Codici di settore
Roberto Carleo
Dalla codificazione ai codici di settore
I codici di settore trovano un espresso fondamento positivo nella l. 29 luglio 2003 n. 229 recante Interventi in materia di [...] fonti di produzione delle regole alle quali si aggiungono, accanto a quelle propriamente legislative di derivazione statale, regionale o sopranazionale, nuovi protagonisti della regolamentazione, quali il neocorporativismo delle autorità indipendenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il nuovo ordinamento della Chiesa: decretisti e decretalisti
Diego Quaglioni
La Concordia discordantium canonum di Graziano, compilazione normativo-dottrinale cui fu dato il nome solenne di Decretum, [...] diritto controversi, a imitazione del rescritto imperiale, e divennero dunque, accanto e spesso al di sopra dei canoni derivati dall’autorità dei Padri della Chiesa, la fonte principale del diritto della Chiesa, come prodotti dell’attività normativa ...
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Processo
Vittorio Denti
di Vittorio Denti
Processo
La nozione di processo nell'evoluzione storica della tutela giudiziale
Il termine processo, col quale si designa il complesso di atti posti in essere [...] dei relativi atti.Invero, mentre comune al processo civile e al processo penale è la già ricordata regola della invalidità 'derivata', che estende la nullità di un atto agli atti consecutivi che ne dipendono, divergente è il regime degli effetti ...
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Modifiche in materia di orario di lavoro*
Vincenzo Ferrante
La disciplina dell’orario di lavoro viene esaminata alla luce delle novità introdotte dalla legge 4.11.2010, n. 183, con particolare riferimento [...] contenuto nell’art. 18 bis del d.lgs. n. 66/2003. Una simile azione ha coinvolto financo norme di derivazione comunitaria, come l’obbligo di informare l’autorità amministrativa che grava sul datore di lavoro che faccia ricorso regolare al lavoro ...
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Competenza all’emissione del mandato di arresto europeo
Gaetano De Amicis
Le questioni problematiche legate alla corretta determinazione della competenza funzionale nell’emissione del mandato di arresto [...] del giudice de libertate e la legittimazione a procedere attribuita al p.m. sono dalla legge individuate secondo un criterio di derivazione, in virtù del quale il m.a.e. si pone come “decisione giudiziaria” (ex art. 1, par. 1, decisione quadro 2002 ...
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Ferruccio Auletta
Abstract
Vengono esaminate la genesi e l’evoluzione della disciplina per l’acquisizione al processo civile delle c.d. conoscenze esperte per le quali è necessario ricorrere ad altri [...] caso ineludibile l'individuazione del fatto costitutivo della domanda devoluto alla cognizione del giudice e che si riflette, per derivazione, sia sui limiti intrinseci del mandato conferito al c.t. (oltrepassando i quali si incorrerà nel vizio di ...
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DEL GIUDICE, Pasquale
Mario Caravale
Nacque a Venova (prov. di Potenza) il 14 febbr. 1842 da Francesco e da Andreana Lioy.
Di famiglia modesta, completò gli studi secondari nella città natale e nel [...] le competenze e l'evoluzione dei Consigli viscontei e sforzeschi dalla fine del secolo XIV e dimostrava che da loro derivava il Senato milanese istituito da Luigi XII. Si tratta di un contributo scientifico importante, nel quale la realtà giuridica ...
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MANTICA, Francesco Maria
Simona Feci
Nacque a Venzone (presso Udine) nel 1534 dal nobile Andrea e da Fontana di Rizzardo di Fontanabona, sorella del giurista Giovanni Fontebono (morto nel 1556). Ebbe [...] et ambiguis conventionibus, che uscì a Roma nel 1609.
L'opera, in ventisette libri, si pone come logica derivazione dalla precedente analisi sulla volontà testamentaria. Il tema, infatti, è quello delle convenzioni tacite e ambigue nei contratti ...
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LEICHT, Pier Silverio
Giordano Ferri
Nacque da Michele e da Maria Teresa Arnulfi il 25 giugno 1874 a Venezia, città dove trascorse la sua giovinezza.
Il padre era stato tra gli iniziatori del moto studentesco [...] nel volume Corporazioni romane e arti medievali (Torino 1937), affrontò il problema tanto discusso della continuità e derivazione dalle corporazioni romane dell'età imperiale alle organizzazioni professionali e artigiane dei primi secoli del Medioevo ...
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GODI, Pietro
Anna Modigliani
Nacque a Vicenza intorno al secondo decennio del XV secolo da Antonio, notaio, forse da identificare con l'autore, o compilatore, di una Cronaca vicentina, e da Bartolomea, [...] cc. 202r-210r), un codice miscellaneo cartaceo di fattura poco accurata, scritto molto tempo dopo la composizione dell'opera e derivante dal Vat. lat. 3619.
Fonti e Bibl.: Viterbo, Biblioteca comunale degli Ardenti, Riformanze 9, cc. 30r, 42r, 57r e ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.