FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] , nel 1433, poco prima della nascita del F., da Dietifeci d'Agnolo da Figline (dal cui nome sarebbe appunto derivato il cognome "Ficino") allora "scholare di medicina", dalla moglie Alessandra di Nannoccio da Montevarchi. appena quindicenne, e da un ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] sua memoria alla Società fisica berlinese: 23 luglio 1847. Rudolph Virchow (1821-1902) avrebbe enunciato la legge della derivazione delle cellule da elementi cellulari preesistenti: omnis cellula e cellula. L’ultimo allievo del maestro, Emil du Bois ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] sulla falsariga comico-realistica del modello lucianeo (Dialogo d'Ercole e di Atlante) e con spunti paradossali e satirici di derivazione più vicina (pariniana nel Dialogo della Moda e della Morte; da T. Boccalini nella Proposta di premi fatta dall ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] Castel Sant'Angelo e a Civita Castellana, si può forse ipotizzare la presenza di Bramante nel disegno del coronamento a modiglioni, derivato dal modello del Colosseo (Bruschi, 1985, pp. 84, 90 n. 40).
Nel 1503, secondo Vasari (IV, p. 281), il G. per ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] , può dar credito a vicende di diversi giorni, racchiuse nel giro di poche ore. I criteri dell'opera dunque sono derivati in primo luogo dal suo essere formata in una situazione socioculturale: il pubblico è elemento determinante e per la materia ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] avariato da "dua buchi" (Vita, p. 356); è certo che la sua inquietudine richiama modelli ellenistici, la cui derivazione appare meglio in una terracotta del Victoria and Albert Museum, preparatoria del Narciso marmoreo e richiamante pure il Giona in ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] l'immagine sta per la creazione dell'"huomo interiore" (dotato, secondo la dottrina cabalistica, di triplice anima) cioè della mens derivata immediatamente da Dio. Nel quinto, il simbolo di Pasifae e del toro richiama l'unione dell'anima con il corpo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Benedetto Croce
Michele Maggi
La disposizione civile, o etico-politica, della filosofia guida l’intera opera di Croce: non un programma intellettuale, ma un riconoscimento di realtà, non una regola [...] Nel rapporto con l’Italia trova la sua piena verifica il discorso sulla unità-distinzione di valori storici e valori universali derivante da tutta la concezione di Croce. L’Italia è una precisa costruzione statale, da comprendere e curare come entità ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] 'esistenza di un ordine teleologico e provvidenziale della Natura di matrice aristotelica e soprattutto stoica, i secondi perché derivavano dalla loro matrice epicurea (alla quale Galeno a torto o a ragione li faceva risalire attraverso la mediazione ...
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FRESCOBALDI, Girolamo
Oscar Mischiati
Nacque a Ferrara ai primi di settembre (fu battezzato il 13) del 1583 da Filippo e Lucrezia. La famiglia era di buona condizione: il padre acquistava infatti l'11 [...] frescobaldiana - additata quale sintesi dei caratteri salienti del nuovo stile barocco - non tradirà mai la sua derivazione dalla poetica degli "affetti", cioè in sostanza dall'estetica del madrigale artificioso e virtuosistico caratteristico della ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.