FERRATA, Adolfo
Mario Crespi
Nato a Brescia, da Siro e da Angelina Micovich, il 26 apr. 1880, studiò medicina e chirurgia nell'università di Parma, ove si formò alla scuola di due illustri maestri, [...] in condizioni normali e patologiche, in Lo Sperimentale, LXVII [1913], Suppl., pp. 346-355; Cellule istioidi (emoistioblasti) e loro derivati nel sangue circolante, in Arch. per le scienze mediche, XLII [1919], pp. 109-122, in collaborazione con E. M ...
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BIANCONI, Carlo
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Antonio Maria e di Isabella Nelli, nacque a Bologna il 20 apr. 1732, minor fratello, ma non minore di ingegno, del più noto poligrafo medico e archeologo [...] complesso ornamentale di molta finezza, ispirato a motivi vegetali commisti al repertorio mitologico, eseguito attorno al 1780, di evidente derivazione archeologica. Nella basilica di S. Domenico è del B. il paliotto dell'altare con l'arca del santo ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] dei solidi fondamenti scientifici e metodologici alla sua dottrina, aderendo alla scuola di psicologia speculativa e sperimentale di derivazione herbartiana e soprattutto al Lotze: ciò è un fatto indubitabile, anche se il B., affermando di essersi ...
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CANTINI, Lorenzo
Francesco D'Orazi Flavoni
Nacque da Gaetano - primo dei sei figli che questi ebbe in seconde nozze - e Maria Dini il 13 ag. 1765 a Massa in Valdinievole, ove il padre esercitava la [...] massa di fonti archivistiche, costituisce pur sempre esempio pregevole della rinnovata concezione storiografica di pretta derivazione muratoriana, tutta compresa dell'importanza della ricerca e dello studio dei monumenti della storia medievale ...
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PIATTI, Antonio
Matteo Piccioni
PIATTI, Antonio. – Nacque a Viggiù (Varese), il 12 giugno 1875 da Domenico (1848-1915), marmista e scultore, e da Maria Buzzi Donelli (1852-1940), primo dei tre figli [...] stile personale fondato sulla fusione delle pennellate larghe, materiche e sciolte del maestro e l’intonazione intimista di derivazione scapigliata e generalmente lombarda.
Nel ricordo della pittura di Tranquillo Cremona si situano le sue prime prove ...
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DUPRÀ, Giuseppe
Alberto Cottino
Fratello minore di Domenico, nacque a Torino nel 1703. Giovanissimo, dovette recarsi a Roma per studiare sotto Marco Benefial (G. Bottari-S. Ticozzi, Raccolta di lettere, [...] . [1968], p. 69), in cui si può scorgere l'inserimento del D. in un convenzionale classicismo accademico di derivazione marattesca. Perduto è invece il S. Giovanni Battista tra altri santi, testimoniato nel transetto sinistro della medesima chiesa di ...
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GRAZIOLI, Bartolomeo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Fontanella Mantovana (oggi Fontanella Grazioli, frazione di Casalromano) il 25 sett. 1804 da Giovanni e da Caterina Donelli, entrambi di condizione [...] mazziniana divenne operativa, il G. fu uno dei tanti preti mantovani che, abbandonato definitivamente il moderatismo di derivazione giobertiana, scelsero la via della cospirazione diffondendo tra gli Austriaci il timore che grazie a loro gli impulsi ...
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BOTTIGLIERI, Matteo
Oreste Ferrari
Scarse le notizie biografiche di questo scultore, attivo a Napoli nella prima metà del sec. XVIII: perfino quelle riportate dal De Dominici, il quale redasse le sue [...] del Cristo morto della cripta del duomo di Capua, pure del 1724 (a proposito del quale è da escludere una derivazione da un disegno del Solimena, mentre è piuttosto sensibile un accostamento ai modi di Domenico Antonio Vaccaro), si farà ormai ...
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DI FACCIO (Di Fazio), Giorgio
Gioacchino Barbera
Nato a Niella Tanaro, presso Ceva (Cuneo), è noto per la sua attività di architetto a Palermo dal 1559 al 1592. Prima del ritrovamento di un atto di [...] delle navate divise da quattro archi a pieno centro - il D. progettò una tribuna ottagonale, di chiara derivazione bramantesca, che però volumetricamente e spazialmente contrasta con la struttura preesistente della chiesa sottolineando, come ha ben ...
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BENZONI, Giovanni Maria
Anna Barricelli
Figlio di Paolo e di Margherita Covelli, poveri contadini, nacque a Songavazzo (Bergamo) il 28 ag. 1809. Fu messo a bottega presso uno zio falegname, e alcune [...] vendute all'asta (1952). Milano, Gall. d'arte mod.: Amore e Psiche (firm. e datato Roma 1845; di evidente derivazione canoviana, è considerato una delle sue opere più accurate). Montreal, Canada, Museum of Fine Arts: Cupido, Amor Insidioso (1866 ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.