Nei Vertebrati Tetrapodi il p. è il segmento distale dell’arto posteriore, detto anche autopodio. Si divide a sua volta in: basipodio (tarso), metapodio (metatarso), acropodio (falangi). Il tarso è costituito [...] presenti un prealluce e un postminimo.
Nel p. degli Uccelli, la serie prossimale delle ossa tarsali è rappresentata dall’astragalo-calcagno, derivato dalla fusione del tibiale con il fibulare e con l’intermedio, e, a sua volta, fuso con la tibia nel ...
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squalo Nome comune dei Pesci Condroitti Elasmobranchi appartenenti all’ordine Squaliformi, noti anche come pescicani; predatori, sono ampiamente distribuiti in tutti gli oceani, più frequenti nei mari [...] dalla coda attraverso movimenti laterali. La fecondazione è interna e i maschi possiedono un organo copulatore (missipterigio) derivato dalla trasformazione delle pinne pelviche; la maggior parte delle specie è vivipara, ma in alcune la femmina ...
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In anatomia comparata, strutture ghiandolari che in Cefalaspidi, Condroitti e Osteitti sono situate fra i due reni. Si può avere un solo organo oppure numerosi corpuscoli disseminati lungo i reni: il primo [...] da una parte corticale, che corrisponde alle i. e si ritiene abbia funzione analoga, e da una porzione midollare, che corrisponde al soprarenale. Le i. si considerano come derivato embriologico da una proliferazione della parete celomatica. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Alfonso Borelli
Stefania Montacutelli
L’opera di Giovanni Alfonso Borelli rappresenta il precipitato della scienza galileiana, per l’applicazione del modello meccanicistico-corpuscolare e dell’attività [...] Borrello. Con molta probabilità il nome di battesimo Alfonso fu mutuato dal cognome paterno, mentre il cognome Borelli fu derivato da quello materno. Non si hanno notizie sui primi anni di vita. Quasi certamente ebbe contatti con Tommaso Campanella ...
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lupi, sciacalli e volpi
Giuseppe M. Carpaneto
Olfatto e intelligenza
La famiglia dei Canidi comprende circa 14 generi e 34 specie di Mammiferi Carnivori ed è diffusa in tutti i continenti, eccetto l’Antartide. [...] i Canidi fanno tesoro delle proprie esperienze e le trasmettono ai loro discendenti. Il lupo è la specie da cui è derivato il cane, l’animale più intimamente legato all’uomo
Musi aguzzi, orecchie a punta
Fra tutti i Mammiferi che appartenengono all ...
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L’organo attivo della funzione motoria. L’insieme dei m. di un corpo vivente o di parte di esso, considerati in rapporto alla loro funzione o alle loro caratteristiche istologiche, costituisce il sistema [...] le sue caratteristiche meccaniche, di accrescere la potenza e l’ampiezza del movimento. Lo scheletro esterno degli Artropodi è derivato dall’ispessimento dei segmenti metamerici dei vermi e dal successivo sviluppo di appendici articolate. I m. sono ...
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Schistosomatidi Famiglia di Platelminti Trematodi Digenei con 10 generi cosmopoliti che, parassiti dei vasi sanguigni di Uccelli e Mammiferi, determinano gravi forme morbose (schistosomiasi). Il genere [...] e avere talora esito letale. La cura si basa, oltre che sull’uso di preparati antimoniali, su una serie di farmaci dotati di modesta tossicità (praziquantel, acile derivato dell’isochinolinpirazina; metrifonato, composto organofosforico; ossamnichina ...
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FINZI, Guido Daniele
Bruno Cozzi
Nacque a Mantova il 18 ag. 1884 da Aron e da Domenica Catterina Vecchi. Iscrittosi al corso di laurea in medicina veterinaria dell'università di Parma, ebbe come maestri [...] fondo molti cavalli colpiti da morva. Negli stessi anni si dedicò alla preparazione di un siero antipiogeno polivalente, derivato dalle esperienze condotte con il suo maestro Lanfranchi, che veniva prodotto in un apposito laboratorio militare ed era ...
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Altro nome della vitamina B6, detta anche adermina e in passato piridossina (2-metil-3-ossi-4,5-diossimetilpiridina). Abbonda nel lievito e nella pula di riso insieme con i suoi derivati piridossale, piridossammina [...] giornaliero (alimenti ricchi di p. sono i lieviti, il nasello, il fegato di bue). Acido piridossalfosforico Derivato monofosforico del piridossale, di cui rappresenta la forma biologicamente attiva. Costituisce il coenzima di numerose reazioni che ...
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Zoologia
Formazione di varia configurazione, situata in genere sulla superficie dorsale della testa dei Mammiferi Ungulati: di origine sia tegumentale e cheratinizzata, sia tegumentale e ossea insieme, [...]
Strumento musicale a fiato in ottone, composto da un bocchino, una lunga canna conica più volte ritorta e tre pistoni. Derivato da quello naturale o da caccia, il c. oggi in uso nelle orchestre riesce a coprire una scala cromatica completa. Sue ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.