DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] di ciò che sentiamo inconseguibile" (L'anima e la parola, p. 40). È una concezione di chiara derivazione romantica della natura privilegiata della poesia come totalità e della funzione oggettivamente moralizzatrice del poeta in quanto esemplarmente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tra i giuristi del Novecento, poche figure hanno lasciato nella storia della cultura una traccia duratura come quella che vi ha impresso Tullio Ascarelli. Continuano a esercitare un particolare fascino [...] contributi fondamentali.
Fu anche attento studioso di economia, di storia, di filosofia (muovendo da posizioni di schietta derivazione neoidealista e in particolare crociana), di sociologia e di scienza della politica (cfr. Sguardo sul Brasile, 1949 ...
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GRAMATICA, Maria Francesca (Irma)
Gianni Gatti
Nacque a Fiume, il 25 nov. 1867, da Domenico, suggeritore, e Cristina Bradil, sarta, all'epoca ambedue impegnati nella compagnia di Giacinta Pezzana e L. [...] l'interpretazione di Margherita Gauthier ne La signora delle camelie di Dumas figlio, venne definita "una bella e pura derivazione di Eleonora Duse" (Cronache musicali e drammatiche, giugno 1903).
Ma il ruolo più importante di tutta la sua carriera ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] Veneziano [A. De Musi] sono nei fogli regestati in Ciardi, 1968, nn. 129, 131 s.; in altre situazioni la derivazione dalla grafica di invenzione michelangiolesca e raffaellesca è probabile).
Ma le stampe o la ripresa mediata da altre testimonianze ...
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CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] , il forte discorso di apertura pronunciato dal C. contro il positivismo giuridico e la volontà di potenza di derivazione nietzschiana, fu certamente causa non ultima dei violenti scontri promossi dai fascisti locali contro i giovani della F.U ...
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MANNOZZI, Giovanni (Giovanni da San Giovanni)
Francesco Sorce
Nacque a San Giovanni Valdarno il 20 marzo 1592 dal notaio Giovan Battista di Agnolo, che lo avviò alla carriera notarile e poi a quella [...] volte congetturato viaggio a Roma precedente quello del 1621 (Cicconi, pp. 105-110). La Decollazione del resto sembra derivare almeno le figure dei prigionieri in carcere dal dipinto maltese del Caravaggio di identico soggetto (La Valletta, oratorio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Scialoja
Emanuele Stolfi
Vittorio Scialoja, fra 19° e 20° sec., fu uno dei principali esponenti della cultura giuridica italiana di cui contribuì a elevare il livello scientifico, anche grazie [...] e segg.), allorché andò declinando il metodo esegetico, a beneficio dello strumentario concettuale e metodologico di derivazione pandettistica.
Certo il fenomeno dovette essere più complesso di quanto lascerebbe supporre la lettura tradizionale che ...
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PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] dieci consegnò un’Adorazione dei Magi (Venezia, Gallerie dell’Accademia), decisamente originale nella selezione delle fonti iconografiche di derivazione nordica e nei temi trattati, con il re nero letto in chiave negativa e associato alla figura del ...
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GUIDI, Rachele
Mauro Canali
Nacque l'11 apr. 1890 a Salto, una frazione di Predappio, nel Forlivese, ultima dei cinque figli di Agostino e Anna Lombardi. I genitori erano i custodi-contadini di villa [...] regime, e Mussolini, a suo dire, sembrò incoraggiare tale tendenza (La mia vita con Benito, p. 133). La diffidenza, derivazione della sua cultura contadina, e insieme manifestazione del suo disagio nel trattare con la classe politica e i ceti sociali ...
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BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] : dalla predilezione per una scrittura occasionale, variamente improntata all'elogio o alla satira linguaiola (di lontana derivazione bernesca), alla cicalata accademica; dall'amore, ancor così tipicamente secentesco, per gli emblemi e le imprese ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.