MALVITO (de Sumalvito), Giovan Tommaso
Valerio Da Gai
Figlio dello scultore comasco Tommaso, non si conosce la data della sua nascita, avvenuta a Como o a Napoli: nei documenti l'allocuzione "de Neapoli", [...] ormai acquisito piena autonomia rispetto agli stilemi della cultura paterna, legata ancora sostanzialmente a esperienze provinciali di derivazione lombarda. Dal punto di vista formale il M. mostra di avere meditato sui modelli del classicismo toscano ...
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IRDI, Salvatore
Rossella Canuti
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo scultore, probabilmente di origine partenopea, formatosi a Napoli dove svolse la sua attività. A partire dal [...] capretto e Sansone e Dalila. Nel 1845 scolpì la statua di un Pastore che suona la piva con un cane, di stretta derivazione da un analogo soggetto di Thorvaldsen, conservata al Museo di Capodimonte (Di Majo, p. 16) insieme con la figura dell'Innocenza ...
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BLANC, Alberto Carlo
Gian Alberto e Maria Cristina Blanc
Nacque a Chambéry (Savoia) il 30 luglio 1906, da Gian Alberto e da Maria Menotti. Sotto la guida di G. Stefanini, direttore dell'Istituto di [...] le tesi della scuola storico-culturale secondo cui le attuali razze primitive povere di elementi culturali rappresenterebbero una derivazione diretta di razze arcaiche rimaste estranee ad altre culture. Il B. si trovava a contrastare anche la tesi ...
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PASQUALI, Pietro
Matteo Morandi
PASQUALI, Pietro. – Nacque a Due Miglia di Cremona l’11 novembre 1847 da Giovanni Battista, muratore, e Francesca Luigia Bodini, contadina.
A Cremona frequentò la Scuola [...] rispetto al verbalismo, all’intellettualismo e al precocismo, in cui erano da tempo incappati i vecchi asili di derivazione aportiana.
Nel 1888 Pasquali passò alla direzione delle scuole elementari di Brescia, dove rimase fino al collocamento a ...
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BADOER, Iacopino
Giorgio Cracco
Detto anche, in qualche documento, Iacopino da Peraga dal nome di un feudo padovano passato alla sua famiglia, nacque allo scadere del secolo XIV (1393 ?) da Geremia, [...] Elegie.
Della produzione del B. nulla ci resta, tranne due sonetti in volgare di evidente, anche se forzata, derivazione petrarchesca: poesia goffa, sostenuta solo dalla volontà di respirare un certo clima creativo.
L'entusiasmo per la poesia trovava ...
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FERRARI, Giacomo
Alessandra Zametta
Nacque all'inizio del XVII secolo a Cremona, dove il padre, mantovano, si era trasferito. Secondo l'Arisi (Accademia ...) fu allievo di P. M. Neri e, dopo il definitivo [...] e Daria in S. Agostino, sempre a Cremona.
Tali dipinti rivelano soprattutto l'influenza della coeva pittura emiliana di stretta derivazione guercinesca, quale quella di B. e C. Gennari, non senza un interesse per le soluzioni del milanese C. F ...
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FRESCHI, Maria
Pino Fasano
Nacque a Firenze il 3 apr. 1881 da Ercole e da Zaira Morelli Poggeschi. Nel vivace ambiente culturale fiorentino che aveva preso a frequentare - nel 1900-1901 collaborò, fra [...] anno prima della partenza del marito, aveva pubblicato il primo romanzo, centrato su un personaggio femminile di vaga derivazione flaubertiana, Aurora, l'amata (Milano); e nello stesso anno era uscito uno studio biografico su Eva Cattermole Mancini ...
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ALBINO
Paolo Lamma
Fausto A. iunior discese con ogni probabilità dalla famiglia dei Deci, forse figlio di Cecina Decio Massimo Basilio iunior, console nel 480, e fratello di Avieno Teodoro Importuno, [...] di Suida, in cui il Gabotto e il Cessi credettero di trovare la prova dell'esistenza della lettera di A., è una derivazione da Erodiano e l'Albino in questione èun altro personaggio. Ma all'interesse personale di Cipriano si deve aggiungere la sua ...
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BIANCONI, Giovanni Giuseppe
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Bologna, il 31 luglio 1809, da Giovanni Antonio (figlio di Angelo Michele, fratello dei più noti Giovanni Lodovico e Carlo) e da Luisa Garnier [...] pretendues affinités, Versailles 1865), nella quale, in polemica con Darwin, Huxley, Lyell e Asa Grey, contestava tale derivazione, che egli considerava umiliante e offensiva. Sosteneva che il cervello umano si sarebbe evoluto attraverso lo sviluppo ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] 1490, con l'Andata al Calvario sormontata dalla Deposizione (Panazza, 1963).
Il dipinto innesta sullo schema lombardo, di derivazione dalla quasi coeva Pietà di Berlino del Foppa (già in S. Pietro in Gessate), una esasperazione espressiva ed un ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.