Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] cambiamento è l'introduzione di più curve in G, P, Q, S e il rigonfiamento delle curve in B e D (i Romani derivarono il loro alfabeto dalla varietà euboica del greco, che già usava forme ricurve di gamma, delta e qualche volta anche di sigma). Nelle ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. La ceramica etrusca
Marina Micozzi
Fernando Gilotta
Maria Antonietta Rizzo
La ceramica etrusco-geometrica
di Marina Micozzi
Intorno alla metà dell’VIII sec. [...]
Le anfore si ritrovano ininterrottamente dal primo quarto del VII a tutto il VI sec. a.C. Il tipo più antico, derivato dall’anforetta d’impasto “laziale” con doppia spirale incisa, persiste in forme più slanciate fino all’ultimo quarto del VII sec ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] di Verona, per una statuetta di marmo dello stesso tipo nel Metropolitan Museum di New York e per una di Ginevra, derivata dalla nota copia della Atena Parthènos del Varvakeion. Le scoperte di terrecotte in Grecia ed in Asia Minore diffusero il gusto ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Iran e Asia Centrale
Raffaele Biscione
Ciro Lo Muzio
Pierre Leriche
Dalle prime comunità di villaggio alle soglie dell'urbanizzazione
di Raffaele Biscione
Iran
Il [...] Tyube, essa è ora localizzata più a nord, a Nur Tepa, nella zona di Kurkat, toponimo quest'ultimo che si suppone derivato da un antico Kuru(š)-kaθa, "fondazione di Ciro". Nel sito di Afrasiab (odierna Samarcanda) sono stati rinvenuti resti della ...
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Vedi RODI dell'anno: 1965 - 1996
RODI (῾Ρόδος, Rhodus, Rhodos)
L. Morricone
L. Laurenzi
A) Storia, topografia, scavi. - B) Opere d'arte a Rodi (per la ceramica v. rodi, vasi; per la Scuola Rodia v. [...] con decorazioni di Arimaspi con grifoni, di guerrieri in duello, di una Medusa, di eccezionale tecnica che ricorda quella di derivazione metallica delle balaustre del portico di Atena Poliàs a Pergamo. Esso si allinea con molti altri torsi locati che ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] una planimetria regolare, ma possiamo distinguere in esse una varietà di tipi. Anzitutto un tipo - di chiara derivazione ippodamea (v. ippodamo) - caratterizzato da una divisione in rettangoli allungati, dalla mancanza di un incrocio assiale, dal ...
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PAESAGGIO
R. Bianchi Bandinelli
R. Grousset
J. Auboyer
O. Siren
Il Vocabolario delle Arti del Disegno di F. Baldinucci (1681), definiva il p. nell'arte nel modo seguente: "Paesi, appresso i Pittori [...] a sé stante, quale lo intende o lo ha inteso la pittura europea e la terminologia critica che ne è derivata; è sempre p. subordinato alla narrazione, non protagonista esso stesso.
3. - Antichità classica. La ricerca di una rappresentazione del p ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le grandi isole al centro del Mediterraneo: Sicilia, Sardegna, Corsica
Sergio Rinaldi Tufi
Francesca Romana Stasolla
Le grandi isole al centro del mediterraneo: [...] arte repubblicana stessa: la corrente veristica (rughe evidenti, orecchie a sventola) e quella pittorico-patetica di derivazione ellenistica e risalente all’iconografia di Alessandro Magno (chioma mossa e chiaroscurata, ripresa a Roma soprattutto nei ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio X Venetia et Histria: Verona
Giuliana Cavalieri Manasse
Verona
Importante città romana della Venetia, sita in posizione strategica sulle due rive dell’Adige.
Le [...] un codice di argomento veronese attribuito al vescovo Raterio (X sec.), ma per la quale di recente si è proposta la derivazione da un archetipo di età gota, mostra la cortina attorno al colle dipinta in rosa, il colore che, secondo l’interpretazione ...
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FARFA, Abbazia di
G. Curzi
Abbazia benedettina situata a km. 40 ca. a N di Roma, in Sabina, lungo la valle del fiume omonimo alle pendici del monte San Martino.Le vicende storiche riguardanti le origini [...] a una graduale apertura nei confronti delle novità del Romanico d'Oltralpe e a un'adesione a modelli classicistici di derivazione bizantina, come testimoniano, per es., i panneggi con pieghe a V (Garrison, 1953-1962).Tra gli esiti più interessanti di ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.