BANBHORE (o Bhambore)
M. Taddei
Località del Sind (Pallistan occidentale) nota anche col nome di Sasuijo-takar, situata sulla sponda settentrionale del Gharo Creek, a circa 40 miglia da Karachi, sulla [...] ben depurato continua anche nel periodo islamico. È particolarmente interessante la classe di ceramica a matrice di derivazione sassanide. Questo periodo ha restituito anche avanzi architettonici importanti, fra cui un tempio scivaita di mattoni ...
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Il fenomeno urbano. Periodo tardoantico e medievale
Letizia Pani Ermini
Francesca Romana Stasolla
Sara Magister
Lo sviluppo urbano
di Letizia Pani Ermini
A partire dal VI secolo nelle fonti occidentali [...] centrale rettilineo, la via maior o platea, sul quale si innestano a baionetta le vie trasversali, secondo una derivazione di carattere militare dall'impianto delle porte urbiche, ripreso nelle fortificazioni bizantine e arabe, cui si è voluta ...
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Vedi CIPRO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIPRO (Κύπρος Cyprus)
P. Bocci
G. Garbini
G. C. Susini
È l'isola posta più a E tra quelle del Mediterraneo orientale e si può considerare, da un punto di vista [...] siriano.
In età ellenistico-romana troviamo molti tipi di tombe già in uso in età precedente ed alcuni nuovi tipi di derivazione esterna. Si possono riepilogare le varie classi. Le caverne tagliate nella roccia cui si accede per mezzo di un dròmos ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] Vict. and Alb. Mus.) in rame sbalzato e niellato con intarsi d'argento e ottone, la cui struttura appare chiaramente derivata dai vari precedenti locali del 12° secolo. Decorato con fasce di archi incrociati in cui si inscrivono motivi vegetali e da ...
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Vedi TARANTO dell'anno: 1966 - 1997
TARANTO (gr. Τάρας, lat. Tarentum)
N. Degrassi
Oggi capoluogo di provincia sul golfo omonimo del Mar Ionio; in antico, città tra le più importanti della Magna Grecia.
La [...] del IV sec., in concomitanza con i vasi àpuli dello stile piano, le tombe sono sempre più ricche di figurine fittili derivanti da un analogo repertorio, sia con figure del ciclo dionisiaco (Satiri, Menadi, ecc.) sia in genere, con figure del pantheon ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] quella del sepolcro o delle reliquie di un martire, conservate spesso sotto l'altare (Teasedale Smith, 1974), o che lo fanno derivare dagli arcosoli delle tombe romane, che costituirebbero i primi esempi di c. (Schmid, 1928, pp. 78-82). Un possibile ...
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GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] o a un muraglione sostruttivo, con un lato riparato e l'altro aperto con colonne sul g. verso S o O. Derivazione del portico era il portico coperto o cryptoporticus (v. criptoportico). Altro edificio frequente è l'hippodromus, nome dato in origine al ...
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NATURA MORTA
F. Eckstein
Questo termine fu usato, per un particolare genere di dipinti della pittura parietale romana, per primo da W. Helbig, che lo scelse a causa della grande affinità che questi [...] 112 e 115). Così fino ai tempi più recenti era un fatto assodato che le nature morte romane rappresentassero tardi derivati di composizioni ellenistiche di frutta e commestibili in genere e che non si potesse attribuire loro altro valore che il saper ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo fenicio
Massimo Botto
Gli oggetti del culto e i materiali votivi nella fenicia e nelle colonie di occidente
Gli aspetti conservativi della civiltà fenicia [...] betili come "pietre animate", inventate dal dio-cielo secondo la tradizione dei Fenici. Appare evidente in questo caso la derivazione del culto del betilo da quello delle pietre meteoriche, come segno della presenza di un essere divino venuto dal ...
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MALESIA, Culture della
A. Tamburello
Per la sua particolare posizione geografica, la penisola malese costituì sin dall'antichità una regione di smistamento e di irradiazione delle genti e delle culture [...] individuabile nella presenza di certi temi ornamentali, per lo più curvilinei o spiraleggianti, di cui è sostenuta una derivazione diretta dal repertorio ornamentale della produzione artistica delle Età del Bronzo e del Ferro delle regioni dell'Asia ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.