Miniatore di Colonia, attivo nel primo venticinquennio dell'11º sec. Il nome deriva da un Evangeliario eseguito per la badessa H. del convento di Meschede in Vestfalia (oggi a Darmstadt), le cui miniature [...] sono notevolissime per il vivo colorismo e per l'illusionismo di derivazione tardo antica e bizantina. Egli influenzò tutta la scuola di Colonia, come si rileva nel Sacramentario della chiesa di S. Gereone (oggi a Parigi), nell'Evangeliario della ...
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Pittore e miniatore francese (Tours 1420 circa - ivi tra il 1477 e il 1481). Rinnovò le sue esperienze borgognone e fiamminghe con un nuovo senso dello spazio, governato dalla tecnica della prospettiva [...] appresa in Italia. La sua arte è segnata da valori luministici di derivazione eyckiana, da una chiara articolazione dello spazio con equilibrio e semplicità anche nelle composizioni più complesse, da forza plastica anche nella più raffinata ricerca ...
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Generale russo (n. in Finlandia 1828 - m. Pietroburgo 1892). Apportò notevoli contributi nel campo dell'artiglieria, della tecnologia e della cristallografia; accademico delle Scienze. La sua opera La [...] deduzione di un qualsiasi sistema cristallino e delle sue suddivisioni da un principio generale (1869) è fondamentale per la derivazione delle 32 classi di simmetria dei cristalli. ...
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PANUCCIO del Bagno
Mauro Marrocco
PANUCCIO del Bagno. – Appartenne alla consorteria pisana dei de Balneo o Balneatores o del Bagno, residente nel quartiere Kinzica, dove aveva il patronato sulla chiesa [...] di S. Lorenzo.
Cristiani (1995, p. 10) avanzò il dubbio di una derivazione della famiglia Del Bagno dai Bagni di San Giuliano, come sembrerebbero testimoniare diversi possedimenti terrieri in località limitrofe; Melani (1996, pp. 196 s.), convinto ...
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, Héctor Eduardo. Regista e sceneggiatore cinematografico argentino naturalizzato brasiliano (Mar del Plata 1946 – San Paolo 2016). Regista impegnato, considerato uno degli autori più innovativi del cinema [...] , ha sempre cercato nei suoi documentari e nei suoi film di raccontare la marginalità sociale, spesso utilizzando sceneggiature di derivazione letteraria. Il suo film più celebre è O beijo da mulher aranha (1985), tratto dall’omonimo romanzo di M ...
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AMBROSIO, Gabriele
Rosalba Amerio
Nato a Torino nel 1844, da giovinetto si impiegò come sbozzatore presso scultori locali; fu allievo (tra i migliori, secondo lo Stella) di V. Vela all'Accademia Albertina [...] e il discreto naturalismo della sua scultura mantenne sempre i caratteri di questa derivazione. Partecipò alla campagna di guerra del 1866. Nel 1871 vinse il concorso indetto dalla città di Saluzzo per il monumento a Gian Battista Bodoni, che venne ...
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Grammatico latino (3º sec. d. C.) che in circa 3000 versi compose un trattato di prosodia e metrica (giunto a noi incompiuto) distinto in 3 libri: de litteris (in versi sotadei), de syllabis (in tetrametri [...] trocaici ed esametri), de metris (in metri varî), seguendo la teoria di Cesio Basso della derivazione di tutti i metri dal trimetro giambico e dall'esametro dattilico. ...
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ALBANESE (Albanesi), Francesco
Maria Cristina Pavan Taddei
Scultore e architetto di Vicenza, del quale si hanno notizie tra il 1567 e il 1611, padre dei più noti Giovanni Battista e Girolamo. Del 1583 [...] è il monumento funebre a Gaetano Thiene nel duomo di Vicenza, di evidente derivazione palladiana; del 1587 un altare per la famiglia Trissino nella chiesa dei Servi. Nel duomo di Vicenza gli si attribuisce il sepolcro di Giuliano Rutilio (1593), in ...
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Filosofo del diritto e giurista danese (Copenaghen 1899 - ivi 1979); dal 1938 prof. di diritto all'univ. di Copenaghen. Membro del comitato che preparò la Costituzione danese del 1953; esponente del cosiddetto [...] , operò una felice fusione degli elementi realistici proprî della scuola scandinava con elementi normativistici di derivazione kelseniana. Tra le opere principali: Theorie der Rechtsquellen (1929); Towards a realistic jurisprudence (1946); Hvorfor ...
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BORGOGNONI, Ugo
Augusto Vasina
Nacque a Lucca in un anno imprecisato da individuarsi presumibilmente negli ultimi decenni del sec. XII. Le origini, il periodo di formazione del B., l'identità e le condizioni [...] . Da essa risulterebbe che il B. fu essenzialmente un empirico, che mutuò però nella sua pratica medico-chirurgica influssi derivanti in parte dalla scuola araba di Avicenna, in parte dalla scuola salernitana. È presumibile che sia stata proprio la ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.