Alcaloide, il più importante del tabacco, C10H14N2; liquido oleoso, incolore, di sapore bruciante, che imbrunisce all’aria. È una base forte, velenosa, otticamente attiva, levogira, facilmente solubile [...] dell’acido nicotinico per reazione con il fosforibosilpirofosfato e quindi utilizzato per la sintesi di NAD e NADP. Può derivare anche dalla degradazione degli stessi NAD e NADP.
L’acido nicotinurico, prodotto del metabolismo dell’acido nicotinico ...
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Monosaccaride aldoesoso di formula C6H12O6 di cui sono noti due antipodi ottici, la forma D e la forma L. Il g. differisce dal glucosio solo per la stereochimica del carbonio-4 e ha le stesse proprietà [...] ereditaria di β-galattosidasi è nota come gangliosidosi (accumulo cerebrale di gangliosidi).
Il galattitolo è un monosaccaride derivato dalla riduzione del g., presente nei bambini con galattosemia, malattia del metabolismo che provoca arresto dell ...
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Altro nome della vitamina B6, detta anche adermina e in passato piridossina (2-metil-3-ossi-4,5-diossimetilpiridina). Abbonda nel lievito e nella pula di riso insieme con i suoi derivati piridossale, piridossammina [...] giornaliero (alimenti ricchi di p. sono i lieviti, il nasello, il fegato di bue). Acido piridossalfosforico Derivato monofosforico del piridossale, di cui rappresenta la forma biologicamente attiva. Costituisce il coenzima di numerose reazioni che ...
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BALBIANO, Luigi
Enzo Pozzato
Nacque a Torino il 23 ott. 1852 da Bartolomeo e da Caterina Fiandrino. Conseguì la laurea in fisico-chimica il 31 luglio 1874 presso l'università di Torino e la libera docenza [...] , ove rimase fino al 1916, anno in cui fu collocato a riposo.
Da lui prese nome un acido: l'acido di B., derivato semplice dell'acido α. β . β . trimetilglutarico, che il B. ottenne dall'acido canforico, confermando, in tal modo, la struttura chimica ...
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Sostanze la cui tossicità verso gli Insetti è tale da provocarne la morte. Il loro uso rappresenta pertanto il più comune metodo di lotta (lotta chimica) contro gli Insetti nocivi.
Modalità di azione [...] limitati, con l’eccezione del piretro (sia come tale, sia come estratto più o meno purificato, sia come derivato parzialmente sintetico) che unisce alla bassa tossicità per l’uomo una notevole efficacia contro gli insetti domestici (mosche, zanzare ...
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Chimica
Composto chimico impiegato come sostanza colorante, avente formula
Si ricava dalle foglie di diverse specie del genere Indigofera (Indigofera tinctoria, Indigofera argentea, Indigofera arrecta [...] occupa la posizione 6: quest’ultimo caso si verifica nella porpora degli antichi (6,6′-dibromoindaco). Fra i derivati solfonici contenenti uno o più gruppi solfonici, hanno particolare interesse l’acido disolfonico e gli acidi tri- e tetrasolfonico ...
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Composti chimici di coordinazione
Fausto Calderazzo
L'avvio allo studio dei composti chimici di coordinazione può essere fatto risalire ad Alfred Werner, il quale nel 1893, ancora ventisettenne, espose [...] struttura è stata determinata nel 1970 tramite diffrazione ai raggi X. Il composto cis-PtCl2(CO)2, il primo derivato carbonilico di cui si abbia documentazione nella letteratura scientifica, venne preparato nel 1870 facendo passare una corrente di CO ...
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Biosintesi
Alastair I. Scott
sommario: 1. Metaboliti primari e secondari. 2. Biogenesi e biosintesi: a) polimerizzazione ‛lineare' dell'acetato; b) ‛ramificazione' dell'acetato: via dell'acido mevalonico; [...] '. Un caso diverso è quello costituito dall'ormone giovanile degli Insetti che fino a poco tempo fa si riteneva derivasse da una doppia metilazione del farnesolo, come è indicato nella II parte dello schema 12.
Secondo studi più recenti sembra ...
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Chimica
Residuo minerale, incombustibile, che si ottiene bruciando una sostanza organica, vegetale, animale, fossile. La composizione delle c. dipende in larga misura dalla natura del materiale da cui [...] a grana assai minuta, consistente in granuli di dimensioni da sabbiose a polverulente, costituiti da vetro vulcanico derivato da polverizzazione del magma ( c. vetrose) o da frammentini litoidi provenienti dalle pareti del condotto. Subisce ...
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Chimica sopramolecolare
Jean-Marie Lehn
SOMMARIO: 1. Dalla chimica molecolare a quella sopramolecolare. 2. Riconoscimento molecolare: a) riconoscimento, informazione, complementarità; b) recettori molecolari; [...] e selettivo al confronto di Br- e altri tipi di anioni, dando vita al criptato (8) [Cl- ⊂ (5-4H+)]. Anche i derivati dell'ammonio quaternario di un tale tipo di macrotricicli privi d'ossigeno hanno la capacità di legare anioni sferici (v. Schmidtchen ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.