GODI, Pietro
Anna Modigliani
Nacque a Vicenza intorno al secondo decennio del XV secolo da Antonio, notaio, forse da identificare con l'autore, o compilatore, di una Cronaca vicentina, e da Bartolomea, [...] cc. 202r-210r), un codice miscellaneo cartaceo di fattura poco accurata, scritto molto tempo dopo la composizione dell'opera e derivante dal Vat. lat. 3619.
Fonti e Bibl.: Viterbo, Biblioteca comunale degli Ardenti, Riformanze 9, cc. 30r, 42r, 57r e ...
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CICCONI, Luigi
Pier Luigi Falaschi
Nacque a Sant'Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) il 12 dic. 1804 da Elpidio e Giovanna Perucci. Primo di tre fratelli, crebbe nella casa natale, dimostrando precoci doti [...] la sua formazione neoclassica si scontrava con una tendeàza a utilizzare motivi romantici (poco amati dal pubblico) e forme di derivazione ossianesca. Così, se tra i modelli che gli vengono attribuiti ci sono l'Alfieri, il Monti e anche il Niccolini ...
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CROTTI, Elio Giulio
Roberto Ricciardi
Nacque a Cremona verso la fine del sec. XV dalla nobile famiglia Crotta o Grotta, che già in passato si era segnalata in Cremona per la sua rimarchevole partecipazione [...] si allenta, allora egli estrae dalla sua educazione umanistica i mezzi espressivi di una appassionata retorica d'amore, di derivazione properziana, e si abbandona qua e là al gusto delle favola erudita e della divagazione mitologica. In piena ...
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BERTATI, Giovanni
Vittorio Frajese
Nacque il 17 luglio 1735 da Girolamo e da Pierina, a Martellago (Treviso). Il nobile Antonio Grimani, presso il quale il padre era occupato come agente di campagnai [...] così quella, sicura, del Teatro S. Moisè di Venezia nel carnevale 1787.
Al B. il Chrysander, che per primo segnalò questa derivazione del Don Giovanni di Da Ponte dal Convitato di pietra del B., riconobbe una forza originale nel delineare caratteri e ...
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CANTONI, Carlo
Claudio Mutini
Nacque a Novellara (Reggio Emilia) il 14 ottobre del 1674 da Giovanni e da Francesca Vezzadini. Seguì nella città natale i primi studi presso il collegio impiantato dai [...] stessi modelli di scuola bernesca, eroicomica, che furono utilizzati nell'Arcadia giocosa (ac. canto agli esempi lirici di derivazione petrarchistica) e che ancora informeranno il genere satirico sino alla deviazione operata dal Parini.
Bibl.: F. S ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] il principio valutativo primario della critica marxista, di volta in volta, però, messa a confronto con modelli di altra derivazione: la sociostilistica di E. Auerbach alla fine degli anni Cinquanta, l'esplora-zione bachtiniana del mondo popolare e ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] dalla giovane protagonista, avviata alla malattia e quindi alla morte, nonostante il ritorno del pentito Enrico. La derivazione dalla tradizione romantica della novella in versi è evidente nel tipo della protagonista, personalità sensibile e delicata ...
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DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] di ciò che sentiamo inconseguibile" (L'anima e la parola, p. 40). È una concezione di chiara derivazione romantica della natura privilegiata della poesia come totalità e della funzione oggettivamente moralizzatrice del poeta in quanto esemplarmente ...
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BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] : dalla predilezione per una scrittura occasionale, variamente improntata all'elogio o alla satira linguaiola (di lontana derivazione bernesca), alla cicalata accademica; dall'amore, ancor così tipicamente secentesco, per gli emblemi e le imprese ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] classico (1878: III, 94), limitata ai significati tradizionali, si ignorano le accezioni assunte dalla parola e dai suoi derivati nel corso della polemica romantica.
Ben più precoce e netta fu, invece, la specializzazione in senso storiografico del ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.