BORGHINI, Raffaello
Remo Ceserani
Nacque forse nel 1537 a Firenze, probabilmente da Francesco e da Alessandra Buontempi.
Sul B. si hanno scarse notizie biografiche. La data di nascita del 1541, spesso [...] , luglio-agosto 1961, pp. 7-14; P.Barocchi, in G. Vasari, La Vita di Michelangelo..., Milano-Napoli 1962, ad Indicem (per le derivazione del B. dal Vasari); A.Mango, La commedia in linguanel Cinquecento, Firenze 1966, pp. 39 s., 203 s., 219; A.Blunt ...
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BOINE, Giovanni
Mario Costanzo
Nato a Finale Marina (Savona) il 2 sett. 1887 da Giovanni Battista e da Irene Benza, trascorse l'infanzia a Dolcedo, frequentando a Genova il liceo e il liceo musicale. [...] un valore di testimonianza e quasi di anticipazione nel quadro della nostra letteratura di quegli anni (si è parlato anche di una derivazione stilistica del B. da Péguy e da Whitman).Ma il B. migliore e più schietto si trova in Plausi e botte, una ...
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DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De li orioli, De Vulparia), Benvenuto
Pier Nicola Pagliara
Figlio del celebre Lorenzo e Bartolomea di Lionardo sua moglie, nacque a Firenze il 5 maggio 1486; al pari dei [...] le note che l'accompagnano, una sega per tagliare il porfido che il D. aveva costruito e raffigurato nel codice marciano (f. 84v, derivazione notata da S. Butters, The triumph of Vulcan, Firenze, in corso di stampa).
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite ...
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BONIFACIO da Morano
Girolamo Arnaldi
Apparteneva a una famiglia che nella prima metà del secolo XIV si stabilì definitivamente a Modena e che traeva origine, e avrebbe tratto il nome, da una terra dell'alto [...] per anno le cronache di B. e di Giovanni da Bazzano, mostrando come la tesi di una pura e semplice derivazione non sia sostenibile. Ma restano sempre in piedi le considerazioni del Malaguzzi Valeri sulla scarsa attendibilità del testo moraniano nell ...
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LEONBRUNO (Leombruno), Lorenzo
Leandro Ventura
Figlio adottivo del pittore Giovanni Luca de Liombeni, nacque quasi sicuramente a Mantova entro il mese di giugno del 1477.
Nei documenti s'incontra per [...] e le muse.
A questo periodo risale il Giudizio di Mida firmato (Berlino, Staatliche Museen), nel quale i motivi derivati dal Perugino sono ormai pienamente assimilati nella figura di Apollo, insieme con una perfetta conoscenza dei modi di Costa, con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] da una res che è infinita. A questo punto l’uomo si riconosce limitato e imperfetto; ne inferisce pertanto che quella conoscenza gli è derivata da una res infinita, di cui egli è soltanto una piccola parte (Le Orazioni inaugurali. I-VI, a cura di G.G ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] e all'Italia centromeridionale. Poiché l'analisi e lo studio dei nomi di luogo e della loro vasta e complessa derivazione dal Liber pontificalis (circa due terzi) richiedono un lavoro non breve, appare opportuno soffermarsi sulle caratteristiche del ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] III si considerava "vicarius Christi", dalla cui posizione di re e sommo sacerdote, sull'esempio di Melchisedec, si faceva derivare la "plenitudo potestatis" pontificale. Egli trasferì al papa e alla Chiesa il modello paolino del capo e delle membra ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] la iniquità, che tutto accorda allo Stato, nulla, od assai poco, alla Chiesa, quasiché questa altro non fosse che una derivazione o parte di quello. Il liberalismo predica sempre la carità e la prudenza, quasi sia carità lasciare che il lupo sbrani ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] il commento di s. Tommaso, il quale per primo riconobbe l'inautenticità dell'attribuzione ad Aristotele e la diretta derivazione del Liber de causis dall'Elementatio theologica di Proclo. Il testo latino del Liber de causis nella traduzione di G ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.