GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] 27; Botto, 1994, pp. 14-16, 46).Il persistente influsso di Barnaba sulla cultura figurativa ligure, che è testimoniato da numerose derivazioni - tra le quali si ricordano il trittico di ignota ubicazione di Pietro Gallo da Alba, a G. dal 1385 al 1398 ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] può essere nient'altro che una composizione di linee e di masse, ridotte a una specie di ideogramma, la cui originaria derivazione da una forma di natura è così lontana da non essere più avvertita dagli artefici che ripetono la composizione di forme ...
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Ricerca archeologica. Le analisi matematico-statistiche e l'archeologia sperimentale
Amilcare Bietti
Paola Moscati
Luca Bachechi
I metodi matematici e statistici in archeologia
di Amilcare Bietti
L'insieme [...] da quasi tutti gli studiosi italiani (Palma di Cesnola 1983), era la consistenza di una suddivisione cronologica non "a priori", ma derivata dalla tipologia, dove l'Epigravettiano antico, nelle due fasi "a foliati" e à cran, è distribuito in tutta la ...
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ANIMALISTICI, Stili
A. Melucco Vaccaro
La definizione di stile a. (o anche ornamentazione animalistica) si applica a quelle decorazioni dove le raffigurazioni di animali non sono di tipo naturalistico, [...] è la fibula, tipico ornamento femminile, sia nelle forme ad arco o a esse propriamente germaniche sia in quelle a disco di derivazione bizantina e nei bratteati nordici. Nel corso del sec. 7° declinò nel continente l'uso della fibula e lo stile a. si ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] che ricorda le porte di Rabat. Anche Fez al-Jadīd venne protetta da una doppia cinta muraria, secondo un sistema derivato dai Bizantini. Le mura includevano un cammino di ronda ed erano rinforzate da torri.
Gli Hafsidi governarono un territorio ...
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Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO
A. Giuliano
A. Bisi
A. Bisi
A. Bisi
A. Giuliano
A. Giuliano
A. Tamburello
L. Lanciotti
Il nome Palatium indicava a Roma uno dei sette colli sui quali [...] disbrigo di precise esigenze dello stato romano. Il problema che l'edificio presenta è pertanto non quello di una derivazione da schemi architettonici precedenti, ma dell'adattamento di essi e della loro fusione (al fine di risolvere alcune esigenze ...
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I caratteri generali della colonizzazione greca in Occidente
Laura Buccino
I precedenti della colonizzazione
I contatti del mondo greco con il Mediterraneo centro-occidentale sono attestati sin dall’età [...] immigrato a Megara dalla Ionia, culla del sapere scientifico, forse da Samo, come farebbe pensare il nome del padre, derivato dal nome della divinità anatolica Mandros. L’iscrizione fu incisa sicuramente a Megara Hyblaea, come dimostra l’impiego dell ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mesoamerica
Mario Sartor
Claude-François Baudez
Caratteri generali
di Mario Sartor
Le espressioni architettoniche più antiche risalgono agli Olmechi (Periodo Preclassico) [...] al fondatore, Yax Kuk Mo'o, mediante una decorazione che rappresenta i due uccelli, il quetzal e l'ara, dai quali era derivato il nome del sovrano. Si ha qui un'attestazione della continuità di un culto dinastico durante i tre secoli di esistenza ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Asia Centrale
Boris A. Litvinskij
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Boris A. Litvinskij
Il carattere e la storia dell'architettura centroasiatica sono segnati [...] e una corte situata a nord; esso si configura più come esito originale di un'evoluzione locale che non come derivazione da tipologie architettoniche greche (casa a megaron) o iraniche (ad es., apadāna di Susa, palazzo di Dario a Persepoli). Nella ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] Palermo (metà del sec. 12°), addossata successivamente all'abside. Nella regione campano-abruzzese la ripresa del modello basilicale derivato dalla fondazione desideriana di Montecassino (1066-1071) influenzò, tra la fine del sec. 11° e gli inizi del ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.