Vedi ANFITEATRO dell'anno: 1958 - 1994
ANFITEATRO (ἀμϕιϑέατρον; amphitheatron; l'una e l'altra voce sorte in età romana)
H. Kähler
G. Forni
La parola, che appare per la prima volta in età imperiale, [...] . C. Parrebbe da ciò di dover indurre che i principi seguiti per la costruzione della cavea degli a. in pietra siano derivati da quelli già adottati per la cavea in muratura del teatro romano; tuttavia con la differenza che, mentre il teatro possiede ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] Castel Sant'Angelo e a Civita Castellana, si può forse ipotizzare la presenza di Bramante nel disegno del coronamento a modiglioni, derivato dal modello del Colosseo (Bruschi, 1985, pp. 84, 90 n. 40).
Nel 1503, secondo Vasari (IV, p. 281), il G. per ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] che proviene per es. dal sole, dallo splendore che è nel sole, come la differenza tra ciò che è in sé e ciò che è derivato come un rivolus dalla sua fonte (Tract., XIV, 11). Così lo splendore è sempre un lume, ma non ogni lume è splendor; perché il ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (v. vol. vii, p. 2)
C. Panella
J. B. Ward-Perkins
A) - nuovi rinvenimenti. - Dei numerosi s. interi o frammentari rinvenuti in questi ultimi anni [...] annonaria aureliana (274 d. C.), in base al rapporto tra l'iconografia del rilievo ed un passo della Vita Aureliani. Ne deriverebbe una ulteriore conferma della datazione del s. al 275 d. C. circa.
Sono stati pubblicati inoltre una serie di saggi di ...
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OSPEDALE
B. D'Agosta
L'o. medievale fu inizialmente un'istituzione dalle funzioni generiche e difficilmente definibili, con una tendenza alla selezione più che alla specializzazione. Infatti, soprattutto [...] cura di malati e feriti - come oggi viene inteso -, ma aveva un significato assai vicino a quello suggerito dalla sua derivazione etimologica: dal lat. hospes òspite'. Ciò non toglie che nell'o. medievale si accogliessero anche dei malati, ma non in ...
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GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] dal vento', ad altri desunti dall'Europa occidentale, per es. le bugne a guancialetto degli archi, a elementi architettonici di derivazione islamica, per es. le bordure degli archi, e forse anche a elementi di spoglio tardoromani (A History of the ...
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BASILICATA
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il [...] al Maestro della cappella Pipino, attivo a Napoli (Bologna, 1969; Arte in Basilicata, 1981), in cui sono presenti echi di derivazione giottesca (Leone de Castris, 1986a); il ciclo, datato tra il 1370 e il 1374, sulla volta e parete della cappella ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] a Washington, Dumbarton Oaks Research Lib. and Coll.; Ross, 1962, nrr. 33, 34, 40), caratterizzati da un elegante disegno derivato da modelli classici, sono stati trovati in Asia Minore e soprattutto in Egitto e in Siria, dove vi erano opifici ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] rari casi un soggetto è trattato più diffusamente: ad esempio la storia di Giona è trattata in tre episodi nei tipi derivati dalla pittura catacombale e in due in quelli autonomi. Eccezionali sono un sarcofago nel Museo Naz. Romano, in cui l'episodio ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] della chiesa abbaziale cistercense di Chiaravalle della Colomba (prov. P.): sul sarcofago a cassa, decorato con motivi di derivazione paleocristiana, come in quello di Guglielmo Longhi a S. Maria Maggiore a Bergamo, anteriore al 1319, poggiano due ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.