ANASSAGORA (᾿Αναξαγόρας)
G. Sena Chiesa
Filosofo greco. Nato a Clazomene in Asia Minore, visse tra il 499 e il 428 a. C. circa. Di A. non sono finora stati identificati con sicurezza ritratti a tutto [...] che questo secondo tipo riecheggi una statua-ritratto elevata ad A. dai suoi concittadini secondo un tipo statuario di derivazione ellenistica.
Bibl: K. Schefold, Die Bildnisse der antiken Dichter, Redner und Denker, Basilea 1943, pp. 20, 21, 173; J ...
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Nell’architettura romana, edificio rettangolare con navata centrale fiancheggiata da navate minori, divise da colonne o pilastri (fig.); si apriva sul foro della città ed era centro di riunioni, di affari [...] di pannelli di opus sectile era quella costruita sull’Esquilino dal console Giunio Basso nel 4° sec. d.C.
In ambito cristiano, la b. è una particolare tipologia di chiesa (➔), così detta per la derivazione dal tipo architettonico della b. romana. ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] furono terminate verso lo scadere del Trecento e la chiesa completata solo nel secolo successivo), ma evidente ne è la derivazione cistercense.La chiesa di S. Agostino, il cui interno fu rinnovato dopo l'incendio del 1747, riprende lo schema delle ...
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PERSONIFICAZIONE
H. Sichtermann
W. Köhler
Siamo soliti parlare di "personificazione" ogni qualvolta si attribuisce carattere di personalità ad una cosa o ad un concetto astratto. Il concetto non è [...] La scienza più antica (J. Grimm, H. Usener) ha considerato questa unificazione sostanzialmente fondata e, quindi, anche la conseguente derivazione di tutti gli dèi ed eroi da p., per cui le sole differenze esistenti consistevano nel maggiore o minore ...
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DIOSKOURIDES (Διοσκουρίδης Σάμιος)
R. Bianchi Bandinelli
3°. - La firma D. di Samo fece (ἐποίησε) si trova vicino al bordo superiore di due famosi mosaici di ispirazione teatrale (tipi della Commedia [...] si è datato perciò al II-I sec. a. C.; ma poiché per una delle due composizioni (A) si può documentare la derivazione da un'opera pittorica risalente al III sec. a. C., si potrebbe anche supporre che il nome fosse quello dell'autore degli originali ...
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FOTI, Luciano
Gioacchino Barbera
Sono poche le notizie sulle vicende biografiche e sulle opere di questo pittore nato a Messina nel 1694, seguace di Placido Celi. Sia le fonti antiche sia gli studi [...] cui appare la Madonna col Bambino nella chiesa dei gesuiti di Catania (Policastro, 1950), esemplata su modelli classicisti di derivazione marattesca e assai vicina ai modi di Filippo Tancredi, e due tavole, di recente restituite al suo catalogo ...
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CONTI, Bernardino de'
Maria Teresa Franco Fiorio
Figlio dei "maestro" Baldassarre, è documentato tra il 1494 e il 1522. Nacque probabilmente intorno all'anno 1470 a Castelseprio (provincia di Varese) [...] p. 248; Bognetti, 1957, p. 52), e comunque la presenza di altri numerosi esemplari analoghi pone il problema della sua derivazione da originali perduti di matrice leonardesca: difatti il Bode (1889, p. 499) elenca altre tre versioni oltre a quelle di ...
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PEUTINGERIANA, Tabula
F. Castagnoli
Già nell'impero persiano e poi negli stati ellenistici dovettero esistere guide stradali (con elenchi delle città e dei luoghi di sosta toccati dalle grandi strade [...] Ravennate - un testo compilato intorno al 700 d. C., certamente in base ad una carta itineraria - ha visto in essa una derivazione dalla T. P., e anzi ha attribuito la T. P. a un Castorius, che viene ricordato come cosmographus o philosophus dallo ...
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Architetto statunitense (Cleveland, Ohio, 1906 - New Canaan, Connecticut, 2005). Allievo di L. Mies van der Rohe, si è progressivamente affrancato da quella sorta di ''limitazioni'' proprie delle teorie [...] sviluppo dell'architettura contemporanea. Seguì i corsi di architettura di L. Mies van der Rohe, laureandosi nel 1943. La derivazione da Mies è chiara in alcune case a New Canaan, Connecticut (Glass house, 1949; Wiley house, 1953; Boissonas house ...
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ANIMALISTICI, Stili
A. Melucco Vaccaro
La definizione di stile a. (o anche ornamentazione animalistica) si applica a quelle decorazioni dove le raffigurazioni di animali non sono di tipo naturalistico, [...] è la fibula, tipico ornamento femminile, sia nelle forme ad arco o a esse propriamente germaniche sia in quelle a disco di derivazione bizantina e nei bratteati nordici. Nel corso del sec. 7° declinò nel continente l'uso della fibula e lo stile a. si ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.