In chimica, denominazione generica di un gruppo di sali organici costituiti da uno ione alogenuro e dal catione γ, γ′-dipiridinio, derivato del dipiridile. La formula generale è:
dove X− rappresenta [...] lo ione alogenuro (cloruro, bromuro o ioduro) e R un radicale organico, legato agli atomi di azoto dei due anelli piridinici. I v. hanno la proprietà (nota sin dagli anni 1930) di assumere, in seguito ...
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omocisteina
Mauro Capocci
Composto chimico omologo all’amminoacido cisteina, da cui differisce per l’aggiunta di un gruppo metilene. È anche derivato da un altro amminoacido, la metionina, per sottrazione [...] di un gruppo metilico. Nell’organismo, si forma solitamente a partire dalla metionina. Alti livelli di omocisteina nel sangue sono in genere correlati al deficit di vitamine del gruppo B, e in particolare ...
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Composti chimici contenenti due radicali nitro, −NO2; sono d. alcuni importanti intermedi utilizzati nella preparazione di coloranti sintetici e di esplosivi.
Dinitroanilina Composto, (NO2)2C6H3NH2, derivato [...] naftolo) ed era usato per colorare paste alimentari, in microscopia e anche per tingere la lana e la seta (in bagno acido). Il derivato solfonico (giallo flavianico) oltre che intermedio per coloranti è un reattivo di amminoacidi e di basi organiche. ...
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Coenzina di enzimi che catalizzano prevalentemente reazioni di decarbossilazione e di decarbossilazione ossidativa di α-chetoacidi; detto anche difosfotiamina. Chimicamente è il pirofosfato di tiamina, [...] un derivato cioè della vitamina B1, di cui rappresenta la forma attiva. Gli esteri mono- e trifosforico della tiamina non hanno invece attività biologica, e l’acquistano solo dopo trasformazione in cocarbossilasi. Reazioni dipendenti dalla c. sono ...
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Polimero termoplastico, prodotto di policondensazione di diossidifenilalcani con esteri dell’acido carbonico, contenente, come unità monomerica, l’aggruppamento −O−R−O−CO−, dove R è un radicale derivato [...] dal diossidifenilalcano. I p. appartengono alle resine poliestere, anche se si distinguono da queste per molti aspetti. I p. sono caratterizzati da buone proprietà meccaniche (apprezzabile resistenza, ...
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Antibiotico prodotto da Streptomyces fradiae; risulta costituito da un complesso di componenti chiamati n. A, n. B e n. C. La n. A, C12H26N4O6, detta anche neammina, è un derivato amminico di un desossidisaccaride; [...] la n. B, C23H46N6O13, è formata dalla n. A unita con legame glicosidico a un altro residuo desossisaccaridico; la n. C è un isomero della precedente ...
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Composto chimico contenente nella propria molecola il radicale chetonico =CO e quello acido =COOH. Alla classe dei c. appartengono acidi importanti, quali il piruvico, l’acetacetico, il levulinico.
L’ [...] , formazione dell’acetil CoA e dell’acetoacetil CoA, ciclo dell’acido citrico ecc.).
L’ acido chetogulonico, c. derivato dall’acido gulonico, CH2OH(CHOH)3COCOOH, è composto intermedio nella sintesi dell’acido ascorbico a partire dal sorbosio (sintesi ...
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ammina
ammina (o amina) [Der. del fr. amine, da am(moniac) "ammoniaco" con il suff. -ine "-ina"] [CHF] Nome generico di composto organico che si può pensare come derivato dall'ammoniaca per sostituzione [...] di uno o più atomi di idrogeno con altrettanti radicali idrocarburici monovalenti. Le a., classificate in primarie, secondarie, terziarie in base al numero dei radicali presenti nella molecola, si denominano, ...
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Chimico (Dresda 1896 - Wuppertal-Elberfeld 1958), dal 1954 prof. onorario nell'univ. di Bonn. Svolse importanti ricerche nel campo della chimica farmaceutica: preparò uno dei primi farmaci antimalarici [...] di sintesi (derivato dall'acridina) e il primo solfammidico (1932), il prontosil, da lui ottenuto a partire da un colorante azoico. ...
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Alcaloide (anche detto eserina), principio attivo di Physostigma venenosum (fava del Calabar). Cristalli incolori, otticamente attivi, velenosi, poco solubili in acqua, solubili in alcol, etere, nei grassi; [...] chimicamente è un derivato dell’indolo,
All’aria, specie a contatto di metalli, si ossida e diviene di colore scuro. Ha la proprietà biologica d’inibire potentemente l’enzima colinesterasi.
Gli effetti della f. sono antagonisti a quelli dell’ ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.