Poeta venezolano (Puerto Cabello 1814 - Choroní 1874), autore di poesie d'argomento politico e di tenere liriche sentimentali (Ecos de Choroní, post., 1884) di pretta derivazione romantica e zorrilliana. [...] Le sue Poesías completas furono pubblicate postume nel 1887 ...
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Critico letterario e teorico della cultura statunitense (Cleveland 1934 - Durham 2024). Noto per le sue ricerche di storia culturale ed economica, ha sostenuto teorie di derivazione marxista sul postmodernismo, considerato [...] un lascito intellettuale del capitalismo avanzato. Lo scetticismo postmodernista rispetto al concetto di verità, l’indifferenziazione dei campi del sapere e il superamento del puro raccontare in una moltitudine ...
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Pittore barcellonese (sec. 15º), attivo in Sardegna. Eseguì, in collaborazione con R. Thomas, la grande pala d'altare di S. Bernardino (Cagliari, Museo). È evidente la derivazione stilistica da J. Huguet, [...] che forse lo precedette in Sardegna ...
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Pittore (inizî sec. 16º). Di lui esiste un solo quadro firmato (Madonna col Bambino fra due santi, al Kuns thaus di Zurigo), che ne rivela la derivazione leonardesca. Con certezza va assegnata a F. anche [...] la Madonna col Bambino della pinacoteca di Brera ...
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Scultore di Cortona (sec.14º), autore, con il fratello Francesco, dell'arca di s. Margherita da Cortona nel duomo di Cortona (1362), opera assai raffinata di derivazione senese. Sempre a Cortona, sono [...] forse degli stessi maestri la statua della Madonna col Bambino nel Museo di arte sacra e il sepolcro (ora scomposto) del vescovo Ranieri Ubertini nella chiesa di S. Francesco (1345) ...
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Scrittore spagnolo (sec. 17º), di origine italiana. Autore delle Novelas amorosas (1624), caratteristiche per il loro genere ibrido, misto di picaresco, rappresentazione di costumi, reminiscenze pastorali [...] di derivazione italiana. ...
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Medico (Castano Primo 1785 - Tremezzina 1827). È annoverato tra i precursori della moderna batteriologia, per avere sostenuto nella Dottrina teorico-pratica del morbo petecchiale (1822) l'ipotesi della [...] derivazione delle epidemie da "minuti esseri morbigeni" trasmessi da paziente a paziente. Fu in rapporti di amicizia con A. Manzoni. ...
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Musicista inglese (Londra 1920 - Santa Barbara, California, 1990). Già direttore musicale del Morley College di Londra (1952-64), dal 1964 ha insegnato all'univ. della California. Compositore di derivazione [...] bartokiana, è autore, tra l'altro, del balletto Canterbury Prologue (1951), dell'oratorio A vision of judgement (1957) e di molti lavori sinfonici e da camera ...
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Zoologo tedesco (Stettino 1840 - Monaco di Baviera 1909); allievo di K. Gegenbaur e di E. Haeckel, ben presto si distaccò dai suoi maestri per alcune ipotesi intorno alla derivazione dei Vertebrati e allo [...] sviluppo dei Crostacei, ispirate alla teoria evoluzionistica (Der Ursprung der Wirbeltiere und das Prinzip des Funktionswechsel, 1875). Fondò (1874) la stazione zoologica di Napoli. Fu socio straniero ...
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Filosofo neoscolastico (Busto Arsizio 1886 - Milano 1962); prof. di storia della filosofia (dal 1930) e di filosofia (dal 1933) all'univ. Cattolica di Milano. Contro le dottrine di derivazione kantiana [...] che pongono il primato della gnoseologia, O. sostiene il primato della metafisica come "scienza della realtà in quanto realtà" (I fondamenti della filosofia classica, 1950). Altre opere notevoli: L'anima ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.