BIANCONI, Carlo
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Antonio Maria e di Isabella Nelli, nacque a Bologna il 20 apr. 1732, minor fratello, ma non minore di ingegno, del più noto poligrafo medico e archeologo [...] complesso ornamentale di molta finezza, ispirato a motivi vegetali commisti al repertorio mitologico, eseguito attorno al 1780, di evidente derivazione archeologica. Nella basilica di S. Domenico è del B. il paliotto dell'altare con l'arca del santo ...
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QUAGLIATA, Giovanni Battista
Teresa Russo
QUAGLIATA, Giovanni Battista. – Figlio del pittore romano Giovanni Domenico e di Francesca Le Donne, nacque a Messina intorno al 1603. Francesco Susinno, nelle [...] (1772) riferita ad Antonino Alberti, detto il Barbalonga (Hyerace, 1983-1984; De Gennaro, 1985).
Dalla derivazione domenichiana della tela di Barbalonga, cui avrebbe dato il suo originale contributo attraverso un’interpretazione pittoricamente «mossa ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] dei solidi fondamenti scientifici e metodologici alla sua dottrina, aderendo alla scuola di psicologia speculativa e sperimentale di derivazione herbartiana e soprattutto al Lotze: ciò è un fatto indubitabile, anche se il B., affermando di essersi ...
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RIBEIRO DA SILVA, Ana Maria
Roberto Balzani
RIBEIRO DA SILVA, Ana Maria (Anita). – Nacque a Morrinhos, nell’attuale Stato di Santa Catarina (Brasile), il 30 agosto 1821, da Bento, mandriano, e da Maria [...] – segretario di Stato. Il motto della nuova realtà politica (Liberdade, Igualdade, Humanidade) non lasciava dubbi circa la derivazione ideologica dalla Giovine Italia. Fu allora che avvenne l’incontro fra Ana Maria e Garibaldi, poi trasformato nelle ...
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CANTINI, Lorenzo
Francesco D'Orazi Flavoni
Nacque da Gaetano - primo dei sei figli che questi ebbe in seconde nozze - e Maria Dini il 13 ag. 1765 a Massa in Valdinievole, ove il padre esercitava la [...] massa di fonti archivistiche, costituisce pur sempre esempio pregevole della rinnovata concezione storiografica di pretta derivazione muratoriana, tutta compresa dell'importanza della ricerca e dello studio dei monumenti della storia medievale ...
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MARTINI, Fausto Maria.
Michela Fantato
– Nacque a Roma il 14 apr. 1886. Il 24 nov. 1891 venne riconosciuto quale figlio legittimo da Cipriano Martini ed Elena Carli. Il M. compì gli studi liceali nel [...] tipiche di un’indole malinconica; l’esibita commistione tra sacro e profano, non priva di stilemi di chiara derivazione preraffaellita e simbolista, era da ricondursi invece all’influsso dannunziano.
Dopo la morte di Corazzini nel 1907, il ...
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PIATTI, Antonio
Matteo Piccioni
PIATTI, Antonio. – Nacque a Viggiù (Varese), il 12 giugno 1875 da Domenico (1848-1915), marmista e scultore, e da Maria Buzzi Donelli (1852-1940), primo dei tre figli [...] stile personale fondato sulla fusione delle pennellate larghe, materiche e sciolte del maestro e l’intonazione intimista di derivazione scapigliata e generalmente lombarda.
Nel ricordo della pittura di Tranquillo Cremona si situano le sue prime prove ...
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DUPRÀ, Giuseppe
Alberto Cottino
Fratello minore di Domenico, nacque a Torino nel 1703. Giovanissimo, dovette recarsi a Roma per studiare sotto Marco Benefial (G. Bottari-S. Ticozzi, Raccolta di lettere, [...] . [1968], p. 69), in cui si può scorgere l'inserimento del D. in un convenzionale classicismo accademico di derivazione marattesca. Perduto è invece il S. Giovanni Battista tra altri santi, testimoniato nel transetto sinistro della medesima chiesa di ...
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GRAZIOLI, Bartolomeo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Fontanella Mantovana (oggi Fontanella Grazioli, frazione di Casalromano) il 25 sett. 1804 da Giovanni e da Caterina Donelli, entrambi di condizione [...] mazziniana divenne operativa, il G. fu uno dei tanti preti mantovani che, abbandonato definitivamente il moderatismo di derivazione giobertiana, scelsero la via della cospirazione diffondendo tra gli Austriaci il timore che grazie a loro gli impulsi ...
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BOTTIGLIERI, Matteo
Oreste Ferrari
Scarse le notizie biografiche di questo scultore, attivo a Napoli nella prima metà del sec. XVIII: perfino quelle riportate dal De Dominici, il quale redasse le sue [...] del Cristo morto della cripta del duomo di Capua, pure del 1724 (a proposito del quale è da escludere una derivazione da un disegno del Solimena, mentre è piuttosto sensibile un accostamento ai modi di Domenico Antonio Vaccaro), si farà ormai ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.