COLONNA DI CESARÒ, Giovanni Antonio
Luigi Agnello
Nacque a Roma il 22 genn. 1878 da Calogero Gabriele, duca di Cesarò, proprietario di vasti fondi terrieri in Sicilia, deputato della Sinistra, e da [...] massoni, sia di palazzo Giustiniani sia di piazza del Gesù. Quantunque il C. negasse che la Democrazia sociale fosse una "derivazione profana della massoneria" (La Democrazia sociale. Che cosa è e che cosa vuole, in La Vita italiana, 15 ott. 1921 ...
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LODIGIANI
Gianfranco Petrillo
Famiglia di imprenditori edili. Fondatore dell'impresa omonima fu Vincenzo (Gossolengo, presso Piacenza, 11 dic. 1875 - Roma, 9 apr. 1942), figlio di Luigi, agricoltore [...] 'impresa la costruzione della centrale di Lovero sull'Adda. Nel 1949 riprese la costruzione, integrale (diga, galleria di derivazione, condotta forzata e centrale) o parziale, di grandi impianti idroelettrici.
Tra questi, in Italia si ricordano: la ...
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GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] È stato rilevato (G. Orlandi) che vari tratti sembrano riallacciarlo a una tradizione di rappresentazioni popolari di derivazione classica; mentre G. Arnaldi, sottolineando le differenze e forse la concorrenzialità con un precedente rifacimento della ...
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GALEOTTI, Pietro Paolo (Pietro Paolo Romano)
Marco Ruffini
Nacque a Monterotondo, presso Roma, intorno alla fine del secondo decennio del Cinquecento. Benvenuto Cellini (1558-68, p. 341) lo descrive [...] del G. come scultore: un busto in bronzo firmato raffigurante Ottavio Farnese in veste di imperatore romano, di chiara derivazione celliniana (Pollard, 1985).
Negli anni 1575-76 il G. lavorò per la Zecca pontificia (Bertolotti, 1885); né sembra ...
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GIOVANNI PIETRO da Cemmo
Alessandro Serafini
Scarsissime le notizie documentate su questo pittore originario di Cemmo di Capo di Ponte, in Valcamonica, attivo a partire dall'ottavo decennio del XV secolo, [...] pareti lunghe, inseriti uno a uno in un'apertura illusionistica abilmente scorciata dal basso (1504-07). La stretta derivazione iconografica dal refettorio milanese di S. Maria delle Grazie non deve far dimenticare che questo schema iconografico era ...
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MAGGI (de Madiis, de Maçonibus), Berardo
Gian Maria Varanini
Nacque verosimilmente a Brescia, forse intorno al 1240-45, da Emanuele, il fondatore della potenza politica della famiglia, e da Cancellaria.
L'avvio [...] notevolissimo di altri lavori pubblici dovuti all'impulso del M., come la sistemazione del naviglio derivato dal fiume Chiese e la derivazione dal fiume Mella di due corsi d'acqua artificiali, con benefici influssi sull'attività manifatturiera ...
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MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] commosso omaggio per le grandi doti di educatore. Il nome arcadico Enareto è stato variamente interpretato, come di derivazione greca, equivalente a virtuoso, o come nome di origine geografica, dalla denominazione latina di Ischia, "Aenaria", perché ...
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BALDI, Bernardino
Raffaele Amaturo
Nacque in Urbino il 5 giugno 1553 da Francesco e Virginia Montanari. Appresi i primi elementi di greco e di latino alla scuola dell'umanista urbinate Gianantonio Turoneo, [...] italiane. Lavoro opportuno e anzi, senza dubbio, utile: purché non si presuma, una volta accertata l'una o l'altra derivazione, di togliere ogni valore di originalità al poemetto, o per converso giungere a un'esagerata valutazione di esso proprio in ...
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LEVI, Beppo
Salvatore Coen
Nacque a Torino il 14 maggio 1875 da Giulio Giacomo e Sara Diamantina (Mentina) Pugliese. Presso l'Università di Torino compì i suoi studi fino al conseguimento della laurea [...] con due integrazioni successive. Si intrecciano con il lavoro di cui parliamo anche una serie di note del L. sulla derivazione delle funzioni e la dimostrazione del suo celebre teorema di integrazione per serie (Sopra l'integrazione delle serie, in ...
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PACINI, Antonio
Céline Frigau Manning
PACINI, Antonio (Francesco Gaetano Saverio). – Nacque a Napoli il 7 luglio 1778.
Studiò al Conservatorio della Pietà dei Turchini il violino, il clavicembalo e [...] talvolta additate come «speculazioni» (Journal des débats, 29 settembre 1823).
Pacini non si limitò alla musica di derivazione operistica: pubblicò molte romanze francesi con accompagnamento di pianoforte o di arpa, composte da lui stesso e da Maria ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.