrativi di tipo romantico echeggianti le ballate del Carrer.
Contemporanee ai Capricci sono ...
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ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] un cattivo prodotto del compromesso teorico dell'E., che cerca di innestare l'alessandrinismo marinista su un impianto epico di derivazione omerica.
Nel 1653 l'Accademia della Fucina, per rivendicare alle patrie lettere il vanto di un ingegno ormai ...
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GRIFFONI, Matteo
Marino Zabbia
Nacque a Bologna il 23 giugno 1351 da Guiduccio di Matteo, morto nel 1362, e da Zanna di Matteo "de Crescenciis", morta nel 1392. La sua era un'importante famiglia di [...] da inserire nel Memoriale, ma nemmeno tentò di dare maggiore autorevolezza alla cronaca legandola alla credibilità che poteva derivare dall'ufficio ricoperto dall'autore. Pur essendo opera di un magistrato cittadino, il Memoriale rimase una scrittura ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] tratti del gusto per i contrasti marcati a forti tinte che rivelano la continuità della lirica cortigiana, o della derivazione strambottistica dei versi d'encomio, giocosi, e sottilmente pervasi d'una ingenua sensualità.
Forse sono questi gli spunti ...
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GIROLAMO da Siena
Franco Pignatti
Il documento che ci consente di risalire all'anno di nascita di G. è un'ordinanza del padre generale dell'Ordine agostiniano con la quale, in data 3 ott. 1357, G. veniva [...] influenzata dal commento di Pietro Lombardo al medesimo salmo XC. Agostino è ricordato con entusiasmo da G., ma la derivazione dalle opere del santo non è diretta, bensì mediata dalla vasta letteratura di ispirazione agostiniana fiorita nel Medio Evo ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] è vivacemente espresso nel Discorso preliminare, dove al pungente sarcasmo contro il gusto della "gente di mondo" (che sembra derivato dal Teatro alla moda di B. Marcello) fa riscontro l'intento di tracciare un profilo storico dell'opera e di ...
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BORGHINI, Raffaello
Remo Ceserani
Nacque forse nel 1537 a Firenze, probabilmente da Francesco e da Alessandra Buontempi.
Sul B. si hanno scarse notizie biografiche. La data di nascita del 1541, spesso [...] , luglio-agosto 1961, pp. 7-14; P.Barocchi, in G. Vasari, La Vita di Michelangelo..., Milano-Napoli 1962, ad Indicem (per le derivazione del B. dal Vasari); A.Mango, La commedia in linguanel Cinquecento, Firenze 1966, pp. 39 s., 203 s., 219; A.Blunt ...
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BOINE, Giovanni
Mario Costanzo
Nato a Finale Marina (Savona) il 2 sett. 1887 da Giovanni Battista e da Irene Benza, trascorse l'infanzia a Dolcedo, frequentando a Genova il liceo e il liceo musicale. [...] un valore di testimonianza e quasi di anticipazione nel quadro della nostra letteratura di quegli anni (si è parlato anche di una derivazione stilistica del B. da Péguy e da Whitman).Ma il B. migliore e più schietto si trova in Plausi e botte, una ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] parte dei valori della società americana del tempo; l’alsaziano W. Wyler, che diresse per lo più film di derivazione letteraria o teatrale, con una grande attenzione formale, compiendo nello stesso tempo una rigorosa analisi della società borghese; l ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.