FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] di Sibiu in Romania e il cappuccio di piviale al museo Poldi Pezzoli di Milano databile tra il 1485 e il 1495, hanno ricami derivati da disegni del F.; gli sono poi stati attribuiti i disegni per i ricami di una pianeta e di due dalmatiche per il ...
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PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello
Lorenzo Sbaraglio
PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello. – Nacque nel 1397 circa, probabilmente a Firenze, da Dono di Paolo di Dono e Antonia di Giovanni di Castello [...] Antonia. Tra di esse, il dipinto già in collezione Hamilton a Parigi mostra più degli altri un’individualità artistica, derivante ma autonoma rispetto a quella di Paolo. Potrebbe quindi essere la testimonianza dello stile di un suo figlio o comunque ...
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GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] troneggia l'emblema teatino (Roca de Amicis, 1995, p. 89). L'assenza del tradizionale timpano terminale di derivazione palladiana diviene motivo ricorrente nel linguaggio architettonico guariniano, ove il tetto della navata è spesso occultato dall ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] a Noventa Padovana (ripr. in A. G., 1992, fig. 2), con la Fuga di Enea da Troia, una palmare ma povera derivazione dalla celebre opera di F. Barocci, forse per il tramite dell'incisione trattane da Agostino Carracci. A questa si possono poi accostare ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] da esperienze che erano state vissute assieme, nel mondo padovano dello Squarcione.
L'indicazione cu Iturale è di derivazione fiorentina: sembra che l'artista abbia guardato direttamente a Donatello e a Filippo Lippi. Legata allo squarcionismo degli ...
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BOCCHERINI, Luigi (Ridolfo Luigi)
Leila Galleni Luisi
Nacque a Lucca il 19 febbr. 1743, da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi, nella casa dei Quilici, all'angolo di via Fillungo con via Buia, oggi via [...] si trova nella Bibl. del Conservatorio di Milano, fondo Noseda E 24/1) sia di questo periodo, proprio per la chiara derivazione stilistica del Sanmartini.
Mentre a Pasqua 1765 era stata notata a Lucca l'assenza dal servizio del B., senza tuttavia che ...
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CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] o architettura ancora esistente che possa dirsi del Sansovino", mentre era possibile invece, rintracciare "spunti di derivazione sansovinesca" in "sculture e decorazioni architettoniche". Al periodo portoghese è da riferire il disegno, non poi ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] di superare quello che a lui sembrava l'errore fondamentale del tempo, lo scetticismo, soprattutto quello di derivazione kantiana, e di combattere la "nebbia del misticismo" teologico, giudicata irriguardosa della ragione.
A quelli cui interessò ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] i limiti dell'opera, che si arresta alle premesse metodologiche e a un accenno di elaborazione di temi di derivazione empiristica e segnatamente humiana. L'approdo naturalistico, cui essa nonostante quelle premesse giunge, indica il profondo legame ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] ad alterarlo forse in analogia alla denominazione d'una famiglia comitale spagnola dalla quale poté ritenere che la sua derivasse. Quanto al nome, documenti e testimonianze del D. stesso e di altri lo presentano indifferentemente nelle forme Giovanni ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.