MARCHI, Giuseppe
Maria Cristina Molinari
Nacque a Tolmezzo, in Carnia, il 22 febbr. 1795 da Giovan Battista, agiato possidente e amministratore di una fabbrica di damaschi, e da Maria Pidutti, originaria [...] non abbia dato mai un colpo né di piccone né di scalpello" (Monumenti…, cit., p. 7). Disconoscendo la derivazione pratica per l'estrema complessità del procedimento estrattivo e la cattiva qualità del materiale, il M. distingueva, tra "arenarie ...
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DE LIONE (De Leone, Di Lione), Andrea
Adriana Compagnone
Nato a Napoli nel 1610, svolse il suo apprendistato presso il pittore tardomanierista Belisario Corenzio, questi gli insegnò la tecnica della [...] prima del Prado, inventariata nel catalogo del palazzo reale di Madrid redatto dal Mazo nel 1666, sebbene di derivazione castiglionesca e poussiniana, mostra nelle pose dei personaggi, negli alberi minuziosamente descritti caratteri tipici del D. e a ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] scelta ideologica in senso paternalistico -, sia perché quella attenzione si rivela in buona parte tessuta su derivazione letteraria, complessa ma pur enucleabile nelle componenti basilari, che vanno dall'atteggiamento compassionevole per gli "umili ...
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MANTICA, Francesco Maria
Simona Feci
Nacque a Venzone (presso Udine) nel 1534 dal nobile Andrea e da Fontana di Rizzardo di Fontanabona, sorella del giurista Giovanni Fontebono (morto nel 1556). Ebbe [...] et ambiguis conventionibus, che uscì a Roma nel 1609.
L'opera, in ventisette libri, si pone come logica derivazione dalla precedente analisi sulla volontà testamentaria. Il tema, infatti, è quello delle convenzioni tacite e ambigue nei contratti ...
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MARASCHI (Marasca, de Maraschis), Bartolomeo
Gian Paolo Scharf
Nacque probabilmente a Mantova intorno al 1420 da Giovanni di Giacomo e da una Pietrina della quale non è noto il casato. Appartenente [...] (IGI, 6143).
Chambers fa notare che i sentimenti religiosi tradizionali che animavano queste opere erano probabilmente di derivazione letteraria, poiché la condotta dell'autore quando si trovò effettivamente di fronte alla perdita di persone care ...
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CASELLI, Tommaso Giovanni
Agostino Lauro
Nacque nel 1511 a Rossano (Cosenza) ed entrò giovanissimo nel locale convento domenicano, nel quale pare abbia compiuto gli studi ed emessa la professione religiosa. [...] divideva i padri. Ma, in seguito, per confutare i sostenitori dell'obbligo "de iure divino", si schierò per la derivazione "ex iure canonico" suffragandola con la presunta autorità dell'abate Aimone (ibid., IX, p. 259).
Le sue smodate "impertinenze ...
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GRANELLO, Nicola
Gianluca Zanelli
Figlio del pittore Nicolosio e di Margherita, nacque a Genova intorno alla metà del XVI secolo.
La data di nascita dell'artista si deduce dal fatto che nell'aprile [...] , e il soffitto dell'atrio; in entrambi i casi i pittori utilizzarono il peculiare repertorio di elementi decorativi di derivazione romana, nelle sale maggiori alternati a riquadri con angeli o figure allegoriche, il tutto eseguito su una superficie ...
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LEICHT, Pier Silverio
Giordano Ferri
Nacque da Michele e da Maria Teresa Arnulfi il 25 giugno 1874 a Venezia, città dove trascorse la sua giovinezza.
Il padre era stato tra gli iniziatori del moto studentesco [...] nel volume Corporazioni romane e arti medievali (Torino 1937), affrontò il problema tanto discusso della continuità e derivazione dalle corporazioni romane dell'età imperiale alle organizzazioni professionali e artigiane dei primi secoli del Medioevo ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] artefatta del dialogo, l'accentuazione allegorica scontano il tentativo di restituire il senso di sbandamento del dopoguerra nella derivazione posticcia da una pantomima di Kosma e Prévert; fu questa l'ultima collaborazione con lo scrittore preceduta ...
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GODENDACH (Bonadies, Godendag, Goodendag, Gutentag), Johannes
Paola Ciarlantini
Scarse sono le notizie concernenti la vita e le origini di questo frate carmelitano, teorico e compositore, vissuto in [...] Domino": nella prima (cc. 2r-58r) risultano predominanti i brani di origine francese, nella seconda (cc. 68r-97v) quelli di derivazione italiana.
L'unica composizione attribuibile con certezza al G. è un breve Kyrie-Christe-Kyrie a 2 voci (Ch. Burney ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.