PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] primitiva fase dell'architettura cistercense, a tre navate, con transetto poco aggettante, concluso da absidi piatte. La derivazione di simili influssi in area veneta vanta chiare origini lombarde, le cui citazioni, presenti nelle più significative ...
Leggi Tutto
ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] , rappresenta il progetto della facciata realizzata -, presenta un minore ricorso al verticalismo ed è stato visto come una derivazione e un perfezionamento, dopo diversi anni, del primo, ottenuto con l'accordo e la rispondenza tra la parte centrale ...
Leggi Tutto
L'architettura: caratteri e modelli. Asia Centrale
Boris A. Litvinskij
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Boris A. Litvinskij
Il carattere e la storia dell'architettura centroasiatica sono segnati [...] e una corte situata a nord; esso si configura più come esito originale di un'evoluzione locale che non come derivazione da tipologie architettoniche greche (casa a megaron) o iraniche (ad es., apadāna di Susa, palazzo di Dario a Persepoli). Nella ...
Leggi Tutto
CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] e del 1064 - contribuì alla rielaborazione, nelle loro collegiate e nei priorati, delle unità residenziali su schemi claustrali di derivazione cluniacense (Saint-Sernin a Tolosa, inizi sec. 12°; S. Orso ad Aosta, 1132 ca.; Saint-Caprais ad Agen, metà ...
Leggi Tutto
VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] S. Marco di Venezia, fondato nel 1063.La rilettura di S. Fermo Maggiore toglie valore all'ipotesi di una derivazione borgognona della pianta, già creduta riconducibile a uno schema di filiazione cluniacense, e costituisce un'importante prova della ...
Leggi Tutto
PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] irrigidito e ispessito dei risalti luministici e delle ombre. Un linguaggio ancorato ad astratti schematismi di lontana derivazione bizantina, già sperimentati nel secolo precedente, è evidenziato dagli affreschi posti nell'abside della chiesa di S ...
Leggi Tutto
Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] contrapporsi a tutto ciò che costituiva il passato, il vecchio da debellare e superare: gli stili, di derivazione ottocentesca, che ancora monopolizzavano la scena architettonica e urbana nei primi decenni del Novecento. Una battaglia indubbiamente ...
Leggi Tutto
BASILICATA
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il [...] al Maestro della cappella Pipino, attivo a Napoli (Bologna, 1969; Arte in Basilicata, 1981), in cui sono presenti echi di derivazione giottesca (Leone de Castris, 1986a); il ciclo, datato tra il 1370 e il 1374, sulla volta e parete della cappella ...
Leggi Tutto
PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] poteva trattarsi della rappresentazione di persone come pure di fiere, uccelli, pesci, gamberi; dal simbolo effigiato l'edificio derivava la propria denominazione.
Miniatura
Prima del 1006 la principessa Emma fece realizzare un codice con la Vita di ...
Leggi Tutto
Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] una planimetria regolare, ma possiamo distinguere in esse una varietà di tipi. Anzitutto un tipo - di chiara derivazione ippodamea (v. ippodamo) - caratterizzato da una divisione in rettangoli allungati, dalla mancanza di un incrocio assiale, dal ...
Leggi Tutto
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.