PERICOLI, Niccolo, detto il Tribolo
Alessandra Giannotti
PERICOLI, Niccolò, detto il Tribolo. – Nacque a Firenze il 17 maggio 1497 dal legnaiolo Raffaello di Niccolò, detto Riccio de’ Pericoli, e da [...] alias Tribolo» (doc. in Niccolò..., 2001, p. 173), unendo il cognome materno al consueto soprannome, quest’ultimo derivato probabilmente dalla sua costante irrequietezza (Vasari, 1568, III, p. 385).
Vasari ricorda la formazione con il padre, seguita ...
Leggi Tutto
HERCLE (Hercle, Herxle, Ercle)
Red.
Forma etrusca di Eracle. In Etruria il culto di H. si rivela di chiara importazione ellenica. Alla seconda metà del VI sec. risale la figurazione dell'eroe nella hydrìa [...] a S di Pisa: It. Ant., 293, un altro a Porto Ercole, vicino Cosa: Strab., v, 8-ecc.) lo attesta derivato da scambi commerciali con le città greche della Magna Grecia.
Nella nuova sensibilità gli Etruschi mantennero intatte le tradizioni mitologiche e ...
Leggi Tutto
Scultore (Noyon 1592 - Parigi 1660). Allievo di N. Guillain, fu a Roma (1610-27), dove si legò alla cerchia di artisti di tendenze più o meno francamente classicheggianti (Domenichino, G. Reni, F. Duquesnay) [...] per il Padiglione dell'orologio di Lemercier, al Louvre (1636-41), S. è del tutto originale per il suo classicismo, derivato anche dallo studio diretto della scultura antica. Fra il 1642 e il 1650 collaborò con F. Mansart nella decorazione del ...
Leggi Tutto
TORNEO
F. Cardini
Il t. è, con la giostra, l'armeggeria, la quintana, la corsa e, più tardi, il carosello, una delle forme del gioco in origine militare che si praticava in tutta Europa 'in campo chiuso' [...] e sfide - in latino medievale è hastiludium, quindi ludus con le hastae: ma il più specifico termine torneamentum, derivato evidentemente per retroversione latina dal francese settentrionale tornoïer, rinvia all'idea di girar attorno a qualcosa, del ...
Leggi Tutto
KLYTIOS (Κλυτίος, Clytius)
G. Gualandi
3°. - Argonauta figlio di Eurytos di Oichalia e di Antiope, che secondo Diodoro (iv, 37) morì durante la conquista della città paterna da parte di Eracle.
Appare [...] da Meidias: K., davanti a Igea, tiene con la sinistra due lance e poggia la gamba sinistra su un rialzo, in uno schema derivato dagli esempî partenomici.
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, II, i, 1890-94, c. 1248, s. v., n. 14; v. Geisau, in Pauly ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Palmanova nel Friuli il 16 giugno 1762, morto a Milano il 24 agosto 1844. Studiò prima a Brescia poi a Venezia con A. M. Zanetti il Giovane, il tiepolesco C. Cedini e lo scenografo A. Mauro. [...] , in S. Maria Maggiore), poi sempre a Milano. Vissuto fra i due secoli, adattò il suo linguaggio derivato dalla cultura settecentesca veneziana (Marco Ricci, Guardi, Canaletto, Tiepolo, Zais, Piranesi), alla nuova visione romantica. Fu riscoperto ...
Leggi Tutto
SILVANO (Silvanus)
C. Saletti
Dio del bosco e dei pastori, che non appare nel culto ufficiale romano. S. è infatti l'interpretazione privata del pubblico Faunus (v.). Al pari di questo si presenta (August., [...] suo carattere era onorato soprattutto presso gli schiavi o in ambienti di bassa estrazione. L'etimologia che lo vuole derivato dall'etrusco selvans (v.) è respinta dagli studiosi moderni. Nelle province, accanto alla Gallia e alla Spagna, il suo ...
Leggi Tutto
Vedi MARSILIANA dell'anno: 1961 - 1995
MARSILIANA
P. Bocci
Città dell'Etruria settentrionale, situata lungo la media valle del fiume Albegna (l'Albinia dei Romani) nell'alta Maremma grossetana.
Gli [...] Livio (xxxi, 55) e Plinio (Nat. hist., iii, 52) corrisponde all'ager Caletranus. Il nome di M. è infatti tardo, derivato forse da un gentilizio romano (ma nel Medioevo si ha nella maremma una famiglia Marsili).
Particolarmente frequente a M. è la ...
Leggi Tutto
HADES ("Αιδης, ᾿Αΐδης, dor. Αἵδας)
P. E. Arias
Figlio di Kronos e di Rhea che ebbe in sorte, nella divisione del mondo tra i tre fratelli, l'Oltretomba. In Hymn. Hom., in Dem., 17, considerato re dell'Aldilà [...] ha supposto, per impadronirsi dell'anima, o come guardiano delle porte degli Inferi e principe che conserverebbe nel nome, derivato dalla parola Αἴς, traccia di un collettivo significante l'Aldilà ovvero, secondo altri, si collegherebbe ad αἶα (terra ...
Leggi Tutto
AVERARA (Averaria, d'Averara), Giovan Battista
Angela Ottino Della Chiesa
Poche e incerte notizie si conoscono su questo pittore, morto per idrofobia il 5 nov. 1548. Non si conosce con certezza né la [...] di artisti famosi: gli Scanardi, i Guerinoni, i Baschenis. Il Tassi sostiene si tratti di cognome di famiglia e non derivato dal paese di origine; ma anche così, i vari Giovanni o Giovan Battista Guerinoni e Baschenis, che firmarono opere o contratti ...
Leggi Tutto
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.