Nome, derivato da Batto (v.), della dinastia regale dell'antica Cirene. Battiade si chiamava per la stessa ragione anche il poeta Callimaco; e B. furono detti talvolta i Cirenei. ...
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giāhiliyya Termine arabo (derivato del verbo giahila «essere ignorante») che letteralmente indica uno stato di ignoranza rispetto all’Islam; correntemente è utilizzato per indicare l’epoca preislamica. ...
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(o nome m.) Nome derivato da quello della madre, o designazione del nome materno a completamento di quello individuale: è usato genericamente presso popoli che hanno avuto ordinamento matriarcale; è pertanto [...] frequente nelle epigrafi etrusche ...
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Appellativo derivato dal latino biblico (gentes, gentiles), che designa tutte le genti non giudaiche partecipi dei costumi e della cultura greca nel mondo romano. In opposizione al popolo israelita, g. [...] equivale a pagani. S. Paolo, che dedicò a essi il suo apostolato, fu detto apostolo dei g. (o delle genti) ...
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Schiavoni Nome (derivato dal lat. Sclavi con cui furono designati gli Slavi fin dal 6° sec.) con cui si indicarono in Italia, nel Medioevo e nell’età moderna, gli Slavi dell’Adriatico. Schiavonia significò [...] in genere le regioni slave al di là dell’Adriatico. Gli S. costituirono anche speciali truppe della Repubblica di Venezia (17°-18° sec.) ...
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Nome (derivato dal lat. Mauri, abitanti della Mauritania), con cui gli Spagnoli designarono gli invasori musulmani che occuparono la maggior parte della Penisola Iberica dal 711 fino alla caduta di Granada [...] (1492), ultimo caposaldo del dominio arabo in Spagna. I M. o Moriscos, come furono chiamati durante e soprattutto dopo la reconquista in senso spregiativo nei regni cristiani, rimasero in Spagna anche ...
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Termine derivato da modernismo e utilizzato per indicare lo stile di vita e la musica che si sviluppò a Londra alla fine degli anni 1950 e raggiunse il suo apice nel decennio successivo. Durante la seconda [...] metà degli anni 1960, sotto l’influenza degli hippy, all’interno del movimento cominciarono a distinguersi diverse correnti; tra queste quella degli hard mod, che forse si distaccarono di più dalla subcultura ...
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(o Hurriti, Orrei) Nome, derivato dall’ebraico Ḥōrīm, di una popolazione dell’antico Oriente, chiamata in accadico Khurru. Presenti in Mesopotamia già verso il 2300 a.C., come documenta un’iscrizione [...] in cui si parla di Tisadal, re di Urkish, solo intorno al 1500 a.C. gli U. crearono un saldo organismo politico, il Mitanni (➔), con capitale Washshukkani (situata probabilmente sull’alto Khābūr), governato ...
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industrializzazióne Processo derivato dalla rivoluzione industriale, che consiste in profonde trasformazioni delle strutture economiche e sociali determinate dal rapido sviluppo dell'industria (intesa [...] come complesso delle attività consistenti nel produrre o nel trasformare beni materiali), favorito da nuove tecniche che danno luogo ad aumenti sostanziali di produttività. Con riferimento a un'entità ...
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mudejar
mudéjar
Termine derivato dall’ar. mudajjan «sottomesso», per indicare i musulmani di che, dietro pagamento di un tributo, continuarono a vivere nei territori conquistati dai cristiani. ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.