GASSE, Stefano (Étienne)
Mauro Venditti
Nacque a Napoli nel 1778, in una modesta famiglia, da Étienne, di origine francese, e da Luigia Minotti, napoletana.
Con il gemello Luigi (Louis-Silvestre), che [...] Maggiore, il modello mormandeo assunto per la facciata della nuova opera; mentre Catalani, con maggior intuito, esalta la derivazione vignolesca, pur notando le sproporzioni tra il dorico del primo piano, troppo lungo, e i successivi ordini, troppo ...
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FRANCHI, Antonio, detto il Lucchese
Marco Gallo
Nacque il 14 luglio 1638 a Villa Basilica, nei pressi di Lucca, da Giovanni e da Lorenza Grassi. Come scrisse nell'autobiografia - che, ripresa e integrata [...] toscano, nel suo tentativo "di acquisire quella che egli chiama la "maniera vaga", cioè fondata sul bello ideale" di derivazione reniana e berrettiniana (Gregori, 1977, p. 67).
Fonti e Bibl.: F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno…, IV ...
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CURRI, Antonio
Tommaso Scalesse
Nacque ad Alberobello (prov. di Bari) il 9 ott. 1848 da Tommaso e Porzia Greco.
Giovanissimo seguì Garibaldi a Napoli da dove fece presto ritorno, ma a Napoli si stabilì [...] dell'arte settecentesca. All'esterno l'ambiente centrale sovrastava gli altri e tutto l'insieme mostrava una chiara derivazione vanvitelliana. I materiali usati per il basamento, il basalto vesuviano ed il tufo intonacato di giallo (colore consueto ...
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ANTONIO di Francesco da Venezia detto Antonio Veneziano
Marco Chiarini
Ricordato in docc. anche come Antonio da Firenze o da Siena (Anonimo Magliabechiano), è attivo tra il 1369 e il 1388. Incerta è [...] di Pisa - dipinto su entrambe le facce, Crocifissione, Santo Eremita - cheper finezze disegnative e compositive di derivazione senese sembra ispirarsi ancora una volta a motivi tratti dai fratelli Lorenzetti - soprattutto nella Crocifissione -, ma ...
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ANTONELLI, Alessandro
Paolo Portoghesi
Nacque a Ghemme (Novara) il 14 luglio 1798, secondogenito del notaio Costanzo e di Angiola Bozzi. Studiò a Milano nel Liceo Artistico e quindi nell'Accademia di [...] di giungere a condensare struttura e forma in un'immagine unitaria. Il discorso dell'estemo, derivato da una formula corrente di lontana derivazione bramantesca, si mantiene durante le varie fasi di progetto, che testimoniano la serrata autocritica ...
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MANCA, Mauro
Maura Picciau
Nacque il 23 dic. 1913 da Luigi e Antonietta Dessena a Cagliari, dove il padre, proveniente da un'agiata famiglia sassarese, era magistrato militare. Dopo un soggiorno a Venezia [...] un'organica collaborazione con l'ISOLA.
Il M. riteneva che si potesse orientare la produzione artistica artigiana da un ambito di derivazione popolare a quello del design, e in tal senso curò e promosse, specie nei settori orafo e tessile, la ...
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PASSARELLI, Tullio
Alessandra Capanna
PASSARELLI, Tullio. – Nacque a Roma il 10 agosto 1869, figlio di Vincenzo, commerciante, e di Giulia Ottavianelli.
Studiò presso il prestigioso istituto De Merode [...] fu il frutto dell’incontro tra due generazioni che, senza strappi, in continuità graduale, dagli stili di derivazione eclettica giunsero alla declinazione di forme della modernità che hanno avuto nell’edificio polifunzionale di via Campania ...
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GUGLIELMELLI, Arcangelo
Mauro Venditti
Non si conosce l'esatta data di nascita - comunque collocabile intorno alla metà del XVII secolo - di questo architetto e pittore napoletano, figlio di Marcello [...] gli subentrò nelle fabbriche dei gerolamini.
Se l'interno della chiesa di S. Filippo Neri a colonne appare palese derivazione dalle basiliche brunelleschiane, la facciata, lasciata incompiuta da Lazzari, fu il risultato di una lunga esecuzione (1703 ...
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DE VIGILIA, Tommaso
Gioacchino Barbera
Di questo pittore palermitano, citato nei documenti anche come Masius de Vigilia, de Virgilio o de Gilia, ma che nei dipinti superstiti si firmava "Thomas de Vigilia", [...] -mediterranea, con particolari caratteri catalaneggianti desunti forse dalla cerchia dell'Huguet, non tralasciando nemmeno apporti di derivazione marchigiana e genovese. L'esame delle opere rimaste rivela comunque un artista duttile ed elegante, vero ...
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CARNILIVARI (Carnalivari, Carnelivari, Carnelivariis, Carnevali), Matteo
Arnaldo Venditti
Di questo architetto, cui Noto diede i natali nella prima metà del XV sec. e che oggi e giustamente considerato [...] . Il C. si colloca con la sua produzione tra coloro che adottarono il nuovo linguaggio di derivazione tardogotica, proveniente dalla Catalogna, innestandolo sulla tradizione angioino-durazzesca, e definendo così quel particolare gusto quattrocentesco ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.