GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] e bronzo secondo il sistema ponderale del tardo Impero romano e dell'impero bizantino, basato sulla libra romana di gr. 327,45 e derivato dalla riforma costantiniana. La riforma si fondava sul solidus aureus, pari a 1/72 di libra cioè gr. 4,55, e sul ...
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IFIGENIA
G. Ambrosetti
(᾿Ιºιγεᾒνεια, Iphigenīa). − Con le varianti del nome Ifianassa ed Ifigone è, secondo la versione più corrente del mito, figlia di Agamennone e Clitennestra.
Appare nell'Iliade [...] tale età, uno fra i tanti. Le numerose pitture pompeiane che rappresentano la scena o parti di essa mostrano chiaramente di non derivare da opere del I sec. a. C.; il confronto con vasi àpuli (E. Pfuhl, Malerei u. Zeichnung, ii, pp. 822-24) dimostra ...
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Ampolla
V. Ascani
Recipiente realizzato in materiali diversi (principalmente metalli, vetro o terracotta), di forma globulare e di ridotte dimensioni (cm. 6-10 di diametro maggiore), provvisto di un [...] successivamente soprattutto sotto Giustiniano. Grabar (1958), che per primo ha classificato le a., suppone invece la derivazione dell'iconografia delle scene neotestamentarie da oreficerie e medaglie (e qui pensa anche alla comune forma rotonda ...
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ADRIANA, Villa
H. Kähler
Grande villa romana situata a 25 km ad E di Roma ed a 6oo m a S della strada Roma-Tivoli, sul versante N-O del monte Arcese, fra due piccole valli, la Fossa di Roccabruna e [...] Lipsia 1907).
A N del vecchio peristilio sorsero, forse prima della reggenza di Adriano, la cosiddetta Biblioteca Latina, una derivazione dal triclinio estivo della Domus Aurea di Nerone, e, verso il 118, la cosiddetta Biblioteca Greca, che sviluppa ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] , alle estremità, in teste di serpente su cui, in alcuni esemplari, sono incastonate alcune pietre. Il secondo modello, di derivazione assira, è a cerchio semplice, a tubo o a nastro, liscio o a tortiglione, con le estremità combacianti che terminano ...
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ERMAFRODITO (῾Ερμαϕρόδιτος, Hermaphroditus)
L. Laurenzi
Macrobio (Sat., iii, 8) e Servio (ad. Aen., ii, 632) ricordano che esisteva a Cipro la statua di una divinità chiamata Aphroditos, rappresentata [...] metà del II sec. a. C. Una statua di E. certo famosa (le repliche sono numerose) e probabilmente di derivazione alessandrina (da Alessandria proviene un bronzetto della Collezione Blanchet) è quella che lo presenta in posizione tortile (a passo di ...
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TAPPETO (τάπης e δάπις, tapetum)
Red.
Per l'antichità il termine t. va inteso in un senso più esteso dell'attuale, perché indica le stoffe in genere, che largamente si impiegavano per l'arredamento della [...] al I e IIl sec. d. C. I mosaici a ciottoli, del IV sec. a. C., da Olinto, potrebbero indicare una derivazione da motivi esistenti anche su t. (v. mosaico, tav. a colori). Lo stesso concetto ellenistico di imitare in mosaico pitture famose, che ...
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Vedi TIRINTO dell'anno: 1966 - 1997
TIRINTO (Τίρυνς, Tiryns)
F. Matz
Centro miceneo dell'Argolide. Tra le rocche micenee, T. è quella meglio conservata. I ruderi sono situati su di uno sperone roccioso [...] più recenti appartengono all'ultima costruzione (Tiryns, i, tavv. 8 ss.). Molti dei motivi figurativi sono di derivazione continentale: questo vale in particolare per le rappresentazioni di guerrieri e carri e di cacce. Caratteristica dello stile è ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Ravenna
Francesca Romana Stasolla
Ravenna
Città (gr. Ῥαβέννα, Ῥαουέννα; lat. Ravenna) dell’Emilia Romagna, posta [...] da un monolite che si pone, a livello architettonico, come un unicum e che sancisce il termine dell’architettura funeraria di derivazione romana. Tra le opere civili, va segnalato un nuovo canale di collegamento con il Po, in sostituzione della Fossa ...
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VENERE DI MILO
Red.
Sotto questo nome è universalmente nota la statua di Afrodite scoperta nell'isola di Milo ed esposta al Museo del Louvre a Parigi (n. 399), che nella media cultura moderna ha rappresentato [...] La più convincente analisi rimane quella del Lippold (v. bibliografia), che mantiene la data attorno al 100 a. C. e la derivazione dal tipo della Venere di Capua attribuita alla cerchia di Lisippo nell'originale. La mano sinistra che stringe la mela ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.