CACCIACONTI, Ugolino
Paolo Nardi
Figlio di Ugolino, conte di Guardavalle e signore del castello della Fratta e di Torrita, appartenne a un ramo della potente famiglia senese di conti palatini che dominò, [...] un'ampia regione della Toscana compresa tra la Val di Chiana e Asciano (o Sciano).
Da quest'ultima località, anzi, fu derivato il cognome, Scialenghi, col quale la loro famiglia è anche conosciuta in certa letteratura storica.
Gli avi di Ugolino, tra ...
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BALSAMO, Giuseppe, alias Alessandro Cagliostro
Carlo Francovich
Nacque a Palermo il 2 giugno 1743 dal mercante Pietro Balsamo e da Felicita Bracconieri, entrambi di modeste condizioni economiche, anche [...] ). Sembra comunque accertato che di nobile famiglia fosse la madre, imparentata con i Cagliostro, da cui in seguito il B. avrebbe derivato il nome che lo rese famoso.
Morto il padre pochi giorni dopo la sua nascita, fu affidato alle cure di uno zio ...
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COLLEONI, Bartolomeo
Michael E. Mallett
Figlio di Paolo di Guidotto e di Riccadonna de' Valvassori da Medolago, nacque nel castello di Solza (Bergamo) probabilmente nel 1400.
La sua famiglia apparteneva [...] del sec. XII. Secondo alcuni biografi nello stemma dei Colleoni apparivano teste di leone e da questo segno sarebbe derivato il cognome: successivamente il C. avrebbe sostituito le teste leonine con il triplice segno dei testicoli. Secondo il Mazzi ...
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DEGLI ERMANNI (de Armannis, de Ermannis, de Hermannis), Felcino (Falcinus, Felicinus)
Claudio Regni
Figlio di Bartolomeo di Felcino, nacque probabilmente intorno alla metà del sec. XIV da nobile famiglia [...] forma cognominale "della Staffa". Non tutti i commentatori sono d'accordo sulle origini di tale appellativo, che secondo alcuni sarebbe derivato al padre del D. dal fatto di aver meritato di ricevere nel 1358 dal Comune di Perugia le insegne equestri ...
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BARTOLOMEO di Giovanni, detto Bartolomeo del Tintore
Vincenza Scassellati Sforzolini Riccardi
Di origine ferrarese, se si accoglie l'indicazione di un documento del 1461, fu a lungo operoso in Bologna [...] "Don Bartolomeo de mo Zoane tintore", si può dedurre col Frati (1896) oltre all'origine del soprannome, evidentemente derivato dalla professione patema, che avesse preso gli ordini religiosi. Mentre non mancano notizie documentarie sull'attività di ...
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BOLDRINI, Leonardo
Francesco Cessi
Figlio di Giovanni, nacque a Murano; fu attivo come pittore a Venezia dove è documentato dal 1452.
Il Paoletti e il Ludwig hanno raccolto i documenti che ne attestano [...] degli studi, opere giovanili possono essere considerati (Longhi) i frammenti con S. Sebastiano (firmato, Firenze, coll. privata) derivato dal santo nel polittico del Bellini di S. Zanipolo, i frammenti con il Presepio (Venezia, Civico Museo Correr ...
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DEL MORO (Dal Moro, Moro), Giulio
Enrico Maria Guzzo
Figlio ultimogenito del pittore Battista D'Angolo detto del Moro e di Margherita figlia del pittore Francesco India, detto il Torbido o il Moro, [...] 1910, p. 156), nacque a Verona verso il 1555. Pittore e scultore anch'egli, quando firmava le opere usò il soprannome derivato al padre dal suocero e diventato, quindi, un vero e proprio cognome per tutta la famiglia.
A ricordato coi fratelli Marco e ...
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BONACCORSO da Milano
Raoul Manselli
Eretico cataro, anzi maestro dell'eresia, ritornò al cattolicesimo dopo il 1170, come si può ricavare dalle dottrine che egli, dopo la conversione, fece pubblicamente [...] di fondamento è la notizia che egli sarebbe stato addirittura vescovo cataro: come mostrò Ilarino da Milano, l'errore è derivato da uno scioglimento sbagliato d'un compendio del manoscritto ancor oggi noto, dal quale il primo editore, il d'Achéry ...
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D'ANGOLO (Dall'Angolo, Dell'Angolo), Battista, detto del Moro (dal Moro, Moro)
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Altobello "ab Angulo" o "de l'Angulo" (forma che più tardi, in documenti riguardanti [...] Dillon (1980, p. 260; 1981, p. 319) alle decorazioni di palazzo del Te a Mantova, o come le più antiche derivazioni-rielaborazioni di prototipi di Raffaello e di Giulio Romano.
In quanto a più precise datazioni occorre tuttavia notare che in generale ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] lo ricorda soltanto come "quidam Florentinus". Il nome o cognome Castra (non si pensa più ormai a un possibile soprannome derivato da una presunta professione di norcino o beccaio o castratore di bestiame) è attestato per la Toscana da documenti del ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.