FOÀ, Pio
Chiara Ambrosoli
Nacque a Sabbioneta il 26 genn. 1848 da Cesare e da Enrichetta Rabbeno. Dopo aver frequentato il liceo "Beccaria" a Milano, nel 1866 seguì volontario Garibaldi nei cacciatori [...] facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Pavia, si formò a quell'eccellente scuola scientifica e sperimentale di derivazione tedesca rapppresentata dal patologo G. Bizzozero e dall'anatornopatologo G. Sangalli. Conseguita la laurea nel 1872 ...
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DE SIMONE, Nicolò (Nicolò Fiammingo, Nicolò Lo Zet)
Ileana Creazzo
Figlio di Simon Pietro, di cui s'ignora se fosse a sua volta pittore, originario di Liegi, come si desume dalla firma sul Baccanale [...] 1984, p. 255), fu attivo a Napoli tra il 1636 ed il 1655, anno dell'ultima notizia certa su di lui.
Di derivazione fiamminga appare anche l'appellativo del D., variamente riportato come Lokel, Loket, Lopet, Lozet o Lo Zet, che va inteso piuttosto ...
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MANCINI, Domenico
Francesco Sorce
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore, attivo in area padana all'inizio del secondo decennio del XVI secolo.
L'unica sua opera nota è una [...] e datata 1511, attualmente conservata nel duomo di S. Sofia a Lendinara. Il dipinto, pur essendo in larga parte di derivazione, non ha mancato di richiamare l'attenzione della critica, che ne ha da sempre riconosciuto, forse con enfasi eccessiva, l ...
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COSTA, Giovanni Battista
Angelo Mazza
Pittore milanese, attivo nella seconda metà del secolo XVII. Non si conoscono notizie biografiche e le uniche opere sicuramente autografe a noi note sono: S. Pietro [...] chiesa di S. Pietro Martire a Seveso, il Martirio di un Santo della chiesa di S. Eufemia a Novara (firmato e datato 1678), derivazione dal Martirio di s. Marco di Daniele Crespi che si trova nella chiesa di S. Marco a Novara, e la tela raffigurante S ...
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GHIDONI, Matteo, detto Matteo de' Pitocchi
Maria Giovanna Sarti
Nacque intorno al 1626 e probabilmente non a Firenze (Bortolini) ma a Padova (Donzelli - Pilo), perché veneto è il linguaggio della sua [...] del G. è destinato a rimanere aperto. Nessuna delle fonti locali dà conto di un suo alunnato presso maestri patavini; constatare la derivazione di qualche sua opera dalle incisioni di J. Callot, peraltro molto diffuse al di là dei confini toscani, è ...
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CASTELLI, Alessandro
Agnese Fantozzi
Nacque a Roma il 1° gennaio del 1809 da Giosefatte e da una non meglio identificata Maria. I primi rudimenti artistici il giovane li ricevette dallo zio Simone Pomardi, [...] opere giovanili riuscì a fondere un’attenta osservazione della natura con una visione fantastica del paesaggio, mentre di derivazione neoclassica sono l’equilibrio compositivo e la nettezza tecnica: si vedano nella Calcografia nazionale di Roma, dove ...
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DELLA STUFA, Ugo (Lotteringhi, de' Lotteringhi)
Roberto Barducci
Nacque a Firenze da messer Lotto (o Lotteringo) di Cambio. Sua madre non era Vianese di Casino de' Monaldi, come indicano invece tutte [...] notarile.
Nei documenti il D. è ricordato di solito come Ugo de' Lotteringhi, e solo raramente con il cognome, di derivazione toponomastica, "de la Stufa", che si affermerà, però, nella cognomizzazione dei suoi discendenti. Ci sfugge il suo corso di ...
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AURELI, Cesare
Anna Maria Carlevalis Luzietti
Nato a Roma il 7 aprile 1843 da un modesto scultore ornatista, Pietro, si indirizzò alla scultura sotto la guida del padre e completò ben presto la propria [...] anni poté aprire uno studio personale.
La sua copiosa produzione, prevalentemente di soggetto storico e religioso, rivela la derivazione dell'A. da quella tradizione canoviana presente negli ambienti nei quali si era formato; peraltro l'A. - il ...
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IRNERIO
Ennio Cortese
"Fondatore" della scuola di Bologna, celebrato ai suoi tempi come "lucerna iuris", I. è tuttora noto più per gli insolubili problemi biografici che per i pochi dati certi.
Il nome [...] sigle y, I, g, w, che in altri tempi si credeva lo designassero; oggi si considera affidabile solo la y, forse derivata dal segno di richiamo in capo alla glossa e ornamentale in fine (Dolezalek, 1971, p. 497), oppure dalla stilizzazione di un wer ...
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BURZIO, Filippo
Silvio Lanaro
Tommaso D'alessio
Nacque a Torino il 16 febbr. 1891 dall'ingegnere Antonio e da Enrichetta Prette. Nel 1914 conseguiva presso il politecnico di Torino la laurea in ingegneria [...] 1-2, pp. 113-118, e ibid., pp. 599-606. In particolare il B. espresse, intorno al 1920, due leggi sulla derivazione confermate sperimentalmente qualche anno più tardi da studiosi americani (Briggs, A. W. Hull e Dryden), che le verificarono su modelli ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.