DI FACCIO (Di Fazio), Giorgio
Gioacchino Barbera
Nato a Niella Tanaro, presso Ceva (Cuneo), è noto per la sua attività di architetto a Palermo dal 1559 al 1592. Prima del ritrovamento di un atto di [...] delle navate divise da quattro archi a pieno centro - il D. progettò una tribuna ottagonale, di chiara derivazione bramantesca, che però volumetricamente e spazialmente contrasta con la struttura preesistente della chiesa sottolineando, come ha ben ...
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BENZONI, Giovanni Maria
Anna Barricelli
Figlio di Paolo e di Margherita Covelli, poveri contadini, nacque a Songavazzo (Bergamo) il 28 ag. 1809. Fu messo a bottega presso uno zio falegname, e alcune [...] vendute all'asta (1952). Milano, Gall. d'arte mod.: Amore e Psiche (firm. e datato Roma 1845; di evidente derivazione canoviana, è considerato una delle sue opere più accurate). Montreal, Canada, Museum of Fine Arts: Cupido, Amor Insidioso (1866 ...
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COMBI, Enrico
Gianluca Kannès
Nacque a Milano il 28 apr. 1832 da Giuseppe e Maria Pirola. Compiuti gli studi alla facoltà di matematica in Pavia, s'iscrisse all'Accademia di Brera e passò, per il tirocinio [...] decorazioni di MosèBianchi e del Bertini. La facciata appare in linea col composito eclettismo diffuso in quegli anni: schemi di derivazione manierista vi si associano al bugnato di cui Balzaretto aveva dato l'esempio con la Cassa di risparmio e alle ...
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ANDREINI, Francesco
Franca Angelini Frajese
Nacque a Pistoia intorno al 1548: pare discendesse dalla famiglia Cerrachi, detta poi Dal Gallo, pistoiese, e in tal caso quello di Andreini sarebbe cognome [...] commedia dell'arte. E veramente il Capitan Spavento riassume bene la personalità dell'A., con la sua iniziale derivazione classica plautina subito sopraffatta dall'esagerazione secentesca, da una fantasia sbrigliata che dà nel fiabesco, cui talvolta ...
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BRUSOTTI, Ferdinando
Enzo Pozzato
Nacque a Rosasco, in Lomellina, il 5 nov. 1839 da Luigi e da Carolina Villa. Compiuti gli studi classici presso i padri somaschi a Casale, la famiglia lo convinse a [...] per effetto dell'aumento della temperatura, determinando, oltre certi valori di freccia, la derivazione di una parte della corrente elettrica su un circuito derivato.
In seguito il B. apportò miglioramenti alla sua lampadina, sostituendo al filamento ...
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CUNGI, Francesco
Francesco Federico Mancini
Figlio di Leonardo (Leoncini, 1857) e nipote di Giovan Battista, nacque a Sansepolcro (prov. di Arezzo) e fu attivo nella seconda metà del sec. XVI. Un documento [...] Vasari, Cristoforo Gherardi detto il Doceno, era come il C. originario di Sansepolcro - e per schemi formali di derivazione baroccesca quali si colgono, per esempio, nel volto di s. Francesco realizzato con morbidi passaggi chiaroscurali e con una ...
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MARINETTI, Filippo Tommaso (all’anagrafe Emilio Angelo Carlo)
Luigi Paglia
Nacque il 22 dic. 1876, ad Alessandria d’Egitto, da Enrico e da Amalia Grolli.
I genitori, che vivevano more uxorio, si erano [...] preludono ai folgoranti accostamenti delle «parole in libertà». In questi primi lavori, non infrequenti figurazioni di derivazione romantica si pongono spesso a contrasto con raffigurazioni prefuturiste, secondo una linea di sviluppo che conduce alla ...
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GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] 1769, per l'allivellazione delle terre dell'ospedale di Bonifazio, elaborò un modello di livello perpetuo (pur derivante da precedenti soluzioni di Giulio Rucellai), che prevedeva la libera commerciabilità del bene reso quasi allodiale, divenuto poi ...
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RIZZOLI, Giovanni Pietro (Pietro Rizzo, Pietro Riccio, Pietro Ricci), detto Giampietrino o Gianpietrino
Cristina Quattrini
RIZZOLI, Giovanni Pietro (Pietro Rizzo, Pietro Riccio, Pietro Ricci), detto [...] in registri fiscali compilati fra il 1524 e il 1529 (Geddo, 1994, p. 57; Sacchi, 2005, I, p. 137). Le derivazioni dalle incisioni delle Divinità di Gian Giacomo Caraglio da Rosso Fiorentino fissano dopo il 1526 la Diana cacciatrice del Metropolitan ...
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CERATO, Domenico
Franco Barbieri
Nato nel 1715, forse il 4 agosto (L. Trissino, Artisti vicentini, ms.presso la Bibl. Bertoliana di Vicenza, Libreria Gonzati 26.5.4/5 [1949-1950]) e probabilmente a [...] maggioranza del medio e basso clero veneto - del quale il C. era entrato a far parte - sfuggiva, nella sua derivazione contadina e per serietà di dottrina, al pericolo di divenire "esponente del fanatismo più oscurantista e retrivo", ed assorbiva ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.