ELLENISMO
Ranuccio Bianchi Bandinelli
(ἑλληνισμός; hellenismus). – Il termine e. sta a ellenico come classicismo (v.) sta a classico; significa, cioè, una derivazione e quindi una minor coerenza e unità [...] ) e uno stilistico, nel campo della storia dell'arte; e questo secondo è, a sua volta, inteso vanamente nel suo derivato ellenistico (v. greca, arte).
1. – Nel senso storico-cronologico e. indica il periodo che va dalla morte di Alessandro Magno ...
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GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al [...] di G. risalente al III sec. (una più precisa datazione è controversa), ci mostra un tipo barbato di derivazione chiaramente ellenistica. In età imperiale, specialmente da Traiano ad Antonino Pio, più frequente appare nella monetazione il tipo Giove ...
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SAALBURG
H. Kähler
Accampamento romano della II cohors Raetorum, sul passo del Taunus, a N-O di Homburg.
Furono eseguiti gli scavi dal 1856 fino al volgere del secolo e, fra il 1900 e il 1907, fu restituito [...] e di una terma fuori della porta. Da questo accampamento, che ha la grandezza di un castrum per un numerus, è derivato poi il castrum della coorte, con un'area di m 221,50 × 147,2. Possono distinguersi tre differenti fasi nella sua costruzione ...
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BARATTIERO, Nicolò
Elena Bassi
Semileggendario costruttore di origine lombarda, attivo a Venezia. Sotto il doge Vitale Michiel 11 (1156-1172), insieme con Bartolomeo Malfatto costruì la cella per il [...] tra le due colonne un pubblico gioco d'azzardo, in deroga alle leggi; e da tale concessione gli sarebbe derivato il soprannome di Barattiero. Le robuste basi decorate da sculture allegoriche ed i sobri capitelli delle colonne sono probabilmente ...
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Pittore e incisore (Chamagne, Toul, 1600 - Roma 1682). Fu tra i più grandi iniziatori della pittura di paesaggio, in particolare del genere del 'paesaggio classico'. Le opere di L., che fu particolarmente [...] Brill, in quegli stessi anni cominciò a sperimentare l'incisione prediligendo, per le sue qualità pittoriche e per lo stimolo derivato dalle opere di J. Callot, la tecnica dell'acquaforte. Dopo un breve soggiorno a Napoli, dove ebbe modo di studiare ...
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VARESE (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Carlo Guido MOR
Costantino DEL FRATE
Capoluogo dell'omonima provincia, l'ultima in data (1927) tra le lombarde (ma già capoluogo del dipartimento del Verbano [...] tra Biumo Superiore e l'attuale giardino pubblico, è definito all'ingrosso dal canale di circonvallazione - oggi coperto - derivato dal T. Vellone, oltre il qual limite stanno le espansioni recenti, che hanno mutato l'originaria pianta ovale in ...
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Pseudonimo di Guido Bisagni (n. Alessandria 1978). Storico esponente della scena italiana dell’arte urbana, laureato in disegno Industriale presso il Politecnico di Milano, è considerato uno dei primi [...] più distintive e caratterizzanti, come sottolinea anche il passaggio allo pseudonimo 108, nome de-personalizzante derivato da una combinazione di interessi nelle filosofie orientali e nella geometria. Segni, simboli, materializzazioni astratte ...
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CASANOVA, Francesco
Heinz Schöny
Figlio degli attori Gaetano e Giovanna (Zanetta) Farussi (o Faruzi) di Burano, detta la Buranella, fratello di Giacomo e di Giov. Battista, nacque attorno al 1732-33 [...] molto meticoloso nei particolari. È probabile che dal suo ritratto di Luigi XV a cavallo l'artista abbia poi derivato il Ritratto equestre del principe Kaunitz (ambasciatore a Parigi dall'anno 1750 al 1753: Vienna, Historisches Museum). A Parigi ...
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WU TAO-YÜAN (o Wu Tao-Tzŭ)
Laurence Binyon
Pittore cinese, nato circa il 700 d. C. a Yang-chai (Ho-nan). Non si conosce la data della morte, né rimangono sue opere. Fu chiamato alla capitale, Ch'ang-an, [...] incisi su pietra e sono conosciuti attraverso calchi: tali sono tre o quattro rappresentazioni di Kuan-yin (un quadro derivato dal medesimo soggetto si trova nella Freer Gallery di Washington), un ritratto di Confucio e Il serpente e la tartaruga ...
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Vedi GERUSALEMME dell'anno: 1960 - 1994
GERUSALEMME (Yĕrūshālayim, ᾿Ιερουσαλήμ, τὰ ῾Ιεροσόλυμα, Ierusălem, Hierusălem)
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
I primi segni di insediamento [...] (inizio del III millennio a. C.), ma esso rimase in efficienza per tutto il Bronzo Medio e Recente. Il nome di G. è derivato dalla forma verbale yārāh "pose" la prima pietra, cioè "fondò" e dal nome del dio semitico Shālēm; pare che fosse un centro ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.