Soldo d’oro, ricordato in documenti italiani dal 7° all’11° sec., derivato dal dīnār arabo; equivaleva al soldo d’oro bizantino. Fu detta m. anche una moneta d’oro che circolava in Spagna all’epoca dei [...] Moriscos ...
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(lat. Caesar) Titolo distintivo degli imperatori romani e dei loro discendenti maschili, derivato dal cognome di Gaio Giulio C. che fu trasmesso al figlio adottivo Ottaviano (poi Augusto) e ai suoi discendenti, [...] e divenne titolo con la sua assunzione da parte di Claudio. Dal tempo di Adriano lo ebbe solo l’erede al trono. Nella tetrarchia di Diocleziano, i due C. sono i coadiutori dei due imperatori.
Nell’Impero ...
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Regione dell’Italia centrale, in prov. di Latina. Il termine si ritiene derivato dalla scomparsa città di Suessa Pometia, con cui è stata già anticamente designata una zona del Lazio.
È l’Ager Pomptinus [...] (Agro Pontino) degli antichi; già occupata in buona parte da paludi (Paludi Pontine). Si estende dai Monti Lepini e Ausoni al Tirreno e dalle radici dei Colli Albani al Golfo di Terracina. Si può dividere ...
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politica
Il termine p. deriva dall’aggettivo greco politikòs, a sua volta derivato da polis, città. Nel pensiero greco la riflessione politica incomincia come riflessione sulla giustizia, di origine [...] divina e governante non solo la società ma il cosmo. Troviamo questa nozione già nei poeti (Omero, Esiodo), e poi in forma più riflessa in Solone, che è anche il primo uomo politico e legislatore della ...
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ar-Rūm Termine usato dagli Arabi e dagli altri popoli musulmani per indicare l’Impero Romano d’Oriente. Derivato dal gr. ῾Ρωμαῖοι «Romani, Romei», con cui i sudditi dell’impero si designavano, ricorre [...] ’Europa. In persiano e in turco, fin dal 12° sec., si diede l’appellativo di R. ai Turchi d’Anatolia e d’Europa. Il derivato turco Rūm-īlī («paese dei Rūm») fu usato sino alla fine del 19° sec. per indicare sia tutta la Turchia europea, sia un grande ...
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paratico
Nelle città italiane del Basso Medioevo, termine che designa le associazioni corporative di mercanti o di artigiani (➔ ), derivato dall’abitudine di sfilare con i loro vessilli in parata. ...
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Marrakech
Città del Marocco ai piedi della catena montuosa dell’Atlante. Dal suo nome, nella pronunzia spagnola (Marruecos), è derivato quello dell’intero Paese. Fondata dagli Almoravidi intorno al 1060, [...] acquistò rapidamente importanza fino a diventare la capitale del regno. Nel 1147, gli Almohadi conquistarono M. e ne fecero la loro capitale; sotto il loro dominio, la città conobbe la sua massima floridezza, ...
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Bandito romagnolo (Boncellino, Bagnocavallo, 1824 - Russi 1851). Evaso dal carcere, dove scontava una condanna per omicidio colposo, il P. (soprannome derivato dal mestiere di traghettatore) si diede alla [...] macchia e per tre anni imperversò alla testa di una banda nel territorio delle Legazioni, tenendo in scacco la gendarmeria pontificia e le guarnigioni austriache. Responsabile di audaci rapine e assalti ...
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´ (o Ros o Rosy) Tribù stanziata nelle regioni slavo-orientali e Stato, con capitale Kiev (9°-12° sec.), da cui è derivato il nome Rossija («Russia»; ➔ Russia). ...
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(lat. Meditrinalia) Festa dell’antica Roma, che si celebrava l’11 ottobre e in cui si gustava il vino nuovo. Il nome sarebbe derivato, secondo gli antichi, da quello di una dea Meditrina o dal verbo mederi [...] «medicare, curare»; già Varrone nel 1° sec. a.C. ne parla come di festa in disuso ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.