VELIO Longo (Velius Longus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Grammatico latino che fiorì nell'età di Adriano.
Compose varie opere di contenuto grammaticale, e cioè uno scritto De usu antiquae lectionis, [...] da Gellio (Noct. att., XVIII, 9, 4) ehe si deve distinguere da un altro concernente le irregolarità nella derivazione delle parole. Compose pure un commento all'Eneide, di cui rimangono parecchie citazioni negli scolî virgiliani a noi pervenuti. Si ...
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OSPEDALE
B. D'Agosta
L'o. medievale fu inizialmente un'istituzione dalle funzioni generiche e difficilmente definibili, con una tendenza alla selezione più che alla specializzazione. Infatti, soprattutto [...] cura di malati e feriti - come oggi viene inteso -, ma aveva un significato assai vicino a quello suggerito dalla sua derivazione etimologica: dal lat. hospes òspite'. Ciò non toglie che nell'o. medievale si accogliessero anche dei malati, ma non in ...
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general contractor
<ǧènrël kënträ'ktë> locuz. sost ingl., usata in it. al masch. – Affidatario di un contratto avente a oggetto la progettazione e la realizzazione con qualsiasi mezzo di un’infrastruttura [...] rispondente alle esigenze specificate dal soggetto aggiudicatore. La figura del g. c. (o contraente generale), di derivazione anglosassone, è stata introdotta nel nostro ordinamento con l. n. 443 del 21/12/2001 e successivamente meglio definita con l ...
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Antimicrobici
Vittorio Alessandro Sironi
Red.
I farmaci antimicrobici comprendono tutte quelle sostanze in grado di inibire, a concentrazioni tollerate dall'organismo, un processo metabolico o una [...] varicella-zoster, da herpes simplex 1 nel paziente immunocompromesso e nell'encefalite da herpes simplex 1. L'aciclovir è il derivato con maggiore attività sui virus erpetici: può essere applicato per via topica nell'herpes genitale e labiale e nella ...
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SCENOGRAFIA
Valerio MARIANI
Virgilio MARCHI
r.
. Il termine trova la sua giustificazione nel disegno in prospettiva d'una architettura: viene, infatti, dall'antichità e dal Rinascimento usato come [...] certo rapporto con la tradizione, ripetendo tipici soggetti scenografici come "il bosco", "la reggia", "un braccio di mare", derivati dalla tendenza già nettamente segnata nel primo Ottocento.
Carlo Ferrario (1833-1907) può segnare da solo il tono di ...
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equazione esatta di Ornstein-Zernike
Luca Tomassini
Relazione introdotta da Leonard S. Ornstein e Frederick Zernike nel 1914 e utilizzata in meccanica statistica ‒ in particolare nella teoria molecolare [...] naturale considerare in prima approssimazione la funzione h(r) come risultato della addizione di due distinti contributi: il primo derivante dalla correlazione diretta tra i punti 0 e r e misurato dalla funzione di correlazione c(r), il secondo ...
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guardacuore
Luigi Vanossi
Il termine appare in Fiore CXCI 12 sì che, quand'ella avrà passata nona, / il guardacuore suo sia sì fodrato / ch'ella non caggia a merzè di persona.
Per il Petronio esso indicherebbe [...] una specie di panciotto (cfr. Tommaseo, Dizionario: " spezie di farsetto "). Si tratterà invece di una derivazione del francese gardecors, che designava un " soprabito lungo e aperto sul davanti nella parte inferiore, con maniche ampie e lunghe che ...
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BORGOGNONI, Ugo
Augusto Vasina
Nacque a Lucca in un anno imprecisato da individuarsi presumibilmente negli ultimi decenni del sec. XII. Le origini, il periodo di formazione del B., l'identità e le condizioni [...] . Da essa risulterebbe che il B. fu essenzialmente un empirico, che mutuò però nella sua pratica medico-chirurgica influssi derivanti in parte dalla scuola araba di Avicenna, in parte dalla scuola salernitana. È presumibile che sia stata proprio la ...
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ABBATI, Pietro Andrea
Sergio Bertelli
Figlio di Bernardino e di Barbara Baschieri, fu battezzato a Modena il 16 sett. 1693. Nominato ingegnere ducale nel luglio 1727 e soprintendente dei giardini e [...] e difesa nei possedimenti di Vignola, in collaborazione con l'abate F. Vandelli, e in Maremma. A Ferrara si occupò della derivazione del Reno e della sua immissione nel Po a Pontelagoscuro.
Il 14 apr. 1753 venne cancellato dai ruoli degli impiegati ...
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sospettare (sospecciare)
Domenico Consoli
Dalle edizioni si trarrebbe che in D. sia normale ‛ sospecciare ', come anche appare da ‛ sospeccioso ' (v.), ‛ sospeccione ' (v.); ‛ sospettare ' risulterebbe [...] che i codici alternano frequentemente ‛ sospecciare ', ‛ sospettare ', e anche ‛ suspicare '.
La forma ‛ sospecciare ' rivela la derivazione dal provenzale sospechar. In If X 57, come infinito sostantivato, vale " dubbio ", " speranza dubbiosa ": poi ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.