VOLTA (XXXV, p. 566; App. II, 11, p. 1123)
Giulio KRALL
È costante l'attualità di queste strutture bidimensionali per l'efficacia dei regimi statici che in esse si realizzano e per le elevate questioni [...] dello sforzo di taglio S di fronte alle [4] e [5];
2) la possibilità di calcolare direttamente con sole operazioni di derivazione gli sforzi in Σ da quelli, noti, di Σ* purché su Σ si consideri una distribuzione di carico, generalmente di pesi ...
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CANTERBURY
C.R. Dodwell
(lat. Durovernum Cantiorum)
Città della Gran Bretagna, nella contea del Kent, situata sul fiume Stour; sede primaziale della Chiesa d'Inghilterra dal 7° secolo.La città conserva [...] primo (Londra, Lamb., 3) presenta mirabili esempi di uno stile agile ed elegante - per es. nella raffigurazione dell'albero di Iesse - derivato da quello di Hugo di Bury St Edmunds. Essa fu miniata da un artista che lavorò anche a Lissies in Francia ...
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FINESTRA (ϑυρίς, fenestra)
G. Cressedi
Nelle costruzioni delle civiltà preelleniche, la posizione delle f. nelle case private si può desumere da alcune maioliche rinvenute a Cnosso e conservate nel museo [...] e talvolta adorne di lesene e cornici. Nelle f. di Delo si notano anche tracce di transenne metalliche.
Di derivazione ellenistica si possono considerare le f. del tempio di Vesta a Tivoli, riccamente scorniciate con listello e architrave nella ...
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TODI
(lat. Tuder)
Città dell'Umbria (prov. Perugia), sorta su un colle a dominio della valle del Tevere.Occupata in antico da popolazioni umbro-sabelliche, dopo l'89 a.C. entrò nell'orbita politica romana [...] acuto sormontato da un rosone: soluzione, quest'ultima, che, sia pure in forme semplificate, sembra riflettere una derivazione dalle scelte operate allo scadere del secolo nella facciata della cattedrale.Dedicata alla SS. Annunziata ed elevata sulla ...
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SAINT-MICHEL-DE-CUXA
M. Durliat
Monastero situato sul versante francese della catena dei Pirenei, ai piedi del massiccio del Canigou (dip. Pyrénées-Orientales).Le vicende della nascita di S. sono strettamente [...] elementi sono collegati tra loro solo attraverso arcate, la cui forma, più slanciata del pieno centro, è probabilmente una derivazione dell'arte mozarabica. Il tutto era coperto a capriate, salvo il transetto, voltato fin dall'origine.All'inizio dell ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] può essere nient'altro che una composizione di linee e di masse, ridotte a una specie di ideogramma, la cui originaria derivazione da una forma di natura è così lontana da non essere più avvertita dagli artefici che ripetono la composizione di forme ...
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MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] - l'addizione del corpo longitudinale delle navate di matrice latina e di quello centrico del santuario di derivazione bizantina riporta alla matura tradizione normanna; ma la marcata caratterizzazione palaziale dei prospetti, specie nel presbiterio ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] la tradizione, nel 175 era stato sepolto il martire. L'origine romanica è chiaramente attestata dalla facciata (che segue una tipologia derivata dal S. Salvatore e diffusasi tra la fine del sec. 12° e l'inizio del 13°, con due ordini separati da ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] laterizia cremonese (Romanini, 1964, I, pp. 224-228; Puerari, 1971, pp. 68-72); dopo averne individuato la derivazione dalla tipica torre campanaria della tradizione romanica lombarda - tra l'altro ben testimoniata in versione cremonese nel campanile ...
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CATALOGNA
N. de Dalmases
(catalano Catalunya; Catalania, Cataluign, Catalonia nei docc. medievali)
Regione della Spagna nordorientale, suddivisa nelle prov. di Lérida, Tarragona, Gerona e Barcellona, [...] d'altare di Ribes de Fresser (Vic, Mus. Arqueologic-Artistic Episcopal); rimane invece legata alla corrente artistica di derivazione settentrionale l'abside di Sant Sadurní de Osomort (Osona), mentre i dipinti murali nella navata di Sant Salvador di ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.