LANTERI, Pio Bruno (Brunone)
Giuseppe Griseri
Nacque a Cuneo il 12 maggio 1759 dal medico Pietro, originario di Briga Marittima, e da Margherita Fenoglio; a quattro anni rimase orfano della madre, deceduta [...] chierico J.-F. Murgeray introduceva a Torino l'AA (Assemblée des amis o Assemblée des associés), considerata una derivazione delle Congregazioni mariane dei gesuiti. Gli associati appartenevano quasi tutti all'Amicizia cristiana; il L., compagno di ...
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MOGGIOLI, Umberto
Francesca Lombardi
MOGGIOLI, Umberto. – Nacque a Trento il 25 giugno 1886, secondogenito di Costante, fornaio, ed Elena Marchi. Ancora adolescente, in parallelo agli studi presso le [...] e contemporanea di Trento e Rovereto), opera che già denuncia un primo affrancamento dal naturalismo descrittivo, di derivazione ciardiana, che ne aveva caratterizzato la produzione precedente.
Le diverse vedute e impressioni realizzate nei primi ...
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D'AVACK, Pietro Agostino
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma il 4 genn. 1905 da antica famiglia di origine armena insediata nella capitale pontificia fin dal sec. XVIII.
Il padre, Giulio, esercitava [...] dell'insegnamento tale da valorizzare i reali centri d'interesse di una materia che dalla legislazione di derivazione lateranense aveva ricevuto profonde spinte di rinnovamento. Dopo una introduzione sugli accordi del 1929, la prima parte ...
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GARZI, Luigi
Gerardo Casale
Nacque a Pistoia nel 1638; nella città natale frequentò contemporaneamente la scuola di grammatica e quella di disegno, finché decise di dedicarsi esclusivamente a quest'ultima [...] conservata in S. Croce in Gerusalemme, in cui si fanno più evidenti la funzione moderatrice e gli stilemi classicisti derivanti da una maggiore attenzione ai modi di Maratta.
Sempre nel 1671 aveva intanto iniziato a lavorare con l'équipe, coordinata ...
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LANZANI (Lanzano), Bernardino
Susanna Falabella
Nacque a San Colombano al Lambro, nel Milanese, forse intorno al 1460, come si deduce dai primi dati certi a lui riferibili (Fanciulli Pezzini, 1950, [...] e poi trasportato nella cappella di fronte il cimitero vecchio, in cui fisionomie e abbigliamento delle figure tradiscono una spiccata derivazione dai modi di Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone.
Forse ancora di questa epoca e ascrivibili al L ...
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CORIOLANO (Coriolani), Bartolomeo
Chiara Garzya Romano
Secondo la tradizione era figlio di Cristoforo e fratello di Giovanni Battista, intagliatori. Nato a Bologna sul finire del XVI secolo (nell'anno [...] 1631.
Del 1631 è anche una scialba Salomè, in più prove a tre e a due legni, tratta da Guido Reni. Analoga derivazione mostra un S. Girolamo penitente, chiaroscuro a tre legni inciso in Bologna nel 1637, che si discosta tuttavia dal modello del Reni ...
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BUONAMICI (Bonamici), Gianfrancesco
Werner Oechslin
Nacque a Rimini nel 1692. Poco sappiamo della sua formazione: studiò pittura a Bologna con Carlo Cignani, e più tardi a Roma.
Il 14apr. 1727firmava [...] principale; adottò lo stesso sistema di archi e colonne, mentre nei dettagli si servì talvolta di un linguaggio di derivazione borrominiana. Durante l'episcopato del Guiccioli venne aggiunto un portico (1745);il nuovo duomo fu aperto al pubblico il ...
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FILOCAMO, Antonio
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina nel 1669; maggiore di tre fratelli e certamente il più noto e artisticamente dotato, diede vita a una avviata bottega a conduzione familiare occupando [...] e datata 1705 è la tela con lo Sposalizio mistico di s. Rosa nella chiesa madre di Monforte San Giorgio, di chiara derivazione marattesca. Al 1706 si fanno risalire gli affreschi per la chiesa messinese di S. Elia con Episodi della vita di Cristo ...
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RAZZI, Girolamo
Pietro Giulio Riga
RAZZI, Girolamo (in religione Silvano). – Nacque a Marradi nel 1527 da Populano, appartenente a una famiglia di notai (Bramanti, 1999, p. 326). Suo fratello Serafino [...] revisionata per la stampa da Leonardo Salviati, manifesta un’adesione originale a formule e intrecci tipici della commedia di derivazione latina, divisa in cinque atti e un prologo, con alle spalle i modelli coevi, dichiarati dallo stesso Razzi nel ...
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GIUA, Renzo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 13 marzo 1914 da Michele, chimico, professore universitario e in seguito esponente del movimento Giustizia e libertà (GL), e da Clara Lollini.
Frequentò [...] parlamentare rappresentativa, prediletta da Rosselli, i giovani giellisti opponevano un'ipotesi di democrazia consiliare, di derivazione gobettiana e gramsciana, fondata su una serie di poteri legalmente attribuiti ai Consigli operai e contadini ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.