colonna
Fabrizio Di Marco
Il simbolo dell'architettura classica
La colonna è un elemento costruttivo dell'architettura e svolge di solito una funzione di sostegno, anche se a volte può essere utilizzata [...] Mesopotamia e nella civiltà minoico-micenea: per simulare la pietra, erano ricoperte di stucco dai colori brillanti. La derivazione della colonna dalla natura si vede nell'architettura egizia: le colonne, anche quando ormai erano realizzate in pietra ...
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KARANOVO
S.
M. Puglisi
Collinetta artificiale (tell) nella provincia di Nova Zagora (Bulgaria meridionale), che recenti scavi (1946-57) hanno rivelato come sito di successivi insediamenti i quali si [...] appendici cilindriche o a bottone. La plastica antropomorfa ubbidisce ad una nuova concezione della modellazione, di probabile derivazione egeo-anatolica, consistente nell'appiattimento della figura e nel vigoroso ritaglio della linea di contorno (v ...
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(it. Conia) Città della Turchia asiatica (967.055 ab. nel 2007), posta in un bacino chiuso a 1027 m s.l.m., a N del Tauro, al centro di una ricca regione mineraria. Capoluogo dell’omonima provincia (38.157 [...] Medrese, tutte del 13° secolo.
Di antica tradizione, viva fino al 19° sec., i tappeti di K., nella linea dello stile geometrico di derivazione selgiuchide, con ordito e trama di lana e superficie rasata, fondo in genere rosso, con motivi stilizzati. ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] a forme diffuse e attestate fra i secc. 13° e 14° dalla Norvegia all'Inghilterra dall'altro gli esemplari derivanti dalla morfologia della brocca con versatoio, a beccuccio o allungato, e manico a voluta. A tale categoria, spesso attestata ...
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PISTOIA
P. Carofano
(lat. Pistorium, Pistoriae, Pistoria)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, situata alle pendici dell'Appennino.
Urbanistica, architettura e scultura
Sorta come [...] del dossale, 1394-1398). Quest'ultimo inoltre è l'autore di un ricco calice (1384), dorato e smaltato, di chiara derivazione senese (Pistoia, Mus. della cattedrale di S. Zeno).Nel 1378 Atto di Piero Braccini è documentato in città con il fiorentino ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] dalla seconda metà del sec. 14°, fu introdotta questa disciplina), non fu usata quasi mai la parola di derivazione greca optica. Le opere medievali di perspectiva si intitolarono indifferentemente Perspectiva, De aspectibus o De visu, anche se ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] il repertorio dei tipi e delle decorazioni dei vasi: è ad esempio diffusa in tutta l'area l'urna a capanna, forse derivata dalla Cultura del Ferro laziale. A ciò fa contrasto nel Bolognese una totale assenza di armi di bronzo ed una estrema scarsità ...
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Vedi SOGDIANA, Arte della dell'anno: 1966 - 1997
SOGDIANA, Arte della
D. Mazzeo
Red
D. Mazzeo
Il nome di Sogdiana designava anticamente il territorio compreso tra l'Oxus (odierno Āmū-Daryā) e lo Iaxarte [...] , e identificato dal Tolstov con il paredro di Anāhitā presente a Giambaz-kala; e infine quella dello Jettmar, che postula una derivazione dalla scena dei funerali del Buddha). Il dio è disteso nel feretro, il cui fianco è scandito da tre archi ...
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FEDELI, Domenico, detto il Maggiotto (Magiotto, Majotto)
Ettore Merkel
Nato a Venezia nel 1712 dal barcaiolo Sebastiano, è registrato nei documenti contemporanei con il soprannome (poi cognomizzato) [...] Dalla Lezione di disegno di Ginevra discendono la variante autografa a tre figure, del Museo civico di Treviso e le derivazioni posteriori del Museo di Praga e di collezione privata a Faenza. Il F. dipinse in questi anni, secondo analoghi parametri ...
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Vedi CALCIDESI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CALCIDESI, Vasi
L. Banti
Il nome indica un gruppo di vasi, per ora circa trecento, dei quali è incerto il luogo di produzione; deriva dalle iscrizioni in [...] il piede; nella produzione più recente sono frequenti anche la tazza e la oinochòe. Il cratere, di evidente derivazione metallica, ha una forma caratteristica, detta "calcidese", che appare già completamente sviluppata e deriva forse dalla produzione ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.