PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] S. Maria del Verzaro a P. (Bibl. Capitolare, 8), che ridusse, verosimilmente verso il 1330, a cifra severa patetismi derivati essenzialmente da Pietro Lorenzetti.Risalgono a poco dopo la fondazione del monastero, nel 1366, i più antichi dei corali di ...
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CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] esempi (per es. Parigi, Louvre, rilievo calcareo, sec. 5°). Ben presto quest'ipotesi è stata respinta in favore di una derivazione dall'iconografia imperiale. Più di recente è stato rilevato come il problema non si ponga in realtà in questi termini ...
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EPIGRAFE
P. Orsatti
Per e. o iscrizione, considerando qui i due termini come equivalenti, si intende un testo di natura commemorativa, enunciativa o designativa, di solito di non lunga estensione, inciso [...] 'inizio del sec. 9°, accanto alla cornice a elementi ondulati, era in uso un incorniciamento con tralci di palmette, derivato sicuramente da quella. Nella prima metà del sec. 9° i tralci di palmette servivano come giustificazione laterale, come in ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] che mai sulle prime due cantiche della Commedia. Altrettanto improponibile è la tesi che vede il canto XI del Paradiso come derivazione o eco diretta degli affreschi assisiati della Vita di s. Francesco (visti, seppur visti, all'incirca verso il 1306 ...
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D'ARONCO, Raimondo Tommaso
Giuseppe Miano
Nacque nella frazione di Godo, comune di Gemona (Udine), il 31 ag. 1857, da Girolamo e Santa Venturini, primogenito di otto figli.
Girolamo Da Ronco, figlio [...] con l'ambiente circostante, affidandosi gioco astratto di un classicismo fra grecizzante e pompeiano. A una decorazione di derivazione pompeiana aveva già fatto ricorso in un progetto della sala del palazzo degli studi di Udine nel 1883 (Ricordi ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] i legami del suo fondatore con Cluny. Ma anche in questo caso, se si vuole insistere sull'idea di una derivazione del tipo da Cluny II, piuttosto che su quella di una invenzione originale, occorre concludere che il passaggio avvenne per riduzione ...
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GIAMBERTI, Giuliano, detto Giuliano da Sangallo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto, nacque a Firenze nel 1445 oppure nel 1452.
Per la data di nascita le indicazioni [...] paraste che segnano tutti gli spigoli del volume e formano un'intelaiatura che incornicia le pareti. Un altro elemento di derivazione brunelleschiana è la copertura a ombrello su un basso tamburo. I capitelli dell'interno sono ripresi da un preciso ...
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BATTESIMO
S. Maddalo
Il termine b. (dal gr. βαπτίζω, frequentativo di βάπτω 'immergo') si riferisce al sacramento istituito direttamente da Cristo, i cui segni esteriori furono evidenziati nel momento [...] BAV, Urb. gr. 2, c. 109v).Ognuno degli esempi che sono stati fin qui proposti evidenzia che la manifestazione trinitaria - donde la derivazione all'acqua di virtù salvifiche, come scrive s. Paolo in Rom. 6, 3 ss. (ma si vedano anche Gregorio di Nissa ...
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MASO di Banco
E. Neri Lusanna
Pittore e scultore fiorentino, attivo a Firenze nella prima metà del sec. 14°, M. si configura come la personalità più eminente e innovativa nella schiera dei maestri strettamente [...] per legare i tre pannelli in un trittico di foggia inconsueta, testimoniata da un esemplare di fine Trecento di derivazione daddesca, un tempo ad Arezzo (Firenze, depositi della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici).Questo è il catalogo ...
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Vedi COPIE e COPISTI dell'anno: 1959 - 1994
COPIE e COPISTI
¿ G. Lippold
Copie di capolavori di arte figurata sono state eseguite in tutte le età in cui tali capolavori erano considerati e sentiti come [...] ; così nell'Arco di Galerio a Salonicco, dell'inizio del IV sec., si può notare la raffigurazione dell'οἰκουμένη derivata direttamente dalla figura omonima del rilievo di Archelao, mentre la cosiddetta Penelope è ripresa liberamente nel tipo di una ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.