BORGHINI, Raffaello
Remo Ceserani
Nacque forse nel 1537 a Firenze, probabilmente da Francesco e da Alessandra Buontempi.
Sul B. si hanno scarse notizie biografiche. La data di nascita del 1541, spesso [...] , luglio-agosto 1961, pp. 7-14; P.Barocchi, in G. Vasari, La Vita di Michelangelo..., Milano-Napoli 1962, ad Indicem (per le derivazione del B. dal Vasari); A.Mango, La commedia in linguanel Cinquecento, Firenze 1966, pp. 39 s., 203 s., 219; A.Blunt ...
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PISANI, Ugolino
Paolo Viti
PISANI, Ugolino. – Nacque a Parma, tra il 1405 e il 1410; non si hanno notizie specifiche sul padre, Gerardo, né sulla sua prima formazione culturale.
Dovette passare ben [...] ’Italia, assoggettata ai vizi e alla corruzione, lontana dalla possibilità di mantenere quell’antico primato su tutte le altre nazioni derivato da Dio. Felice V, invece, già come duca di Savoia (Amedeo VIII), aveva dimostrato, e confermato poi con la ...
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LIRUTI, Gian Giuseppe
Ugo Rozzo
, Nacque a Villafredda (castello nelle vicinanze di Tarcento, presso Udine) il 28 nov. 1689, da Natale e da Bernardina Podari, in una famiglia di origine mantovana, [...] a Udine, a cura di G. D'Aronco e N. Pauluzzo. L'idea centrale del L. era che il friulano fosse derivato da una contaminazione tra il latino, la lingua dei Galli e quella dei Longobardi.
Naturalmente il L. riceveva numerose richieste di informazioni ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] al ritorno (Brescia, Bibl. Queriniana, ms. C II 14, c. 26r). Ma una parte cospicua del corpus epigrafico del F. derivava dal materiale ereditato da Ciriaco di cui, come ha mostrato Mitchell (pp. 197-221 passim), lo scrittoio del F. sembra essere ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] pure il suo contributo con la Istoria spagnola, a quanto pare un lavoro giovanile sul quale ritornò tra il 1640 ed il 1642. Derivato da un testo di Ginés Perez de Hita - una tragica vicenda d'amore sullo sfondo degli ultimi anni del regno arabo di ...
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LIPPI, Lorenzo
Paolo Falzone
Nacque a Colle di Val d'Elsa, presso Siena, intorno al 1440. In una lettera all'amico e benefattore, nonché segretario di Lorenzo de' Medici, Niccolò Michelozzi, priva di [...] (Verde, II, p. 428). Ciò rese più urgente per lui la necessità di assicurarsi l'impiego allo Studio. L'emolumento derivato dalla condotta, scriveva il L. nella citata lettera del marzo 1481 a Michelozzi, era l'unico mezzo per vivere, soprattutto ora ...
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CICOGNINI, Giacinto Andrea
Magda Vigilante
Nacque a Firenze il 13 nov. 1606 da Iacopo, poeta e autore drammatico, e da Isabella Berti.
Il C. - la cui educazione, secondo una leggenda, sarebbe stata [...] contro il padre Davide, già utilizzato da Calderon de la Barca nella commedia Los cabellos de Absalon. La derivazione del Figlio ribello dall'opera calderoniana, riconosciuta dal Belloni, è invece recisamente negata dal Cantella, il quale ritiene ...
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CASAROTTI, Ilario
Gian Paolo Marchi
Nacque a Verona l'8 luglio 1772 da Antonio e Teresa Cabianca, terzo di sei fratelli. Fu tenuto al fonte battesimale dal marchese Borgia Canossa e dalla contessa Lavinia [...] in uno dei suoi discorsi In continuazione de' Trattatelli Malabarici dell'Ab. D. Michele Colombo (Milano 1829): "A quel ruscello, che derivato da un fiume per un coperto canale tortuosamente attraversa una gran città, ed or da un lato, or dall'altro ...
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BEAZIANO (Beazzano, Bevazzano), Agostino
Francesco Tateo
Nacque a Treviso da famiglia di origine veneziana (Francesco Beaziano un secolo prima era stato cancelliere della Repubblica), non si sa in quale [...] I, p. 280). Filippo Oriolo da Bassano nel canto XVII del Monte Parnaso interpreta simbolicamente il nome "Bevazzano" come derivato dell'aver bevuto al fonte Castalio. Nel Cortegiano del Castiglione il B. è ricordato dal Bibbiena come uomo di spirito ...
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DECEMBRIO, Uberto
Paolo Viti
Nacque a Vigevano intorno alla metà del sec. XIV, o poco dopo (le date proposte, 1350 dal Corbellini e 1370 dal Borsa, non trovano conferma documentaria). Il padre Anselmo [...] del D. in un manoscritto, per noi fondamentale, della Biblioteca Ambrosiana di Milano, il B. 123 sup.; tale manoscritto, derivato da un accostamento di due manoscritti (le prime 77 carte, infatti, contengono sette libri delle Seniles del Petrarca ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.