LARI (Lares, Lar)
M. Floriani Squarciapino
Divinità venerate dai Romani. Già gli antichi dibatterono più volte sull'origine del culto di queste prische divinità latine e, sulla scorta delle varie testimonianze, [...] e rhytòn e patera nelle mani) che però non ha nulla in comune con i due L. della moneta e sembra piuttosto derivare dal tipo del Lare danzante con mutato abbigliamento.
Per l'età imperiale i monumenti raffiguranti i L. si moltiplicano, ma prima di ...
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PAZZI, Arturo
Giovanni Duranti
PAZZI, Arturo. – Figlio di Roberto, commerciante, e di Luigia Germiniasi, nacque a San Martino dall’Argine, nel Mantovano, il 19 settembre 1867.
Terminati gli studi primari [...] nazionale, come Vittorio Mascanzoni e Arturo Viligiardi. Con loro condivise l’interesse per il mondo medioevale che aveva derivato dall’ambiente culturale lombardo, dominato dalla figura di Camillo Boito; interesse che già nel 1887 aveva riversato ...
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FILISTEA, Ceramica
N. Avigad
Con tale nome si indica una classe chiaramente definita di ceramica dipinta palestinese, che inizialmente fu attribuita ai Filistei sulla base della constatazione che i [...] la forma di queste ceramiche che la loro decorazione dimostrano una forte influenza egea. Il repertorio decorativo è in prevalenza derivato dalla ceramica del Tardo Miceneo IIIa I (fine del XIII-inizio del XII sec. a. C.). Gli studi successivi del ...
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ETRUSCA, Disciplina
S. Ferri
È nome usato dai testi antichi per indicare l'insieme della scienza sacra dei Tuschi-Etruschi (l'alternanza Etruscorum libri, Tuscorum litterae, disciplina etrusca, Tusci [...] arte sacra fulgurale è assai differente il punto di vista etrusco da quello dei Romani: i quali pensavano che ogni fulmine, derivato da urto di nubi (Jen., Nat. Quaest., ii, 32, 2), può costituire un presagio favorevole o sfavorevole, laddove per gli ...
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Pittore (Messina 1430 circa - ivi 1479). Influenzata all'inizio dalla pittura borgognona e fiamminga, di cui risentono le prime opere, l'arte di A. in seguito matura in una resa di forme grandiosamente [...] museo di Siracusa (1475), alle forme che diventano grandiosamente semplici, e quasi astratte, in virtù di uno squadro prospettico derivato da Piero, si unisce un colore luminoso, purissimo in una sintesi che risulterà fondamentale per le sorti della ...
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WITZ, Conrad
Martin Weinberger
Pittore. Nacque poco prima del 1400, morì nel 1446 o nel 1447. È il rappresentante più importante del realismo nella pittura tedesca della prima metà del sec. XV.
L'origine [...] . Tra queste la Pesca miracolosa è singolare per semplicità di fattura e per senso del paesaggio e dello spazio, derivato dai van Eyck. Il quadro rappresentante l'Ordine della Redenzione nel Deutsches Museum a Berlino era forse la parte centrale ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] destinata alla chiesa di S. Lorenzo a Firenze, F. propose un proprio compendio di stili diversi. Alcuni elementi nordici, derivati dalle incisioni di Luca di Leida e di Albrecht Dürer (possedute in gran numero da F.), furono riproposti attraverso l ...
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GANGERI, Antonio
Gioacchino Barbera
Figlio di Giovanni e di Anna Bonsignore, nacque a Messina nel 1835. Frequentò la locale scuola di disegno della Regia Università dove fu allievo di Michele Panebianco. [...] donna in abiti romani, affiancata da un fanciullo, nell'atto di porgere l'obolo a un vecchio mendicante, derivato certamente da modelli teneraniani, viene riproposto dal G. nel Monumento funebre ad Antonio Catania, firmato e datato 1865 (Messina ...
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MADERNO, Stefano
Harula Economopoulos
Nacque, forse a Roma o a Palestrina, da Antonio e Francesca Frasca, intorno al 1570, piuttosto che nel 1576 come finora ritenuto.
La critica si era in passato basata [...] accusò il M. di aver sottratto dalla sua bottega alcuni disegni e un modello in bassorilievo, da cui l'allievo avrebbe derivato una fusione a scopo di lucro (Arch. di Stato di Roma, Tribunale criminale del Governatore, Processi del sec. XVI, vol. 262 ...
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EUROPA (Εὐρώπη, Εὐρώπεια, Eurüpa, Eurüpe)
R. Pincelli
1°. - Mitica eroina greca.
Il mito di E., di cui si trovano elementi nelle saghe e nelle tradizioni culturali di varie regioni della Grecia, dell'Egeo [...] documentazione figurativa del mito, perché dal simbolismo solare derivato dall'identificazione Zeus-Asterios, nasce l'altra E.- in scene marine di identica tipologia.
Agli elementi pittorici derivati dagli sfondi di drappi e dal contrasto fra questi e ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.