FILOMUSI GUELFI, Francesco
Stefania Torre
Nacque a Tocco da Casauria (ora provincia di Pescara) il 21 nov. 1842, primogenito di Michele e di Eufrosina Scamolla.
In un clima culturale inasprito dalla [...] della trascrizione, sia pure con gli opportuni adattamenti, prima di introdurre in Italia il regime dei libri fondiari di derivazione germanica.
Nel 1907, morto il Vanni, riassumeva la cattedra di filosofia del diritto che avrebbe conservato fino al ...
Leggi Tutto
BORGHINI, Raffaello
Remo Ceserani
Nacque forse nel 1537 a Firenze, probabilmente da Francesco e da Alessandra Buontempi.
Sul B. si hanno scarse notizie biografiche. La data di nascita del 1541, spesso [...] , luglio-agosto 1961, pp. 7-14; P.Barocchi, in G. Vasari, La Vita di Michelangelo..., Milano-Napoli 1962, ad Indicem (per le derivazione del B. dal Vasari); A.Mango, La commedia in linguanel Cinquecento, Firenze 1966, pp. 39 s., 203 s., 219; A.Blunt ...
Leggi Tutto
BOINE, Giovanni
Mario Costanzo
Nato a Finale Marina (Savona) il 2 sett. 1887 da Giovanni Battista e da Irene Benza, trascorse l'infanzia a Dolcedo, frequentando a Genova il liceo e il liceo musicale. [...] un valore di testimonianza e quasi di anticipazione nel quadro della nostra letteratura di quegli anni (si è parlato anche di una derivazione stilistica del B. da Péguy e da Whitman).Ma il B. migliore e più schietto si trova in Plausi e botte, una ...
Leggi Tutto
DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De li orioli, De Vulparia), Benvenuto
Pier Nicola Pagliara
Figlio del celebre Lorenzo e Bartolomea di Lionardo sua moglie, nacque a Firenze il 5 maggio 1486; al pari dei [...] le note che l'accompagnano, una sega per tagliare il porfido che il D. aveva costruito e raffigurato nel codice marciano (f. 84v, derivazione notata da S. Butters, The triumph of Vulcan, Firenze, in corso di stampa).
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite ...
Leggi Tutto
BONIFACIO da Morano
Girolamo Arnaldi
Apparteneva a una famiglia che nella prima metà del secolo XIV si stabilì definitivamente a Modena e che traeva origine, e avrebbe tratto il nome, da una terra dell'alto [...] per anno le cronache di B. e di Giovanni da Bazzano, mostrando come la tesi di una pura e semplice derivazione non sia sostenibile. Ma restano sempre in piedi le considerazioni del Malaguzzi Valeri sulla scarsa attendibilità del testo moraniano nell ...
Leggi Tutto
MASNOVO, Amato
Paolo Pagani
– Nacque il 2 nov. 1880 a Fontanellato, presso Parma, da Giuseppe, artigiano e agricoltore, e Fernanda Cappella; dai genitori il M. e il fratello Omero ricevettero una seria [...] persona […]. Egli infatti esercita la sua efficacia verso l’altro da sé, creando con intelligenza e volontà: ché ogni derivazione da Lui per emanazione o evoluzione, […] implicherebbe il divenire in Lui» (ibid., pp. 76 s.). Libertà del Creatore vuol ...
Leggi Tutto
LEONBRUNO (Leombruno), Lorenzo
Leandro Ventura
Figlio adottivo del pittore Giovanni Luca de Liombeni, nacque quasi sicuramente a Mantova entro il mese di giugno del 1477.
Nei documenti s'incontra per [...] e le muse.
A questo periodo risale il Giudizio di Mida firmato (Berlino, Staatliche Museen), nel quale i motivi derivati dal Perugino sono ormai pienamente assimilati nella figura di Apollo, insieme con una perfetta conoscenza dei modi di Costa, con ...
Leggi Tutto
INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] III si considerava "vicarius Christi", dalla cui posizione di re e sommo sacerdote, sull'esempio di Melchisedec, si faceva derivare la "plenitudo potestatis" pontificale. Egli trasferì al papa e alla Chiesa il modello paolino del capo e delle membra ...
Leggi Tutto
GHERARDO (Gerardo) da Cremona
**
Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] il commento di s. Tommaso, il quale per primo riconobbe l'inautenticità dell'attribuzione ad Aristotele e la diretta derivazione del Liber de causis dall'Elementatio theologica di Proclo. Il testo latino del Liber de causis nella traduzione di G ...
Leggi Tutto
GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] (1988; 1989), notando l'unicità di un disegno di base attica nel codice Foster III di Leonardo, ne ha supposto la derivazione da un modello del G. che annovera simili rilievi tra i fogli copiati da suoi disegni. In tal caso si dovrebbe pensare ...
Leggi Tutto
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.