BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] politica interna, il B. si pronunciava contro ogni revisione dello Statuto, ma faceva suo il principio derivato dalla tradizione costituzionale inglese, dell'onnipotenza parlamentare (da non confondere col parlamentarismo più avanzato). Il Parlamento ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] poi più direttamente riguardava la Fratellanza artigiana non poteva sfuggirgli il prestigio che ad essa sarebbe derivato dal risiedere nella città capitale del nuovo Stato con possibilità enormemente accresciute di rapporti immediati coi centri ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] successivo, favorendo in tal modo i protestanti (che stavano aspettando l'arrivo delle loro commissioni di teologi). Ne era derivato un sostanziale blocco dei dibattiti, aggravato - a metà marzo 1552 - dall'inizio del conflitto di Enrico II, Maurizio ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] a ridurre la sfera ecclesiale e religiosa alla mera funzione del culto. Un'altra direttrice del D. fu l'impulso, derivato dal clima mussoliniano degli anni Trenta e concorrente con le stesse realizzazioni della metropoli, a trasformare Rodi in un ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, quarto di questo nome, figlio dell'omonimo doge suo predecessore, che se lo era associato al governo "suggerente populo", certo prima [...] , sia che si fosse diretta prima verso la fazione berengariana; né tutti potevano aver gradito quel rafforzamento che ne era derivato al potere del C. e della sua famiglia. Le allusioni del cronista veneziano circa l'"audacia" che contraddistinse l ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] : lo stato precario della sua salute, la difficoltà di ottenere la dispensa dal pontefice, il danno economico che sarebbe derivato dimettendo l'abito ecclesiastico. Il netto rifiuto del papa a concedere le necessarie dispense pose però fine a questo ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] da un'accezione vichiana dell'espressione poetica per approdare a connotare la "poesia popolare" di un "buon senso" che, derivato da specifiche condizioni sociali, si pone come categoria estetico-spirituale. La distinzione con la poesia d'arte è ...
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FEDERICO II di Svevia, imperatore, re di Sicilia e di Gerusalemme, re dei Romani
Norbert Kamp
Nacque il 26dic. 1194, due giorni dopo che il padre, l'imperatore Enrico VI di Svevia, era stato incoronato [...] il diritto di battere moneta, di imporre dogane, di conductus e di giurisdizione) ceduti ai principi furono di nuovo fatti derivare dalla Corona e ciò creò di fatto la possibilità di controllare il loro esercizio da parte dei principi nell'interesse ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.