Filologo tedesco (Regenwalde, Pomerania, 1851 - Gottinga 1914), prof. nelle univ. di Kiel, Rostock, Strasburgo e Gottinga; socio straniero dei Lincei (1910). Diede famose edizioni delle tragedie di Seneca [...] Plautinische Forschungen, 2a ed. 1912). Per primo L. ricostruì il testo originario di Plauto, propose il problema della derivazione della metrica dei cantica plautini dalla lirica ellenistica e delle relazioni con i modelli greci della commedia nuova ...
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Poeta greco la cui storicità non è documentata, profeta e sacerdote, considerato figlio e discepolo di Orfeo, collegato con le pratiche dei misteri eleusini (e detto di Eleusi); ritenuto inventore dell'esametro [...] dalla Pieria con i Traci in Beozia e poi in Atene, ebbe qui la sua tomba. Gli si attribuiva una letteratura di derivazione esiodea (Teogonia, Consigli al figlio Eumolpo, ecc.), e già all'epoca dei Pisistratidi circolavano ad Atene oracoli, di cui era ...
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DEL GAIZO, Giovanni
Giuseppe Fiengo
La prima notizia che lo riguarda ce la fornisce il De Dominici, segnalandolo (1744), con Giuseppe Astarita e Antonio Donnamaria, tra gli allievi di Domenico Antonio [...] "saggio del loro sapere" in architettura.
La sua produzione sembrerebbe oscillare tra l'accento spiccatamente rococò di derivazione vaccariana e le nuove suggestioni formali diffuse nell'ambiente napoletano, dopo il 1750, dal Fuga e dal Vanvitelli ...
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Dinastia dell'Impero bizantino. Il primo conosciuto di questa famiglia dalle origini ignote è Costantino Angelo, marito di Teodora, figlia minore dell'imp. Alessio I Comneno e di Irene Ducas. Da lui discesero [...] (1185-1203) e i despoti di Epiro (da Michele I, m. 1214, a Tommaso, m. 1318), detti, anche per la loro derivazione dal lato femminile, Ducas (A. Comneno Ducas) e che per breve periodo (1222-1244) furono anche imperatori di Tessalonica. Gli A. oltre ...
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Filosofo e critico (Ludwigsburg 1807 - Gmunden 1887). Abbandonata la carriera ecclesiastica, fu nominato (1837) prof. di estetica a Tubinga, ma (1845) per gli intrighi degli ecclesiastici fu sospeso per [...] 1868) al politecnico di Stoccarda. La sua opera più nota è l'Aesthetik oder Wissenschaft des Schönen (1846-57), di diretta derivazione hegeliana. Studiò Shakespeare e il Faust di Goethe (Goethe's Faust. Neue Beiträge zur Kritik des Gedichts, 1875), e ...
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Teologo gesuita (Almazán 1512 - Roma 1565). Unitosi a s. Ignazio a Parigi (1533), fu con A. Salmerón il più dotto tra i nove compagni ignaziani e teologo al Concilio di Trento. Quivi, in qualità di legato [...] riguardanti la giustificazione e la definizione del dogma sacramentario; nella terza riunione (1562), formulò la dottrina della derivazione della potestà episcopale dal papa. Successe a s. Ignazio, prima come vicario generale, quindi (dal 1558) con ...
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Rimatore (n. Treviso 1290 - m. dopo il 1348). Laureatosi a Bologna, insegnò diritto nello Studio della sua città natale (1318) e ricoprì incarichi politici. Il suo canzoniere (in gran parte contenuto in [...] codice ritrovato a Siviglia nel 1955, pubbl. col tit. Canzoniere sivigliano a cura di M. S. Elsheikh, 1973) comprende 5 canzoni e circa 440 sonetti; vi fanno spicco, più che le composizioni di derivazione stilnovistica, quelle di argomento politico. ...
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Poeta danese (Gartz, isola di Rügen, 1769 - Schleswig 1826). Di origine nobile tedesca, viaggiò molto da giovane, soggiornando tra l'altro anche a Venezia. Cultore appassionato, accanto ad A. G. Oehlenschläger [...] 1804, e Nye Digte "Nuove poesie", 1808), facendosi interprete di un romanticismo mistico e nostalgico di chiara derivazione tedesca. Ispirandosi in un Sonetkrans a Petrarca, iniziò nella letteratura danese quella "poesia nostalgica dell'Italia" che ...
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Scrittore cinese (n. Chanzhou, Jiangsu, 1574 - m. forse Shouning 1646). Si dedicò alla compilazione di fondamentali antologie di novelle in vernacolo, collezioni note come San yan ("Tre raccolte di parole"), [...] e di teatro, di cui probabilmente in gran parte curò solo la revisione, e di importanti raccolte poetiche di derivazione popolare. Studioso e storico insigne, fu strenuo difensore della causa della dinastia Ming al momento della sua caduta (1644 ...
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FOÀ, Pio
Chiara Ambrosoli
Nacque a Sabbioneta il 26 genn. 1848 da Cesare e da Enrichetta Rabbeno. Dopo aver frequentato il liceo "Beccaria" a Milano, nel 1866 seguì volontario Garibaldi nei cacciatori [...] facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Pavia, si formò a quell'eccellente scuola scientifica e sperimentale di derivazione tedesca rapppresentata dal patologo G. Bizzozero e dall'anatornopatologo G. Sangalli. Conseguita la laurea nel 1872 ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.