BUONAMICI (Bonamici), Gianfrancesco
Werner Oechslin
Nacque a Rimini nel 1692. Poco sappiamo della sua formazione: studiò pittura a Bologna con Carlo Cignani, e più tardi a Roma.
Il 14apr. 1727firmava [...] principale; adottò lo stesso sistema di archi e colonne, mentre nei dettagli si servì talvolta di un linguaggio di derivazione borrominiana. Durante l'episcopato del Guiccioli venne aggiunto un portico (1745);il nuovo duomo fu aperto al pubblico il ...
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FILOCAMO, Antonio
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina nel 1669; maggiore di tre fratelli e certamente il più noto e artisticamente dotato, diede vita a una avviata bottega a conduzione familiare occupando [...] e datata 1705 è la tela con lo Sposalizio mistico di s. Rosa nella chiesa madre di Monforte San Giorgio, di chiara derivazione marattesca. Al 1706 si fanno risalire gli affreschi per la chiesa messinese di S. Elia con Episodi della vita di Cristo ...
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BERLINGHIERO (Berlingerius, Berling-hierus Melanesi)
Isa Belli Barsali
Attivo a Lucca nei primi decenni del sec. XIII, se ne ignorano le date di nascita e di morte. Il patronimico Berlinghieri, abitualmente [...] di Pisa è da mettere in contatto, per il Garrison, con un esemplare bizantino della Focide dell'XI sec., o con una derivazione lucchese del XII sec. da quel prototipo; perciò questi data l'opera nelle due prime decadi del sec. XIII, ma la considera ...
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EMANUELE (D'Emanuele), Gaetano
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Catania il 26 marzo 1876 da Damiano, decoratore-scenografo, e Giovanna Battiato. Sin da bambino seguì il padre nel suo lavoro; successivamente [...] liberty ad elementi cromatici e compositivi settecenteschi non solo legati alla tradizione siciliana, ma spesso di derivazione veneta.
I maggiori riconoscimenti alla varietà ed abilità di pittore ornamentale gli vennero dalle numerose richieste ...
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DATTARO, Francesco, detto Pizzafuoco
Camilla Bellotti
La prima notizia che abbiamo sul D. è dell'ottobre 1557 quando fu eletto architetto della Fabbrica del duomo di Cremona, succedendo al padre Gabriele: [...] a tre luci, la ripartizione delle superfici con lesene abbinate poggianti su alto zoccolo, lo schema tripartito del prospetto di derivazione serliana.
Dal Repertorio exequiarum risulta che il D. fu sepolto il 22 apr. 1576.
Fonti e Bibl.: Cremona ...
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FRANZONI, Enrico Antonio
Luisa Paladino
Nacque a Carrara il 17 genn. 1796 da Michele Francesco e da Lucia Franzoni. Scarse e lacunose sono le notizie biografiche relative a questo "soldato e artista" [...] la tipologia neoclassica della stele onoraria a muro, su basamento, conclusa da timpano triangolare, con bassorilievo allegorico di derivazione attica, di forte impronta canoviana, diffusa a Roma dallo scultore di Possagno e imitata da più d'una ...
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FEDINI, Giovanni
Monica Grasso
Di questo pittore, figlio di Domenico di Lazzaro, fiorentino, non sono note le date di nascita e morte; le notizie circa la sua attività sono comprese tra il 1563 e il [...] un'ampia scalinata. Poco lusinghiero anche il giudizio del Freedberg (1971) che, pur collocando il F. tra gli artisti di derivazione bronzinesca, lo considera più un artigiano che un artista.
Il F. ricopri di nuovo la carica di provveditore all ...
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BRUSCHI, Gaspero
Leonardo Ginori Lisci
Nacque a Firenze nei primissimi anni del sec. XVIII. Allievo dello scultore G. Ticciati, si distinse per alcune opere giovanili, fra le quali un busto del granduca [...] . Le più note sono quella detta degli Orientali composta di 24 figure, tre serie differenti delle Stagioni - di cui una derivante da modelli in avorio dello scultore tedesco B. Permoser (1651-1732) - diverse maschere, e le più piccole serie dette dei ...
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CUPPINI, Giuseppe
Gabriello Milantoni
Pittore-architetto, nacque a Ravenna nel 1750 (Martinetti Cardoni).
Ancora molto poco si conosce della sua biografia, così come è assai esiguo il numero delle sue [...] tuttavia, anche ad altri fatti, come sembrano testimoniare, ad esempio, i due bruciaprofumi in S. Maria Maddalena, che sembrano una derivazione piranesiana. Il C. morì in Ravenna nel 1843.
Fonti e Bibl.: Bologna, Accad. di belle arti, Attidell'Accad ...
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GIUNTA di Capitino, detto Giunta Pisano
Angelo Tartuferi
Originario di Pisa, fu attivo nella prima metà del secolo XIII. La vicenda biografica di quella che è la personalità artistica di maggior spicco [...] più generali, è stato già sottolineato (Tartuferi, 1991, p. 29) come dal grande collega pisano Cimabue abbia derivato la capacità di rappresentare il dramma della Crocifissione in modo indicibilmente sospeso tra dolorosa evidenza reale e astratta ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.