Antica magistratura finanziaria di Atene; la derivazione del nome, e con essa il carattere delle loro funzioni primitive, erano assai oscure agli antichi e sono pure assai discusse oggi; erano forse dapprima [...] gli scalchi del re e dei banchetti sacri; secondo altri invece sarebbero stati dei cassieri dell'Areopago, o dei pritani. Già dalla legislazione di Solone però è determinato il carattere finanziario delle ...
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GLOTTODIDATTICA
Renzo Titone
. Natura e ambito. - Il termine g., di derivazione greca, è stato saltuariamente usato in alcune pubblicazioni europee (di paesi mitteleuropei ed est europei) del nostro [...] secolo, e dal 1961 da R. Titone (1961, 1966 segg.), per indicare la didattica della lingua in generale, comprendendo sia il campo della lingua prima (nativa e ufficiale) sia il campo delle lingue seconde ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] . Tali innovazioni, tra cui emerge l’impiego del bugnato e del capitello protoeolico, sono generalmente ritenute di derivazione fenicia.
Le proibizioni religiose di raffigurare esseri animati e più specificamente di plasmare e scoprire idoli, alle ...
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strumentalismo
Termine con cui Dewey (➔) designa la sua dottrina filosofica di derivazione pragmatistica, secondo la quale «sia il pensiero che la pratica sono mezzi per produrre utili ritrovati avvalorati [...] dall’esperienza» ...
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VENIER (Venerii)
Mario Brunetti
Famiglia patrizia veneziana d'incerta origine (la derivazione da Vicenza, affermata dai genealogisti, è assai dubbia), ma di cospicua antichità, ché appare in documenti [...] del sec. XI. Il fatto che varî membri di questa famiglia figurano, nei documenti più antichi, come residenti a Chioggia proverebbe che ivi fosse il nucleo principale del casato, poi trasferitosi a Rialto. ...
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PARILIE (o Palilie; Parilia o Palilia)
Nicola Turchi
Nonostante l'ovvia derivazione da parĕre "partorire" già nota agli antichi, il nome di questa festa romana deriva da Pales dea della pastorizia, detta [...] anche diva Palatua, che aveva un flamine (fl. Palatualis) e un'offerta sacrificale (Palatuar) proprî.
La dea Pales si trova concepita anche sotto forma maschile (Varr. in Serv., Ad Georg., III, 1): probabilmente ...
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. Questo termine (da apostolo) indica genericamente appartenenza o derivazione dagli apostoli; ma, secondo l'uso e la nozione propria del linguaggio ecclesiastico, è precisamente una delle note essenziali [...] della vera Chiesa fondata da Gesù Cristo; cioè distintivo e contrassegno proprio, che la contraddistingue da tutte le altre chiese o sette, chiamate del pari cristiane. Essa viene perciò definita dai teologi ...
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neuroblastoma
Fabrizio Chiti
Roberto Sitia
Tumore embrionario del sistema nervoso, di derivazione neuroectodermica; istologicamente è molto simile al medulloblastoma (➔) e deriva dai precursori delle [...] cellule dei gangli simpatici. Esistono forme familiari di n.: recentemente (2009) sono state scoperte, in famiglie con n. ereditario, e in alcuni casi di n. sporadico, mutazioni puntiformi nel gene Alk, ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] porosità della parete agevolata dall'intonaco umido, come talvolta erroneamente è stato detto, ma dalla reazione della calce spenta, contenuta nell'intonaco, con l'anidride carbonica dell'atmosfera, che ...
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LAGOPESOLE
A. Cadei
Castello a monte dell'omonimo abitato, su una derivazione del massiccio del Vulture tra le valli del Bradano e del Basento, od. frazione del comune di Avigliano (prov. Potenza).Né [...] la raccolta e pubblicazione di quasi tutti i documenti e le testimonianze scritte che riguardano il castello, fatta già al principio del Novecento (Fortunato, 1902), né prolungati restauri avviati con ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.