ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] è vivacemente espresso nel Discorso preliminare, dove al pungente sarcasmo contro il gusto della "gente di mondo" (che sembra derivato dal Teatro alla moda di B. Marcello) fa riscontro l'intento di tracciare un profilo storico dell'opera e di ...
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CUSANI (Cusano), Marcello Papiniano
Antonio Gisondi
Nacque a Frasso Telesino, Principato Ultra, oggi provincia di Benevento, il 17 febbr. 1690 dal notaio Antonio e da Antonietta Rainone.
I Cusani, presenti [...] : all'accertamento rigoroso dei fatti, segue, nell'esposizione, una esigenza didattico-istituzionale, di lucida essenzialità di derivazione cartesiano-giansenista. L'altro decisivo riferimento che regge tutta l'opera del C. è il giusnaturalismo ...
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PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in Val di Sieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] una volta, l’artista «arriva a porre a contatto, senza incenerirle a vicenda, due culture agli antipodi, come quella di derivazione pontormesca e quella del Caravaggio» (C. Brandi, in Mostra, 1967, p. 16). Tra i dipinti principali si ricordano: il ...
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COLLI (Colli Ricci), Giuseppe, dei marchesi di Felizzano
Vincenzo Clemente
Nacque a Saluzzo il 9 settembre del 1870 dal gen. Corrado, che era stato ultimo colonnello degli "ussari di Piacenza", discendente [...] Abeba, ottenendo da Menelik uno degli appezzamenti più belli della città, unico fra quelli delle legazioni che disponesse di una derivazione d'acqua perenne.
La malattia prima, e la morte poi (1913) di Menelik II aprirono in Etiopia un periodo di ...
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BECCAFUMI, Domenico (Mecherino, Mecarino)
Domenico Sanminiatelli
Nacque nel 1486 presso Siena, forse nel podere lavorato da suo padre Iacomo di Pace, alle Cortine, vicino al Castello di Montaperto.
Derivò [...] a due legni rappresentante i Quattro Dottori della Chiesa (Bartsch, XII, IV, n. 35).
Le risentite muscolature di derivazione michelangiolesca, che formano una componente dello stile del B. a partire dal 1530circa, appaiono evidenti in due incisioni ...
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FILOMUSI GUELFI, Francesco
Stefania Torre
Nacque a Tocco da Casauria (ora provincia di Pescara) il 21 nov. 1842, primogenito di Michele e di Eufrosina Scamolla.
In un clima culturale inasprito dalla [...] della trascrizione, sia pure con gli opportuni adattamenti, prima di introdurre in Italia il regime dei libri fondiari di derivazione germanica.
Nel 1907, morto il Vanni, riassumeva la cattedra di filosofia del diritto che avrebbe conservato fino al ...
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BORGHINI, Raffaello
Remo Ceserani
Nacque forse nel 1537 a Firenze, probabilmente da Francesco e da Alessandra Buontempi.
Sul B. si hanno scarse notizie biografiche. La data di nascita del 1541, spesso [...] , luglio-agosto 1961, pp. 7-14; P.Barocchi, in G. Vasari, La Vita di Michelangelo..., Milano-Napoli 1962, ad Indicem (per le derivazione del B. dal Vasari); A.Mango, La commedia in linguanel Cinquecento, Firenze 1966, pp. 39 s., 203 s., 219; A.Blunt ...
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BOINE, Giovanni
Mario Costanzo
Nato a Finale Marina (Savona) il 2 sett. 1887 da Giovanni Battista e da Irene Benza, trascorse l'infanzia a Dolcedo, frequentando a Genova il liceo e il liceo musicale. [...] un valore di testimonianza e quasi di anticipazione nel quadro della nostra letteratura di quegli anni (si è parlato anche di una derivazione stilistica del B. da Péguy e da Whitman).Ma il B. migliore e più schietto si trova in Plausi e botte, una ...
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DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De li orioli, De Vulparia), Benvenuto
Pier Nicola Pagliara
Figlio del celebre Lorenzo e Bartolomea di Lionardo sua moglie, nacque a Firenze il 5 maggio 1486; al pari dei [...] le note che l'accompagnano, una sega per tagliare il porfido che il D. aveva costruito e raffigurato nel codice marciano (f. 84v, derivazione notata da S. Butters, The triumph of Vulcan, Firenze, in corso di stampa).
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite ...
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BONIFACIO da Morano
Girolamo Arnaldi
Apparteneva a una famiglia che nella prima metà del secolo XIV si stabilì definitivamente a Modena e che traeva origine, e avrebbe tratto il nome, da una terra dell'alto [...] per anno le cronache di B. e di Giovanni da Bazzano, mostrando come la tesi di una pura e semplice derivazione non sia sostenibile. Ma restano sempre in piedi le considerazioni del Malaguzzi Valeri sulla scarsa attendibilità del testo moraniano nell ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.