D'AVACK, Pietro Agostino
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma il 4 genn. 1905 da antica famiglia di origine armena insediata nella capitale pontificia fin dal sec. XVIII.
Il padre, Giulio, esercitava [...] dell'insegnamento tale da valorizzare i reali centri d'interesse di una materia che dalla legislazione di derivazione lateranense aveva ricevuto profonde spinte di rinnovamento. Dopo una introduzione sugli accordi del 1929, la prima parte ...
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ACCOLTI, Benedetto, il Vecchio
Armando Petrucci
Nacque ad Arezzo nel 1415 da Michele, di nobile famiglia aretina ed allora professore di diritto a Firenze, e da Margherita Roselli. Studiò diritto a [...] nemico personale, esemplato sull' bis ovidiano. Il Flamini ha anche riconosciuto in un brano moraleggiante dell'A. una chiara derivazione da Giovenale, ma in genere il poeta più imitato dall'aretino fu Dante.
Più importante la sua opera di scrittore ...
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COMPAGNI, Sebastiano
Carlo Colombero
Scarsissime, o quasi nulle, sono le notizie biografiche reperibili intorno a questo geografo di origine ferrarese.
È accertata l'esistenza a Ferrara, nella seconda [...] perfino ai poeti classici. Fermo restando che una considerevole parte delle conoscenze geografiche profuse nell'opera è di derivazione classica, la precisione di certe descrizioni e di certe identificazioni di luoghi, i vari elementi del tutto nuovi ...
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DEL VECCHIO, Giorgio
Vittorio Frosini
Nacque il 26 ag. 1878 a Bologna da Giulio Salvatore, professore di statistica nell'università, e da Ida Cavalieri. Trasferitosi il padre all'università di Genova, [...] azioni possibili tra più soggetti, secondo un principio etico che le determina, escludendone l'impedimento". Formula questa di evidente derivazione da quella enunciata da Kant: "il diritto è l'insieme delle condizioni, per le quali l'arbitrio di ...
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FIOCCHI, Andrea
Franco Pignatti
Nacque a Firenze da Domenico. L'esiguità delle fonti non consente di ricostruirne la biografia se non negli avvenimenti principali.
Per qualche tempo lo si è identificato [...] tra i sostenitori, nella famosa discussione avvenuta nel marzo del 1435 nell'anticamera di Eugenio IV a S. Maria Novella, della derivazione del volgare dal latmo e, nell'Italia illustrata (Basileae 1559, c. 305A), come autore di opere di storia del ...
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CAIMO, Giacomo
Gino Benzoni
Nacque a Udine, il 24 ag. 1609, da Marcantonio e Adriana Rinoldi. Compiuti i primi studi, si trasferi a Roma presso lo zio paterno Pompeo, il quale lo collocò in qualità [...] anzi il trattatello costituisce una chiara ordinata esposizione delle più tradizionali tra queste.
Rigidamente ancorato a dottrine di derivazione tomistica, il C. ritiene legittima la guerra se decretata da principe supremo per "giusta causa", vale a ...
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CARANO DONVITO, Giovanni
Francesco Di Battista
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 30 giugno 1873 dal notaio Francesco Carano, discreto proprietario terriero di Palagiano, presso Taranto, e da Carmela [...] come il Demaria, il Colamonico, il Milone, il Monti. Qui anzi la sua immutata coerenza teorica, e cioè la derivazione neoclassica e lo strenuo liberalismo in politica economica acquistano il sapore di una significativa testimonianza (cfr. Appunti di ...
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PAGGI, Mario
Luca Polese Remaggi
PAGGI, Mario. – Nacque a Murlo, in provincia di Siena, il 10 febbraio 1902, figlio di Edoardo, medico condotto di origini ebraiche, e da Ines Sadun.
Compì gli studi [...] il dibattito pubblico sul rinnovamento delle istituzioni.
Paggi aveva in mente non una democrazia partecipata di derivazione resistenziale, ma un moderno regime rappresentativo in grado, diversamente dal vecchio parlamentarismo, di respingere le ...
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DEL GIUDICE, Pasquale
Mario Caravale
Nacque a Venova (prov. di Potenza) il 14 febbr. 1842 da Francesco e da Andreana Lioy.
Di famiglia modesta, completò gli studi secondari nella città natale e nel [...] le competenze e l'evoluzione dei Consigli viscontei e sforzeschi dalla fine del secolo XIV e dimostrava che da loro derivava il Senato milanese istituito da Luigi XII. Si tratta di un contributo scientifico importante, nel quale la realtà giuridica ...
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MANTICA, Francesco Maria
Simona Feci
Nacque a Venzone (presso Udine) nel 1534 dal nobile Andrea e da Fontana di Rizzardo di Fontanabona, sorella del giurista Giovanni Fontebono (morto nel 1556). Ebbe [...] et ambiguis conventionibus, che uscì a Roma nel 1609.
L'opera, in ventisette libri, si pone come logica derivazione dalla precedente analisi sulla volontà testamentaria. Il tema, infatti, è quello delle convenzioni tacite e ambigue nei contratti ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.