DOMENICO di Guzmán, Santo
S. Romano
Nato a Calaruega (Castiglia Vecchia) nel 1170, D. fu il fondatore dell'Ordine dei Domenicani. D. studiò filosofia e teologia nell'Università di Palencia; ordinato [...] , Nat. Gall.), D. affianca la Vergine insieme a s. Aurea e ha il libro e una stella, attributo simbolico forse derivato dal Libellus de principiis di Giordano di Sassonia, del 1233-1234 (Iturgaiz, 1991, p. 83), nonché dai testi di Pietro Ferrando ...
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PITTONI, Giambattista
Alberto Craievich
PITTONI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Venezia nella parrocchia di Sant’Agostino il 6 giugno 1687, primogenito di Giovanni Maria, cappellaio, e [...] dei panneggi sono invece ispirati al classicismo barocchetto di Antonio Balestra, riscaldato però da un cromatismo più acceso, derivato dallo studio delle opere di Francesco Solimena, visibili a Venezia nella seconda decade del secolo.
La svolta in ...
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DEI, Pietro (Piero), detto Bartolomeo della Gatta
Grazia Vailati Schoenburg Waldenburg
Figlio di Antonio di Giovanni e Margherita di Piero Bencivegni, nacque a Firenze nell'anno 1448; questo pittore, [...] (1952, p. 260). Inoltre il gusto di un realismo descrittivo e del particolare episodico di origine nordica potrebbe essergli derivato dal contatto con i due pittori stranieri, Giusto di Gand e Pedro Berruguete, intenti a raffigurare in quegli anni la ...
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LUBECCA
N. M. Zchomelidse
(ted. Lübeck)
Città della Germania, nello Schleswig-Holstein, posta sull'estuario del fiume Trave a km. 15 ca. dal mar Baltico. L., la più antica fra le città coloniali tedesche [...] Leone, del duomo di Brunswick, di quello di Ratzeburg e del duomo della stessa Lubecca. In questo senso, quale derivato del duomo, tale prima costruzione in laterizio della Marienkirche non soltanto rispecchiava la posizione di supremazia religiosa e ...
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FEI, Paolo di Giovanni
Elisabetta Campolongo
Figlio di Giovanni di Feio, fabbro ferraio, è ricordato per la prima volta come "Paulus Iohannis pictor" in un documento del 1ºluglio 1369, nel quale viene [...] dell'Opera del duomo, in essa il F. enfatizza la ricchezza e la leggerezza dei colori con un uso di toni pastello, derivato dagli esempi di Simone Martini e Lippo Memmi.
A questi stessi anni sono riferibili tra le altre opere il S. Giovanni Battista ...
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MAGAZZINO (ὡρεῖον, σιτοϕυλακεῖον, ἀποϑηκη; horreum [granarium])
R. A. Staccioli
Speciali costruzioni ideate per scopi puramente pratici come depositi di derrate alimentari e, quindi, magazzini, ma per [...] , almeno altri due sono i tipi cui si rifanno gli esempî più numerosi. Da una parte, quello più complesso derivato dalla giustapposizione di due o più cortili con conseguente iterazione di tutti gli altri elementi che finiscono con il creare quasi ...
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TORO
T. Pérez Higuera
Città della Spagna occidentale, nella prov. di Zamora, appartenente alla Comunità Autonoma di Castiglia e León, situata presso il fiume Duero, in una vasta pianura.
T. è nota con [...] 1993, pp. 59-61). La più antica sembra essere quella di San Lorenzo, nell'ambito della tipologia del mudéjar castigliano derivato da Sahagún, ridotto a una sola navata ma con l'abituale abside semicircolare decorata all'esterno con due file di archi ...
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RIEGL, Alois
R. Bianchi Bandinelli
Storico dell'arte austriaco (Linz 14 gennaio 1858 - Vienna 17 giugno 1905). Nel gruppo di studiosi costituenti la "scuola di Vienna", insieme al coetaneo Wickhoff [...] , può definirsi, anche se in maniera eclettica, sostanzialmente idealistica.
Tuttavia, la concezione di una linea evolutiva, derivata dalle scienze naturali e sperimentali, particolare all'Istituto per le Ricerche Storiche dal quale il R. proveniva ...
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BOSFORO Cimmerio
W. Blawatskij
1. Vicende storiche. - Sulle rive settentrionali del Mar Nero le città antiche sorsero per la maggior parte nel VI sec. a. C. Originariamente furono tutte città-stato [...] rilievo in marmo del III sec. a. C., proveniente dalla stessa città, e rappresentante Eracle con i pomi delle Esperidi, forse derivato da uno dei famosi bronzi di Acarnania opera di Lisippo.
Gorgippia. - A Gorgippia è stata scoperta la bottega di un ...
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COBAERT, Jacob Cornelisz (Cope fiammingo, Giacomo Coppe, Coppa, Coppeio, Cop, Cobar, Cobbet, Cobet)
Luigi Ficacci
Originario di una ignota località delle Fiandre, la sua data di nascita, sconosciuta, [...] un medaglione in bronzo dorato di Paulus Van Vianen in collezione privata, datato circa al 1600, raffigurante un Baccanale e derivato da un rilievo attribuito al C. su disegno originale di Guglielmo (R. Berliner, Niederländische Plaketten, II, in Oud ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.