LINGUISTICA
Alberto Zamboni
(XXI, p. 207; App. II, II, p. 210; IV, II, p. 344)
Il tratto prevalente dell'ultimo decennio è dato dall'accentuazione della dialettica tra l'approccio di carattere formale [...] del generativismo classico che ne ha riproposto la centralità e comunque l'autonomia rispetto alla sintassi nel modello lessicalista derivato da M. Halle e soprattutto da M. Aronoff (1976), che nell'ambito della teoria standard estesa propone infatti ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] alla preponderanza di nomi propri che, a parte alcune eccezioni (per es. e-te-wo-ke-rewe-i-jo, un derivato in -ios di Etewoklewēs, gr. Eteokles), sono difficilmente interpretabili, ma anche al fatto che molte parole effettivamente non hanno riscontro ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] , p. 133), si propongono appunto di ricostruire la lingua madre e di seguirne lo sviluppo entro i gruppi linguistici da essa derivati, sia agli studi storici e descrittivi dedicati a una lingua o a un gruppo di lingue di origine indoeuropea. Qui si ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] essere il manuale di grammatica in uso anche a Nisibi. La funzione esatta di un altro insegnante, il mǝhaggǝyānā (derivato nominale della radice ⟨HGY> 'meditare', 'compitare, vocalizzare') è incerta, era forse un insegnante elementare, appunto di ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] (esito della fusione di sì come; Mazzoleni 2007a: § 2.3) compare non solo con il più recente valore causale derivato (22) ma anche con quello modale-comparativo originario (23), anche in correlazione con l’avverbio di collegamento così nella reggente ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] > nego / neghiamo
priego / preghiamo > prego / preghiamo
Si noti che l’allomorfia è invece preservata nel derivato diniego: anche questo rispecchia una tendenza generale del livellamento analogico, la sensibilità alla forza di coesione dei ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi [...] almeno “Il caffè della Peppina” e “Quarantaquattro gatti”.
Titoli di trasmissioni radiotelevisive: “Blob” (da cui anche il derivato blobbare); “Canzonissima”; “Chi l’ha visto”; “Domenica in”; “Grande fratello” (che ha occultato, presso il grande ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] sono omogenei non solo per il numero delle distinzioni, ma anche per l’etimologia degli elementi: i termini prossimali e distali sono derivati dal latino (eccu) + iste, (eccu) + ille, mentre il terzo termine dei sistemi tripartiti è generalmente ...
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etimologia
Franco De Renzo
L'origine delle parole
Qual è l'origine della parola testa? O della parola bocca? Entrambe sono parole molto comuni, che impariamo facilmente già nei primi anni di vita. Come [...] nuovi significati a quelli già esistenti. È il caso di cellulare, che esisteva già nei primi anni del Settecento, come derivato di cellula, ma che adesso ha anche il significato di "telefonino".
Ma dove si possono trovare le etimologie delle parole ...
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SINTASSI (XXX, p. 859; App. II, 11, p. 834)
Ugo Vignuzzi
Nel panorama della linguistica dello scorcio del secolo 19° e del principio del 20° non si può certo affermare che gli studi sintattici godessero [...] anni Cinquanta, di "trasformazioni" a proposito di enunciati quale L'uomo alto ha comprato un vestito di lana, analizzato come derivante dalla fusione (trasformazione) di tre enunciati più semplici: 1) L'uomo è alto; 2) L'uomo ha comprato un vestito ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.