L'archeologia delle pratiche funerarie. Estremo Oriente
Maria Carlotta Romano
Le aree e le tipologie sepolcrali
Cina
Nei siti riferibili alla cultura antico neolitica Cishan-Peiligang (6500-5000 a.C.) [...] e armi di bronzo, vasellame di ceramica simile ai tipi del millennio precedente, oggetti rituali di giada, detti yazhang (forse derivati da più antichi prototipi di arma) decorati ad incisione con un motivo teriomorfo simile a quello delle giade ...
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Le Americhe e l'Oceania: dal popolamento alla formazione delle società complesse
Duccio Bonavia
Thomas R. Hester
Claude-François Baudez
Krzysztof Makowski Hanula
Gaetano Cofini
Il popolamento delle [...] , nell'area del Mississippi molti insediamenti presentavano affinità con quelli mesoamericani e, secondo molti studiosi, per gran parte ne derivavano. Per lungo tempo si è ritenuto che le culture Hohokam, Mogollon e Anasazi (Pueblo) del Sud-Ovest si ...
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L'Asia islamica. Iraq
Simona Artusi
Barbara Finster
Francesca Leoni
Jürgen Schmidt
Iraq
di Simona Artusi
In età protoislamica il nome Iraq (di origine mediopersiana) si riferiva solo alla regione [...] e 156 km a sud di Baghdad, sorto nel 638 o 639 per volere del califfo Umar. Il toponimo è di probabile derivazione persiana, ma secondo Yaqut il nome originario della città era Surastan.
Sad ibn Abi Waqqas (m. 671), il conquistatore della Mesopotamia ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] padiglione circondato da canali con piante ornamentali. A questa tipologia si possono far risalire i giardini andalusi, dai quali è derivato il patio spagnolo, come era ad esempio in origine il cortile dei leoni nell'Alhambra, la residenza nasride a ...
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Ricerca archeologica. La caratterizzazione chimico-fisica dei materiali e l'analisi microscopica
Elio Scarano
Luigi Campanella
Maria Giuseppina Vigliano
Mauro Tomassetti
Stefano Merlino
Paola Rossi [...] reperti archeologici e di beni culturali sono le seguenti:
1) Analisi termogravimetrica (TGA, Thermogravimetric Analysis, e DTG, Derivative Thermogravimetry). Si tratta di una tecnica che permette di misurare le variazioni della massa di una sostanza ...
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Repertorio delle culture dell'Europa preistorica. Neolitico
Enrico Atzeni
Leone Fasani
Bernardino Bagolini
Muzafer Korkuti
Arturo Palma di Cesnola
Giovanna Radi
Paolo Biagi
Jean-Paul Thevenot
Alain [...] cultura della C.L. è oggetto di dibattiti fra gli studiosi. L’opinione più accettata è quella della sua derivazione dagli aspetti recenti della cultura di Körös-Starčevo, così come si presenta in Ungheria orientale.
Bibliografia
W. Meier-Arendt ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Europa tra preistoria e protostoria
Enrico Pellegrini
Daniele Vitali
Luca Bachechi
Le aree sepolcrali: l'organizzazione interna e il rapporto con l'insediamento, [...] (riproduzione dell'ordine cosmico e di quello sociale), mentre la presenza di delimitazioni, naturali o meno, potrebbe derivare da specifiche superstizioni e credenze (corsi d'acqua quali limiti invalicabili per i defunti, ecc.). Anche per quanto ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] . 14°, apportando modifiche al solo repertorio ornamentale. In particolare va menzionata la tipologia della lucerna mobile su supporto, derivata da modelli di età paleocristiana, nota da numerosi esemplari a fusto modanato (Ross, 1962, nr. 33), o con ...
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Vedi IRANICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
IRANICA, Arte
K. Trever
V. Masson
K. Trever
V. Lukonin
K. Trever
V. Lukonin
K. Trever
K. V. Trever
V. Masson
V. Lukonin
IRANICA, Arte. − 1. − Periodo [...] scritta in pahlavi.
I pavimenti in mosaico di cui si è parlato a proposito del palazzo di Shapur I a Bishapur, derivati evidentemente da modelli pittorici, testimoniano che anche la pittura, in quel periodo, aveva raggiunto nell'Irān un alto grado di ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] il dialetto bohairico (basso Egitto); nel V sec. il N. T. venne tradotto in etiopico e in armeno; questa ultima versione derivava dal siriaco. La prima traduzione in lingua germanica fu intrapresa nel IV sec. dal vescovo goto Wulfilas; i più antichi ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.