(App. II, I, p. 801)
Dolcificanti artificiali. − I d., oltre che in naturali e di sintesi, si dividono in calorici e non calorici (o acalorici), a seconda che siano caratterizzati da un elevato o basso [...] Un altro d. per il quale è stata richiesta, in USA, l'approvazione delle autorità sanitarie è costituito da un cloro derivato dal saccarosio, più dolce di questo e più stabile al calore dell'aspartame.
In questi ultimi anni sono stati studiati anche ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I prodotti di sintesi
Anthony S. Travis
I prodotti di sintesi
Prima del 1918, lo stimolo principale per lo sviluppo della chimica organica derivava [...] per fonografi, realizzati dalla Radio Corporation of America (RCA). L'enfasi posta in Germania sulla chimica dell'acetilene derivata dal carbon coke rese inpossibile alla IG Farben di realizzare grandi progressi in questi prodotti.
'Acrilico' è il ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] il centro e finisce per separare in due la massa citoplasmatica (per es., Spirogyra e altre Tallofite); oppure come derivato del fragmoplasto, che si forma in seno alle fibrille del fuso mitotico, in seguito alla divisione nucleare. I dittiosomi ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] analitiche, poco o niente contrastata da fenomeni di agglutinazione morfosintattica (cfr. il futuro amerò derivato dal tardo lat. amare habeo, struttura analitica sostitutiva del sintetico amabo).
Nella grammatica scolastica, comparativi ...
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PETROLCHIMICA (App. III, 11, p. 397)
Eugenio Mariani
Negli ultimi anni imponente è stato lo sviluppo della p. verificatosi in molti paesi del mondo; in Europa e in Giappone il suo accrescimento è avvenuto [...] ,73; nel 1964-65 era sceso a 0,57 e nel 1972-73 è stato di 0,52.
La produzione dei derivati del propilene procede parallelamente a quella dei composti dell'etilene; così gli assorbimenti più importanti si hanno nella preparazione di polipropilene, di ...
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ZINCO (fr. zinc; sp. zinc; ted. Zink; ingl. zinc)
Paolo AGOSTINI
Livio CAMBI
Alberico BENEDICENTI
Leonardo MANFREDI
Elemento chimico di simbolo Zn; peso atomico 65,38; numero atomico 30.
Non sembra [...] combustioni, blenda e carbone, dovevano tenersi distinte. Di qui la necessità di forni a suole, e a suole e vòlte riscaldate. Derivavano da quel tipo ben noto, detto Maletra, già usato per la pirite, ma recavano appunto la maggiore complessità per il ...
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PLASTICHE, MATERIE (XXVII, p. 493; App. I, p. 492)
Adolfo QUILICO
Alle notizie già date, che si riferiscono prevalentemente ai diversi modi di lavorazione e alle applicazioni, si aggiungono qui notizie [...] e dai rapporti fenolo/aldeide, dal tipo di catalizzatore usato. In ogni caso i prodotti primarî della reazione sono derivati metilolici del fenolo, mono, bi o trisostituiti:
Successivamente si ha una eliminazione di H2O e di CH2O con formazione ...
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Polimeri
Paolo Corradini e Lido Porri
di Paolo Corradini e Lido Porri
Polimeri
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni storici. 3. Costituzione, configurazione e conformazione delle macromolecole. 4. Metodi [...] venti. Le teorie degli oppositori finirono però col cadere a una a una di fronte a nuove dimostrazioni sperimentali, quali quelle derivanti dall'indagine con i raggi X di vari polimeri cristallini e dai lavori di sintesi di H. W. Carothers. Questi ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] .
Un nuovo miorilassante alternativo al curaro. Si tratta della gallammina e di altre sostanze di sintesi, tra cui i derivati della succinilcolina, di cui Daniel Bovet dimostra l'azione miorilassante e che entreranno in largo uso nella chirurgia. Per ...
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Composti organometallici
Günther Wilke
di Günther Wilke
Composti organometallici
sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni. 3. Gruppo principale e metalli di transizione. 4. Tipi di legame. 5. Sintesi. [...] e Pb(C2H5)4:
In quasi tutti i casi, da reazioni come queste che interessano composti di metalli di transizione si ottengono derivati instabili che si scindono per formare prodotti in cui lo stato di ossidazione formale del metallo si è ridotto.
Il ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.